Sono trascorse ormai tre settimane, ma continuo ancora a scandire il tempo delle mie giornate dicendo: 'A quest'ora a Ballarò stavamo facendo..' Non ho mai vissuto un'esperienza che mi abbia coinvolto così tanto. Anzi no, non è stata un'esperienza, è stato un segmento della mia vita...
del 02 ottobre 2007
Sono trascorse ormai tre settimane, ma continuo ancora a scandire il tempo delle mie giornate dicendo: 'A quest'ora a Ballarò stavamo facendo..' Non ho mai vissuto un'esperienza che mi abbia coinvolto così tanto. Anzi no, non è stata un'esperienza, è stato un segmento della mia vita, così come don Giovanni ci ha suggerito di definirlo, (anche se geometricamente parlando sarebbe più corretto chiamarla 'retta'). Un periodo della nostra vita che non ha avuto un inizio e non avrà una fine, ma che ha preso avvio in seguito ad un cammino di preparazione formativa e continuerà con altrettanti incontri di condivisione ed educazione. Una retta, la mia, che è stata profondamente marcata in quel segmento temporale (così concilio le definizioni!!) che va dal 31 luglio al 22 agosto 2007. E' stata un'estate diversa dalle altre, tanto che non ho voluto scrivere immediatamente questa testimonianza, convinta che l'entusiasmo e l'euforia con cui sono tornata a casa sarebbero durati temporaneamente, come ogni anno è successo al termine dei gr.est e campiscuola parrocchiali. E invece no. Quest'anno è stato diverso. Dopo tre settimane dal mio ritorno, la gioia e la dedizione nell'aiutare chi quotidianamente mi è accanto non si sono affievolite. Certo, il merito va anche a Suor Naz che in quest'arco di tempo ci ha coinvolto in corsi full-immersion di cucina (anche se era territorio accessibile soltanto a chi di competenza: Silvia e d Elisa- qualche volta Romina se aveva il mandato speciale, magari per prendere le salse di don Edward o di don Andrea), in corsi –pro Marco e Davide- di bucato effettivo e stesura panni efficiente, e in ritmi di preghira: lodi mattutine, S. Messa, vespri (o Vesperi, per Marco). Il resto della giornata veniva trascorso con i ragazzi. Stare con loro durante il gioco, le danze e i karaoke, nella più totale semplicità mi ha permesso di staccarmi da tutte quelle cose materiali che durante l'anno mi avevano vincolato al consumismo e all'apparire, senza valorizzare il mio essere. Ho riscoperto l'essenzialità (anche alimentare J, ma solo per 10 giorni, tempo di disintossicarmi) grazie anche a tutti gli animatori, in particolare GianDo e Domenico, unici nel servizio e nell'umiltà, costanti nei propri impegni e davvero punti di riferimento insostituibili per qualsiasi necessità, sia organizzativa che di sostegno morale.
 
Fantastiche sono state le gite con il gr.est. giovani a Cefalù e all'acquasplash, la serata al disco- pizza, dove anche Suor Naz si è lanciata in pista; altrettanto memorabili sono stati i campiscuola delle medie ed elementari a Catania, le scalate sull'Etna e le giornate alla Playa. Con le elementari abbiamo assistito anche al decollo dell'aereo con don Giovanni diretto a Roma…sperando di aver additato l'aereo giusto tra i tre che in quei 10 minuti erano partiti! E poi ancora Alì Terme, il monte Tabor, le Gole di Alcantara. Paesaggi meravigliosi, terra dello Zibibbo e dell'Averna, dei cannoli e della cassata, dei carretti e dei pupi, ma soprattutto terra di grandi eroi, come Dalla Chiesa e don Puglisi, come Falcone e Borsellino, che con i loro ideali ci hanno accompagnato nei momenti di formazione del gr.est. Giovani, e ancora come Fratello Biagio e tutti i suoi confratelli e sorelle, che accolgono giornalmente decine di barboni e senzatetto nella loro 'Missione di Carità e Speranza' a Palermo.
 
I ricordi di Santa Chiara e della comunità salesiana guidata da don Gianni sono ancora vivi e fulgidi in me, forse perché i ragazzi che ho incontrato non erano gli stessi delle nostre parrocchie, immersi nell'agiatezza e stonati dal consumismo, forse perché il nostro gruppo di animatori era talmente unito e motivato, o forse perché quella di quest'estate non è stata un'esperienza, ma è stata la marcatura di un segmento che compone la retta della mia esistenza.
 
Grazie S. Chiara, grazie a tutti quelli che ho incontrato,soprattutto i ragazzi.
Anna Mì
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