Dai tetti in giù. Chiara Luce Badano racconta dal basso.

Un Musical sulla straordinaria storia di Chiara Luce Badano. Domenica 3 aprile 2011, alle ore 20.30 al Palasport di Piove di Sacco(PD). Chiara Luce, beatificata lo scorso settembre, a 17 anni, colpita da tumore osseo, affronta la malattia affidandosi alla volontà di Dio, ripetendo: "Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch'io".

Dai tetti in gi√π. Chiara Luce Badano racconta dal basso.

da Iniziative in tour

del 09 marzo 2011

 

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           Un'esistenza che è stata una scia di luce, breve, ma intensa, verso la pienezza della Vita. Solare, bella, sportiva, fin da bambina scopre Dio come Amore e lo sceglie come ideale della sua vita. A 17 anni, colpita da tumore osseo, affronta la malattia affidandosi alla volontà di Dio, ripetendo di fronte alla sofferenza: 'Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch'io'. L'Autore, dichiaratamente non credente, fratello di Chicca - la più cara amica di Chiara Luce - ne ripercorre la vita dalla sua personale prospettiva.

          'Dai tetti in giù'. Dall’omonimo volume, una pièce teatrale a mezza via tra il musical, la commedia e il reading: così da raccontare, anche attraverso il linguaggio cosmopolita ed emotivo dello spettacolo, la storia straordinaria di Chiara Luce Badano, nata a Sassello (SV) nel 1971 e morta diciannovenne a causa di un tumore osseo.

E’ stata beatificata a Roma il 25 settembre 2010.           Attraverso monologhi e dialoghi, canzoni, giochi di luce, di note, e piccole coreografie, lo spettacolo ripercorre la vita di Chiara Luce fino ai giorni nostri, attraverso i ricordi e le riflessioni dell’autore che a suo tempo la conobbe direttamente.Ad intersecarsi col racconto, altri spunti più o meno autobiografici dell’autore-personaggio: un agnostico arrabbiato (anche con quel Dio per lui inesistente), e tuttavia alla disperata ricerca di qualcosa capace di dare un senso alla Vita.           A contrappuntarne le riflessioni, due personaggi femminili: entrambi rappresentano diversi caratteri di femminilità, ma accumunati dall’identica fede in Dio Amore e dalla condivisione degli ideali della stessa Chiaretta (che nello spettacolo “s’incarna” attraverso la danza).           I dialoghi fra i personaggi, più o meno dialettici, a tratti drammatici, talvolta esilaranti danno lo spunto per riflessioni profonde non solo sull’universalità della storia di Chiara Luce, ma anche sul senso e i valori dell’esistenza umana, sul significato “laico” della santità, sul valore del Dolore, della Speranza e della Coerenza.            Un copione che sfugge i cliché delle agiografie classiche e come tale concepito anche per un pubblico “laico”. Presto sarà a disposizione anche un mini-cd contenente la colonna sonora dello spettacolo. 

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