Maria è stata l'unica donna ad essere insieme madre e vergine, tanto nello spirito come nel corpo. Giovanni nasce da una vecchierella sterile, Cristo nasce da una giovane vergine. La sterilità generò Giovanni, l'integrità Cristo. Chi troverà Maria troverà la vita, cioè Gesù Cristo, il quale è la via, la verità e la vita. Ma non si può trovare Maria se non la si cerca!
del 22 maggio 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
 
Sant'Agostino [Da Il maestro interiore]
Maria ricevette il dono della divina maternità perché ebbe fede
          Poiché l'angelo si accorse che lei voleva sapere e non diffidava, non si rifiutò di informarla. Ecco il senso delle sue parole: resterà la tua verginità, tu credi soltanto il vero; conserva la verginità, ricevi l'integrità. Poiché la tua fede è integra, anche la tua integrità resterà inviolata ... Perché hai fede, concepisci: non per connubio ma credendo sarai madre Nel suo concepimento ti trova vergine; nato, ti lascia vergine. Concede la fecondità, non priva dell'integrità. Perché a tè questo? ... Sia l'angelo a risponderti: 'Ave, piena di grazia'. Celebriamo la nascita di Giovanni e celebriamo quella di Cristo ... Giovanni nasce da una vecchierella sterile, Cristo nasce da una giovane vergine. La sterilità generò Giovanni, l'integrità Cristo. Nella nascita di Giovanni, l'età non si confaceva alla generazione di figli, nella nascita di Cristo non ci fu unione coniugale. Quello viene annunziato dall'angelo che ne predicava la venuta, questi viene concepito all'annunzio dell'angelo. Non si crede che Giovanni nascerà, e il padre diventa muto; di Cristo si crede e viene concepito nella fede.
          Prima, la fede raggiunge la mente della Vergine, poi si attua la fecondità in seno alla madre. Nondimeno, quando l'angelo annunzio Giovanni, sono quasi le stesse le parole di Zaccaria ... e di Maria all'annunzio dell'angelo della sua prossima maternità ... Quasi le stesse parole ... Quello viene ammonito, costei viene illuminata. A lui si dice: Perché non hai creduto; a lei si dice: Ricevi quel che hai domandato. Sono pressappoco le stesse parole ... Ma il loro senso non rimaneva celato a chi ascoltava le parole e vedeva nella mente. Nelle parole di entrambi non era palese il pensiero; ma agli uomini era nascosto, non all'angelo; anzi non si celava a Colui che parlava per il mistero dell'angelo.
Maria madre della Chiesa
          Maria è stata l'unica donna ad essere insieme madre e vergine, tanto nello spirito come nel corpo. Spiritualmente però non fu madre del nostro capo, cioè del nostro Salvatore, dal quale piuttosto ebbe la vita, come l'hanno tutti coloro che credono in lui - anche lei è una di questi! -, ai quali si applica giustamente il nome di figli dello sposo. E invece senza alcun dubbio madre delle sue membra, che siamo noi, nel senso che ha cooperato mediante l'amore a generare alla Chiesa i fedeli, che formano le membra di quel capo. Era infatti necessario che il nostro capo, con un insigne miracolo, prendesse la carne da una vergine, per significare che nell'ordine soprannaturale le sue membra sarebbero dovute nascere da una vergine, cioè dalla Chiesa. Dunque, soltanto Maria fu madre e vergine nello spirito e nel corpo: madre di Cristo, vergine di Cristo, La Chiesa, nei santi cui è riservato il possesso del Regno dei cieli, è, tutta intera, madre di Cristo e vergine di Cristo, nell'ordine spirituale; fisicamente però non è tutta intera vergine e madre.
San Luigi Maria Grignon da Monfort [Dal Trattato della vera devozione alla Santa Vergine]
          Quindicimila demoni possedevano l'anima di un infelice eretico, presso Carcassona ove S. Domenico predicava il Rosario, i quali furono costretti, a loro confusione, per comando della S. Vergine, a confessare parecchie grandi e consolanti verità, concernenti la devozione alla S. Vergine, con tanta forza e chiarezza, che non si può leggere questo fatto autentico e il panegirico che il diavolo fece, suo malgrado, della devozione alla SS.ma Vergine.
          Chi troverà Maria troverà la vita, cioè Gesù Cristo, il quale è la via, la verità e la vita. Ma non si può trovare Maria se non la si cerca; né si può cercarla se non la si conosce: poiché non si cerca ne si desidera un oggetto sconosciuto.
Questa bella stella del mare, e seguendo le Sue orme arriveranno a buon porto, malgrado le tempeste. Ma chi saranno questi servi, schiavi e figli di Maria?
Saranno fuoco ardente, ministri del Signore che spargeranno dappertutto il fuoco dell'amore Divino. Saranno acute saette (Sal 127,4) nella mano della potente Maria per colpire i suoi nemici. Saranno figli di Levi, ben purificati dal fuoco di grandi tribolazioni e ben uniti a Dio, che porteranno l'oro dell'amore del cuore, l'incenso dell'orazione nello spirito, e la mina della mortificazione del corpo.
          Saranno dappertutto il buon odore di Gesù Cristo per i poveri e per i piccoli, mentre saranno un odore di morte per i grandi, per i ricchi e orgogliosi mondani.
          Saranno nubi tonanti e volanti (Is 60,8) per l'aria al minimo soffio dello Spirito Santo, che senza attaccarsi a nulla, né meravigliarsi di nulla, né spaventarsi di nulla, spargeranno la pioggia della parola di Dio e della vita eterna. Tuoneranno contro il peccato, grideranno contro il mondo, colpiranno il demonio e i suoi seguaci e trafiggeranno da parte a parte, per la vita o per la morte, con la spada a doppio taglio della parola di Dio tutti quelli ai quali saranno mandati da parte dell'Altissimo.
Dio non ha posto altro fondamento alla nostra salute e alla nostra gloria se non Ges√π Cristo (1 Cor 3,11).
          Maria è cosi intimamente unita a te che sarebbe più facile separare la luce dal sole, il calore dal fuoco. Dico di più: sarebbe più facile separare gli Angeli e i Santi da te, che non la divina Maria: perché Ella ti ama più ardentemente e ti glorifica più perfettamente di tutte insieme le altre creature.
I tre gradini per andare a Dio: il primo è Maria, il secondo è Gesù Cristo, il terzo è Dio Padre.
San Tommaso d’Aquino - Santità della Vergine (Tratto dalla: Summa Teologica)
          1 - La Chiesa non celebra la festa se non di chi è santo; nella Chiesa si celebra la festa della Natività di Maria: dunque Maria nacque con la santità.
          2 - La Vergine non poteva essere santificata prima della sua animazione, perché la grazia è un dono dell'anima; doveva poi anch'essa venire santificata, perché Cristo è redentore di tutti, quindi anche di lei.
          3 - Per fomite sì intende la disordinata concupiscenza dell'appetito sensitivo; disordinata, cioè, perché contraria alla ragione: nella Vergine santa il fomite dapprima rimase nella sua essenza, muffi come legato nei suoi effetti, e fu soppresso poi quando divenne Madre del Redentore, quasi a riverbero della immunità dal peccato propria di Cristo.
          4 - La santificazione conseguita dalla Vergine importò che essa non commise alcun peccato, ne mortale ne veniale, perché era preannunciata come Tota pulchra.
          5 - Inoltre per la divina maternità, trovandosi la Vergine vicina a Cristo, principio della grazia, più degli stessi angeli, da lui conseguì la pienezza di ogni grazia, come significò l'angelo chiamandola: Piena di grazia.
          6 - Dalla Scrittura sappiamo che prima della nascita furono santificati anche Geremia e il Battista, i quali prefigurarono Cristo, l'uno nella Passione e l'altro nel Battesimo. 
Verginità di Maria Santissima
          1 - La Scrittura dice che Maria Santissima fu Vergine prima del parto, e ciò fu conveniente per la dignità del Padre, del Figlio che è Verbo del Padre, e dell'umanità di Cristo, venuto per distruggere il peccato e per far rinascere gli uomini alla grazia con la potenza di Dio. Ecco una Vergine concepirà ... dice Isaia.
          2 - La Scrittura aggiunge che Maria Santissima fu Vergine nel parto, e ciò fu conveniente per la dignità del Verbo di Dio che da lei nasceva, per lo scopo dell'Incarnazione, che doveva essere quello di togliere la corruzione, e per l'onore della madre che Cristo nascendo doveva conservare. - E una Vergine partorirà.
          3 - La Scrittura insegna che Maria Santissima fu Vergine dopo il parto; pensare il contrario è derogare alla perfezione di Cristo, che essendo unigenito come Dio doveva essere unigenito anche come uomo ; ed è fare ingiuria alla dignità dello Spirito Santo, alla santità della Beata Vergine e alla modestia di S. Giuseppe. - Questa porta resterà chiusa.
          4 - Le virtù sono più lodevoli se sono legate con voto: deve perciò ritenersi come consono alla santità di Maria, cui convenne per tante ragioni la verginità, che ella vi si legasse con voto quando si legò in matrimonio con S. Giuseppe.
Perfezione della Prole di Maria
          La prole di Maria era stata preannunciata santa, perciò se nel primo istante del concepimento era animata, ebbe anche quei doni dell'anima nei quali consiste la pienezza della grazia.
          Cristo nell'istante medesimo del suo concepimento fu perfetto e animato, perciò ebbe insieme anche l'uso del libero arbitrio; e poiché nello stesso istante fu anche santificato, la sua fu una santificazione con moto di libero arbitrio, e perciò meritoria, cosicché Cristo nel primo istante del suo concepimento meritò; e poiché la grazia che Cristo conseguì, e conseguì subito, fu grazia senza misura e perciò comprendente anche la grazia di beato comprensore, perciò Cristo fu comprensore ed ebbe la visione beatifica nello stesso istante del suo concepimento.
San Bernardo di Chiaravalle [Esortazione alla Madonna, tratto da: Omelie sull’Evangelo, Missus est 2,17]
“E il nome della Vergine era Maria'.
          Diciamo qualche parola su questo nome che si traduce come 'Stella del mare' e che conviene perfettamente alla Vergine Maria.
          La si compara a ragione ad un astro che diffonde la sua luce senza diminuire d'intensità così come la Vergine partorisce suo Figlio senza perdere nulla della sua purezza verginale. I raggi non diminuiscono la luminescenza dell'astro ed il Figlio non toglie nulla all'integrità della Vergine.
          Ella è questa nobile stella uscita da Giacobbe, i cui raggi illuminano l'universo intero, brillano nei cieli e penetrano fin negli abissi. Ella irradia la terra, riscalda le anime anziché i corpi, favorisce lo sviluppo delle virtù e consuma i vizi.
          Ella è questa stella bella e meravigliosa che, indispensabile, doveva levarsi al di sopra del mare immenso con la brillantezza dei suoi meriti e la luce del suo esempio.
          Chiunque tu sia, in questo mare che è il mondo, tu che piuttosto che calcare la terra ferma ti senti sballottato quaggiù, nel mezzo di uragani e tempeste, non distogliere mai i tuoi occhi dalla luce di quest'astro, se non vuoi vederti subito sommerso dai flutti della marea. Se il vento delle tentazioni ti assale, se gli scogli della sventura ti si parano davanti, guarda la Stella, rivolgiti a Maria. Se la collera, l'avarizia, la seduzione della carne sballottano la fragile barca della tua anima, rivolgi il tuo sguardo a Maria. Quando, tormentato dall'enormità e dall'atrocità delle tue colpe, vergognoso per le sozzure della tua coscienza, terrorizzato dalla minaccia del giudizio, cominci ad essere afferrato dal baratro della tristezza e dall'abisso della disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nell'angoscia, nell'incertezza, invoca Maria.
          Che il suo nome mai abbandoni le tue labbra ed il tuo cuore. E per ottenere il sostegno della sua preghiera, non cessare di imitare l'esempio della sua vita.
          Seguendola, non ti smarrirai; pregandola, non conoscerai la disperazione, pensando a Lei, non ti sbaglierai. Se Ella ti sostiene, non affonderai; se Ella ti protegge, non avrai timore di nulla; sotto la sua guida non temere la fatica; con la sua protezione raggiungerai il porto. Tu proverai allora, con la tua personale esperienza, con quale verità siano state dette quelle parole: 'II nome della Vergine era Maria'.
Santa Teresa di Lisieux – Storia di un anima
          D'altro canto la povera piccola Teresa, non trovando nessun soccorso sulla terra, si era rivolta anch'essa verso la Madre celeste, e la pregava con tutto il cuore di avere infine pietà di lei... D'un tratto la Madonna mi sembrò bella, così bella che io non avevo mai veduto nulla di così bello, il suo volto spirava una bontà ed una tenerezza ineffabili, ma quel che mi penetrò fino in fondo all'anima, fu 'il sorriso incantevole della Madonna'. Allora tutte le mie pene svanirono, due lacrimoni spuntati dalle palpebre scorsero in silenzio sulle mie guance, ma erano lacrime di una gioia senza nubi ... 'Ah, pensai, come sono felice, la Madonna mi ha sorriso ... ma non lo dirò a nessuno, perché allora la mia felicità sparirebbe '.
          Senza alcuno sforzo abbassai gli occhi, e vidi Maria che mi guardava amorosamente: era commossa e sembrava intuire il favore accordatomi dalla Vergine santa ... Era proprio ad essa, alle sue irresistibili preghiere che io dovevo la grazia del sorriso della Regina del Cielo; scorgendo il mio sguardo fisso sulla Madonna, essa si era detta: Teresa è guarita! Sì, il fiorellino stava rinascendo alla vita ed il Raggio luminoso che lo aveva riscaldato non avrebbe più arrestato i suoi benefici: non agì in un tratto solo, ma dolcemente, soavemente, raddrizzò il fiore e lo fortificò in modo tale che cinque anni dopo questo si apriva sulla fertile montagna del Carmelo.
          Maria aveva dunque indovinato che la Madonna mi aveva accordato qualche grazia nascosta. Quando fui sola con lei essa mi domandò cosa avevo veduto, ed io non potendo resistere alle sue domande così tenere e pressanti, stupita, per di più, di vedere indovinato il mio segreto senza che io lo avessi rivelato, lo confidai per intero alla mia cara Maria ... Ahimè, come avevo supposto, la mia felicità disparve, trasformandosi in amarezza; per quattro anni il ricordo della grazia ineffabile che avevo ricevuto, fu per me una vera pena interiore e non dovevo ritrovar la mia felicità che ai piedi di N. Signora delle Vittorie, ove mi fu resa in tutta la sua pienezza. Parlerò più innanzi di questa seconda grazia della Madonna, adesso devo dirle, Madre diletta, in che modo la mia gioia si trasformò in tristezza.
Maria, dopo avere udito il racconto ingenuo e sincero della 'mia grazia', mi chiese il permesso di dirlo al Carmelo. Non potevo dire di no ...   
 
PREGHIAMO   O sposa di Cristo, bella tra le donne, che sali immacolata e appoggiata al tuo Sposo,per essere dalla sua luce illuminata e purificata e col suo aiuto sostenuta, al riparo delle cadute! A pieno merito ti si loda nel Cantico dei Cantici: 'Le tue delizie stan nell'amore'. Questo amore non permette che si perda la tua anima insieme con quella degli empi; esso pone su un alto livello la tua causa, esso è tenace come la morte e forma le tue delizie. Che genere di morte invidiabile: non solo non è penosa ma è addirittura deliziosa! Celebriamo con gioia, o Maria, il giorno in cui hai partorito il Salvatore, tu sposa il creatore delle nozze, tu vergine il principe dei vergini. Con la carità fervente della tua fede hai meritato che in tè sbocciasse quel santo Germe, egli il creatore che ti ha eletto e ti ha eletto per essere tua creatura, Beata per averlo concepito, ma ancor più beata per averlo accettato con la tua fede. Con la fede hai concepito il Seminatore della fede. Hai meritato di dare alla luce il Figlio dell'Altissimo, eppure eri umilissima. Madre fedele e santa, tu hai fatto la volontà del Padre e l'hai fatta per intero; felice, perché ancor prima di dare alla luce il Cristo hai accolto il Maestro, hai ascoltato la parola di Dio e l'hai messa in pratica. Hai accolto la verità nella mente più che la carne nel ventre.  Per questo sei santa, per questo sei beata.  S. Agostino
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