Tre stralci dell'esperienza del gruppo Giovani Orizzonti, gruppo Giovani per i Giovani e Gruppo Ricerca...
del 30 novembre 2007
Giovani Orizzonti
 
Sabato e domenica 11 e12 novembre si è svolto a Godego il primo incontro di giovani orizzonti. Il tema scelto per l’occasione è stato quello della preziosità vista all’interno della famiglia, sviluppato nel pomeriggio di sabato attraverso l’intervento di don Paolo che, dopo una scenetta iniziale di introduzione, ha evidenziato l’importanza delle regole, paragonate a cartelli stradali, all’interno della famiglia,. Dopo questo momento di presentazione del tema i ragazzi hanno potuto riflettere sul modo in cui si vive all’interno della propria famiglia in particolare su ciò che è permesso, pericoloso e conveniente fare davanti ai genitori, sulle scelte importanti fatte in famiglia….Dal breve momento di condivisione che è seguito è stato evidenziato da molti la necessità che all’interno della famiglia vi siano delle regole, e divieti come quello di bestemmiare o l’importanza dell’impegno scolastico e di servizio nella famiglia. L’incontro del pomeriggio è proseguito con le testimonianze di Marco e Federica, due ragazzi che hanno parlato di situazioni famigliari in cui vi sono state delle difficoltà, la morte del padre e del fratello disabile. La serata si  svolta in maniera diversa rispetto alle altre uscite. i ragazzi infatti dopo un torneo di calcio si sono recati in famiglie della zona per passare la notte con loro. Qui genitori e ragazzi si sono intervistati sulle rispettive famiglie sulle gioie, i doni, le difficoltà…Il mattino seguente divisi per gruppi genitori e ragazzi si sono confrontati sull’esperienza, i ragazzi erano molto contenti, in particolare di vedere che le difficoltà sono spesso simili nelle famiglie, e hanno detto di aver capito quanto loro, figli, siano importanti per i genitori. A questo momento è seguita la Santa Messa di ringraziamento presieduta dal direttore della casa di Castello di Godego don Loris e il pranzo tutti assieme ragazzi genitori e salesiani.
 
Filippo Marconato
 
 
Gruppo Giovani per i Giovani
 
Ciao coraggiosi lettori che vi cimentate in questo curioso articolo!
Se per un attimo volete entrare in una nuova dimensione fenomenale, beh, continuate a leggere queste righe che ho scritto…
Ah, premessa: non voglio annoiarvi, desidero solamente raccontarvi come è andata la prima uscita Giovani x i Giovani a Pordenone!
Mi potrei accontentare di riassumere con due parole: era stupendo, ma non lo farò, e per vostra gioia continuerò nei dettagli! J
L’incontro è cominciato sabato 27 ottobre, ma l’impaziente attesa è arrivata due settimane prima, quando ho sentito dentro di me un qualcosa che non so ben descrivere, molto probabilmente era la gioia di avere la possibilità di incontrare altri giovani coetanei che ogni giorno portano con sé lo stesso amore per Colui che ci ha donato la vita!
Devo dire la verità: avevo un po’ di timore, perché sai…non conoscendo nessuno o beh, conoscendo solo di vista qualcuno qua e là, pensavo che non mi sarei sentita a mio agio!
Ma dai, sono le solite stupide angosce che provi prima di una nuova esperienza! 
E infatti è risultato tutto l’opposto: mi sono sentita in un vero clima di famiglia salesiana! Noi tutti eravamo accomunati da un unico grande Padre! Don Bosco ha dedicato ogni respiro della sua vita a noi giovani, e infatti ci siamo sentiti veramente protagonisti in questi due giorni!! Ma oltre a noi ragazzi di diverse realtà del Triveneto, c’erano anche i più “vecchiotti”, nonché gli animatori e i Salesiani: don Filippo, don Claudio, don Paolo, ma anche suor Mara, suor Linda, suor Debora e suor Francesca!
Nel pomeriggio del sabato abbiamo incentrato l’attenzione sul conoscerci per nome (tutte persone che definisco stracoccole), ma anche a conoscere noi stessi, rivedendo la nostra vita e paragonandola ad una strada con dei cartelli stradali che hanno caratterizzato la nostra vita.
Dopo cena ci siamo organizzati per la serata in modo che ogni città proponesse una danza (per ricordare l’estate passata), un gioco o un bans da fare assieme, e così abbiamo danzato, cantato, giocato e ovviamente riso! Dopo divertimento puro al 100% , abbiamo concluso la serata con l’Adorazione Eucaristica organizzata veramente in modo ottimale. Eravamo inginocchiati all’aperto, nel cortile dell’oratorio, ma non in un posto qualsiasi, ma davanti all’altare dove era collocata la statua di Maria Ausiliatrice, la nostra mamma-protettrice, e ovviamente davanti al corpo di Gesù, che non smetteva mai di fissarci e di ascoltare i nostri problemi, le nostre paure, le gioie e i nostri grazie!
Poi è arrivata l’ora della nanna..........zzz...... E poi…….driiinnnnnn!! Domenica mattina!
Dopo aver riempito i nostri pancini, abbiamo incominciato la giornata nei migliori dei modi con la preghiera affidando la giornata al Signore! Dopodichè ci siamo soffermati sulla vita di Don Bosco, guardando alcuni spezzoni del film, con l’attore Flavio Insinna, e poi rispondendo alle provocanti e toccanti domande che ci venivano poste dagli animatori. Ed è allora che ho scoperto che don Bosco diceva che si può essere allegri soltanto quando si sta in pace con la propria coscienza, e questo implica quindi il dialogo diretto con Dio attraverso il sacramento della Riconciliazione. Infatti prima della messa ci è stata data la possibilità di confessarci. Quindi abbiamo celebrato la S. Messa, durante la quale ognuno poteva condividere una richiesta di perdono, una preghiera dei fedeli oppure un ringraziamento. E ovviamente i grazie più comuni sono stati quelli per aver trascorso due giorni indimenticabili scoprendo la propria vita come disegno di Dio e quella di Don Bosco assieme ad esperti sacerdoti, suore e ovviamente assieme ad altri giovani! 
Un grazie è doveroso, oltre a voi lettori che siete arrivati fino alla fine , anche a tutti coloro che si sono impegnati nell’organizzazione di questi due indimenticabili giorni!
Mi raccomando:prossimo appuntamento sabato 17 e domenica 18 novembre, a voi tutti Giovani x i Giovani , non mancate!
 
Silvia Borri
 
 
 
Gruppo Ricerca
 
…Bellissimo!
Veramente, molto bello…
Stiamo parlando del primo incontro di gruppo ricerca di quest’anno pastorale svoltosi a Mestre!
Per noi 4 giovani di Trieste annata ’89 è il primo dopo 2 anni di Giovani x i Giovani.
L’atmosfera, le persone, il clima… era tutto un po’ diverso da come eravamo abituati, tranne che per la presenza di un gruppo di giovani con le stesse domande in cerca di risposte. Sì, il clima che si respirava era diverso, quasi “più maturo”, non nel senso di migliore, ma semplicemente credo che un po’ tutti siamo in continua ricerca di qualcosa in più, e la frase che ormai risuona nella nostra testa si fa sempre più presente e bisognosa di una risposta: “SIGNORE; COSA VUOI CHE IO FACCIA?”
In generale, secondo noi, era presente “la semplicità” in ogni cosa, a partire dall’accoglienza molto efficace per conoscerci, ma anche per riconoscerci!
Le due giornate erano incentrate sulla chiamata di Dio a Samuele e su Samuele stesso (avevamo perfino le sue reliquie!). Dio insiste e non cede nonostante Samuele non comprenda subito che è il Signore a chiamarlo e solo grazie alla sua “guida spirituale” si prepara con attenzione e disponibilità. Così rileggendo questo episodio, l’abbiamo fatto un po’ nostro… quelle parole, quei segni, quei gesti sono diventati Parola rivolta a noi.
Anche la veglia alla sera era molto semplice ma sentita e partecipata da tutti; tutti eravamo inginocchiati davanti a Ges√π Eucaristia per pregarlo e ringraziarlo spontaneamente.
Alla mattina della domenica ci è stata illustrata la figura di Santa Teresa d’Avila: una vita piena di conversione, di fede, di umiltà, di ascolto, di sofferenza, di preghiera, di perseveranza, di fatica e ricca di spunti per la riflessione soprattutto personale. Infatti ci sono piaciuti molto i momenti di deserto necessari per far silenzio dentro noi in modo da ascoltare Dio, come anche la condivisione a coppie. Era abbastanza importante che conoscessimo la persona con cui condividevamo: in quel momento, più che incontrare nuovi giovani, dovevamo confidarci con una persona nella quale avevamo fiducia.
Perciò abbiamo imparato che ASCOLTARE DIO significa discernimento, attenzione interiore e ascoltare la Sua Parola.
Un altro aspetto molto interessante è che l’incontro e il clima creatosi non si è concluso lì, bensì ci siamo proposti impegni concreti da mettere in pratica nel mese fino al prossimo incontro: per esempio leggere la Parola di Dio del giorno perché è lì che possiamo trovare le famose risposte (e per questo si potevano comprare sussidi con la Parola di Dio di novembre). Inoltre ci è stato consigliato di parlare con la nostra guida dopo l’incontro a Mestre (tra l’altro se qualcuno non ce l’avesse è bene che vada in ricerca!). C’è stato dato anche un simbolo concreto e visibile: una conchiglia nella quale scrivevamo cosa ci saremo portati a casa e il pezzo forte era che potevamo condividere con tutti durante la Messa della domenica ciò che avevamo scritto proprio per affidarlo a Dio e condividerlo con i nostri amici.
 
I 4 pazzi giovani di Trieste!
MGS TRIVENETO
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