La pietra fa un nuovo incontro, non sa ancora che scoprirà una storia meravigliosa. Ma deve avere pazienza, e ascoltare. Oh, quanto fa fatica ad ascoltare!
Giorno 14
10 marzo 2020
L’estate sta finendo; tra poco tutto diventerà più freddo, più buio e arriverà l’autunno. Qualche umano corre ancora dalla spiaggia al mare tra gli schizzi e i tuffi dei bambini, le conchiglie allineate sulla battigia, i castelli che resistono all’acqua e poi si arrendono, crollando. Io osservo tutto. È come se ogni cosa potesse parlarmi di Alberto e Carlo. Forse è così, perché ogni cosa mi ricorda l’amicizia. Come questa conchiglia che si è incastrata vicino a me, così grande e accogliente. Se fossi un mollusco, la sceglierei come casa. Ma io non posso abitare lì da lei. Ora le parlo. Magari diventiamo amiche, sai mai. Noi pietre siamo brave a parlare, quando ci va, ma ve l’avevo già detto.
Hey!
Hey…
Scusa, dico a te!
A te…
No, ti sto parlando io. Volevo chiederti come ti chiami.
Ti chiami…
Io mi chiamo Petra. E il tuo nome?
Tuo nome…
Non è possibile. Io ci rinuncio. Provo ad essere gentile, ma forse la gentilezza è fatta solo per le stelle marine. Non mi perdo molto, se non divento tua amica.
Divento tua amica…
Davvero?
Davvero…
E ci voleva tanto a dirlo? Sei sempre così silenziosa? O a volte parli?
Parli…
Sì, io parlo, ma non arrabbiarti, eh! Sei tu che stai zitta!
Stai zitta…
Ok, ok, sto zitta da adesso.
Adesso…
…
…
Ascolto. La conchiglia non parla. Sto per dire che mi sta scocciando questa cosa, che lei arriva così e si mette a comandare, e io non sono nemmeno libera di parlare di quello che mi pare. Ma me ne sto zitta. Aspetto. C’è tanto silenzio dentro di me. Sono o non sono una pietra? Non sento niente. Solo un suono, adesso, profondo. Può il silenzio fare rumore? Il suono si fa più forte, rimbomba. Viene dalla conchiglia, credo; prima che lei arrivasse non c’era.
Questo suono lo fai tu?
Lo fai tu…
Ascolto ancora; e mi accorgo che questo non è il rumore della conchiglia, non è il rumore del vento, nemmeno quello del mare. La conchiglia amplifica il suono del mio cuore e del mio sangue e di tutto quello che ho dentro, non so nemmeno bene cosa ci sia, dentro di me. Ma lei lo sa e me lo sta raccontando. Basta solo ascoltare, a volte, per conoscere storie sconosciute. Anche perché, a volte, scopri che anche tu sei davvero una bella storia da raccontare.
testi: Anita Marton
grafiche: sr. Giulia Collodel
Versione app: 3.25.0 (fe9cd7d)