Concorso FdR "I Solidi Ignoti"

I SOLIDI IGNOTI
 

Scheda Zero - Per gli Educatori

Ciao a tutti, 
Con l’avvicinarsi della festa dei Ragazzi eccoci di nuovo a proporvi il concorso FdR, bella occasione perché i ragazzi “gustino” il tema con un po’ di anticipo e ci lavorino sopra come gruppo. Quest’anno, nel grande tema della santità che ci sta accompagnando, Puoi Essere Santo #lìdovesei, saremo presi per mano da due testimoni singolari, Carlo Grisolia e Alberto Michielotti, che saranno i protagonisti di entrambe le feste.
Carlo e Alberto, due giovani amici genovesi, appartenenti al Movimento dei Focolari, hanno vissuto una fortissima esperienza di amicizia che è stata una miccia che ha acceso in loro l’amore per Gesù, per la loro città, per i poveri. Due giovani, semplici, normalissimi, che hanno preso sul serio la vita e si sono aiutati a viverla fino in fondo.

Amicizia e santità sono dunque il promettente binario su cui vorremmo far correre i nostri ragazzi. 

Ascoltando alcuni di loro ci rendiamo conto che parlare di santità vuol dire raccontare qualcosa di lontano, di poco attraente (“la santità è per quelli che mettono in pratica i comandamenti”…”non è per tutti”…”santi sono quelli che fanno del bene”…). Eppure cogliamo che in ogni ragazzo c’è una inestinguibile sete di infinito, di verità, di gioia che non può che essere una profonda sete di Dio, quella che ha animato tutti i santi (conosciuti e non) della storia. 
Vorremmo allora lanciarci in una nuova sfida: lasciarci accompagnare per mano da Carlo e Alberto nel ricercare il segreto del cuore dei santi, per cogliere che questo segreto è già impresso nei nostri cuori. E ancora più bello è scoprire che l’amicizia è un traino potente in questa avventura
Vi presentiamo in breve le tappe che poi, di volta in volta, se aderite al concorso, potete proporre ai ragazzi.

COME E A CHI INVIARE I MATERIALI DELLE TAPPE

Tutti i materiali devono essere inviati alla mail concorsofdr@donboscoland.it.

Se volete mancarci foto, video o materiali pesanti potete usare wetransfer. 

L'indirizzo mail è valido anche in casi di dubbi o perplessità; vi risponderemo al più presto!

PRIMA TAPPA

Carlo e Alberto si rivolgono ai ragazzi e raccontano che loro si sono sempre sentiti due giovani molto normali, che appartenevano ad un gruppo in cui tutti vivevano come loro, aperti, appassionati, autentici…quindi non capiscono come mai ora tutti li citino come “giovani speciali”. Invitano perciò i ragazzi ad aprire gli occhi nel loro territorio e rendersi conto che di giovani speciali, che possono essere modelli belli di vita, ce ne sono anche accanto a loro, nelle loro diocesi e questi li chiameremo: I SOLIDI IGNOTI. Ragazzi sconosciuti, non saliti sugli altari ma dalla vita solida, splendente, attraente.
Li invitano perciò ad andare a caccia di indizi su un personaggio loro “vicino di casa” (vi indicheremo alcuni nomi che noi abbiamo trovato, ma magari ci sono tanti giovani a noi sconosciuti di cui voi siete a conoscenza che si possono intercettare: le nostre indicazioni non sono obbligatorie). Vi chiediamo di arrivare già con una proposta da fare ai ragazzi sulla figura di un giovane di cui si potrà: leggere testi, incontrare familiari, amici, persone che lo hanno conosciuto…raccogliere informazioni sulla sua persona. Per tutto questo è bene arrivare già con la prima tappa predisposta
In questo modo partiamo all’incontrario: non vogliamo “ragionare” sulla santità perché poi incontrino qualcuno, ma vorremmo che prima facessero l’esperienza di un incontro per poi comprendere cosa ha di prezioso da dire alla nostra vita, perché ci attira, perché vogliamo prenderlo come amico e farlo conoscere.

SECONDA TAPPA

E’ Carlo che parla ai ragazzi e racconta loro come Alberto lo ha aiutato a fiorire, ad uscire dal guscio: l’amicizia vera fa crescere, non chiude mai. I ragazzi saranno perciò invitati a riflettere sull’incontro fatto con l’ignoto speciale, a cogliere qual è il suo segreto per condividerlo con lui. Questo giovane può diventare un nuovo amico del gruppo, un amico che fa camminare e soprattutto un amico da far conoscere. 
Cosa possiamo “rubare” a questo giovane come gruppo di amici? La sua vita cosa ci spinge a fare o a cambiare? Perché questo giovane ha avuto una vita piena seppure breve?
Carlo inviterà perciò i ragazzi a pensare ad un modo creativo attraverso il quale far conoscere questo solido ignoto. A chi potrebbe far del bene conoscerlo? Cosa si può organizzare? 
Es. Se questo “ignoto” era uno sportivo, si potrebbe organizzare una partita, un mini torneo in suo onore; era un giovane amante dei poveri? Si potrebbe fare qualcosa in questo campo coinvolgendo altri dell’oratorio o della parrocchia; amava profondamente Gesù Eucaristia? Si potrebbero pensare dei piccoli momenti semplici di preghiera insieme (perché al gruppo fa del bene) da condividere anche con altri….

TERZA TAPPA

La terza tappa prevede proprio la realizzazione di questa “diffusione” della conoscenza del giovane amico.

QUARTA TAPPA

Eccoci giunti alla realizzazione del concorso! Carlo e Alberto daranno ai ragazzi l’appuntamento a Jesolo per domenica 15 marzo, ma chiederanno loro di “portare” i loro solidi amici non più ignoti. I ragazzi dovranno pensare un modo semplice, ma evidente per portare un pezzetto di Paradiso (dove abitano già gli amici) qui in terra. Avremo un palazzetto in cui cielo e terra si mescolano con vivace naturalezza!
I modi possono essere i più fantasiosi e svariati…bandiere, spille, magliette o altro!

L’importante è che ciò che verrà scelto sia:

- efficace non tanto nella “grandezza” quanto nella capacità comunicativa;

- riporti una espressione o una frase del giovane, o una sua immagine significativa

ATTENZIONE!

Vi chiediamo di tenere traccia delle varie tappe e di mandarci entro il 12 di marzo quello che in questo tempo avete fatto. La giuria valuterà non solo il risultato finale, ma anche le tappe precedenti che hanno portato i ragazzi a instaurare una amicizia e a farla conoscere ad altri.