Bearzi, oltre mille ragazzi a scuola di animazione. Almeno 600 anche a Bardolino. Quattro i diversi livelli del corso: 'animatori si diventa', per i ragazzi alla prima esperienza; 'l'animatore nella comunità', che focalizza l'attenzione sul gruppo come luogo in cui si cresce e si creano relazioni importanti; 'l'animatore testimone', che assume un sempre maggior impegno educativo e, ultimo gradino, 'l'animazione come vocazione', per coloro che desiderano qualificarsi sempre più nel campo dell'animazione. [Fonte: Gazzettino]
del 17 giugno 2008
L’articolo è stato pubblicato sul Gazzettino il 14.06.2008. Riguarda l’esperienza di Udine; logicamente può essere applicato all’esperienza gemella di Bardolino.
 
«Ho appena partecipato al corso di 3° livello come animatore, ma ho deciso anche di trasmettere la mia esperienza all'interno del laboratorio teatrale ai ragazzi del primo livello». Racconta Francesco, un giovane di Padova, testimone diretto della catena dei centri estivi salesiani, che normalmente nasce con la partecipazione ai centri estivi, per poi passare dal lato degli animatori con il crescere dell'età. «Quest'estate nella mia realtà sarò il responsabile proprio del gruppo di teatro, inteso come gioco, scenette, improvvisazione - aggiunge -. Ho seguito il corso e ora sto cercando di ripercorrerlo con i ragazzi nuovi, per trasmettergli le nozioni di base, dargli qualche spunto che poi potranno utilizzare nelle loro realtà di animazione, quest'estate».
Un percorso simile a quello di Laura, che dopo aver ricoperto il ruolo di animatore, per diverse estati in un centro salesiano, ha deciso di accompagnare i ragazzi della sua parrocchia, di Francenigo, in questa avventura. «Dato che non c'erano molti animatori esperti - spiega Laura - ho voluto far rivivere la mia esperienza anche ai ragazzi più giovani, così che possano portare avanti questo cammino». Ma tanto entusiasmo e passione si riscontra anche tra chi si appresta ad incominciare, proprio ora, questa nuova esperienza. «È la prima volta che partecipo - riferisce Martina -; mi piace stare con i giovani della mia età e questo mi ha spinto a seguire il corso. E qui, davvero, ho conosciuto molte persone, mi sto divertendo tantissimo e imparo alcune attività che mi saranno utili quest'estate, quando farò l'animatrice a Pierabech».
 
L'arricchimento del bagaglio di esperienze dei giovani è proprio l'intento perseguito con queste attività dal Movimento Giovanile Salesiano. «In questo modo vogliamo dare una risposta all'attuale emergenza educativa, ricordata da più parti: dal Papa, dal presidente della Repubblica e dal presidente di Confindustria - precisa don Igino Biffi, responsabile della Pastorale Giovanile Salesiani del Triveneto - I destinatari dei centri estivi sono i ragazzi fino alle medie, poi possono incominciare il loro percorso come animatori. È un modo per iniziare a responsabilizzarli in qualche modo. Tante volte le attività servono proprio più agli animatori, che non ai bambini, perché per loro diventa un'occasione di crescita davvero formativa. Dico sempre ai ragazzi - conclude - 'ognuno di voi abbia il coraggio di promettere allo Spirito Santo di portare un giovane a Gesù Cristo'. È anche lo slogan di questo corso animatori».
 
 
Gli esperti del Movimento Giovanile Salesiano hanno diviso i ragazzi in più turni. Saranno pronti ad affrontare i 160 centri estivi organizzati per il 2008 
 
Da tutto il Triveneto Orientale per imparare tecniche, trucchi e cimentarsi in laboratori musicali, teatrali e manuali
 
Oltre mille ragazzi, provenienti da tutto il Triveneto Orientale, si sono dati appuntamento, questa settimana al Bearzi di Udine, per partecipare al corso animatori 2008. Suddivisi in due turni, per fasce d'età, i ragazzi si sono confrontati con gli esperti del Movimento giovanile salesiano Triveneto per apprendere le tecniche di animazione necessarie a far trascorrere un'estate di divertimento ai bambini delle scuole elementari e medie di circa 160 centri estivi diversi, salesiani, parrocchiali e anche qualcuno dei singoli comuni.
Quattro i diversi livelli del corso: 'animatori si diventa', per i ragazzi alla prima esperienza; 'l'animatore nella comunità', che focalizza l'attenzione sul gruppo come luogo in cui si cresce e si creano relazioni importanti; 'l'animatore testimone', che assume un sempre maggior impegno educativo e, ultimo gradino, 'l'animazione come vocazione', per coloro che desiderano qualificarsi sempre più nel campo dell'animazione. Da domenica a mercoledì, al Bearzi, si erano radunati 620 ragazzi delle terze e quarte superiori, mentre il gruppo dei 550 animatori novelli, di solito di prima o seconda superiore, concluderà oggi il proprio cammino, intrapreso giovedì. Realizzate al mattino attività comuni di formazione, con l'insegnamento delle tecniche e motivazioni all'animazione e dei fondamenti della pedagogia, al pomeriggio i ragazzi potevano scegliere due laboratori specifici tra una quarantina di attività, sotto la supervisione di una sessantina di operatori del Movimento giovanile salesiano Triveneto. Dai laboratori teatrali o musicali, alle attività manuali, come la costruzione degli aquiloni, ed agli sport, compresa l'arrampicata sportiva su una palestra di roccia. Tra i corsi più gettonati, sicuramente il Bans Mania: un laboratorio dove apprendere le tecniche per animare e inventare bans, danze e canti.
Elena Viotto
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