'Deserto' è la ricerca di Dio nel silenzio, è un 'ponte sospeso' gettato dall'anima innamorata di Dio sull' abisso tenebroso del proprio spirito, sugli strani e profondi crepacci della tentazione, sui precipizi insondabili delle proprie paure che fanno ostacolo al cammino verso Dio.
del 01 gennaio 2002
Come fare a vincere queste tenebre che opprimono l'uomo moderno? Come affrontare questo demone del mezzogiorno che attacca il credente nella maturità della sua esistenza? Non dubito nel dare una risposta che ho provato sulla mia pelle in un momento difficile della mia vita:
Deserto... deserto... deserto!
Quando pronuncio questa parola sento dentro di me che tutto il mio essere si scuote e si mette in cammino, anche restando materialmente immobile là dove si trova. È la presa di coscienza che è Dio che salva, che senza di Lui sono 'nell'ombra di morte' e che per uscire dalle tenebre devo mettermi sul cammino che Lui stesso mi indicherà. È il cammino dell'Esodo, è la marcia del popolo di Dio dalla schiavitù degli idoli alla libertà della Terra promessa, alla luminosità e alla gioia del Regno. E questo attraverso il deserto. Questa parola' deserto' è ben di più che una espressione geografica che ci richiama alla fantasia un pezzo di terra disabitato, assetato, arido e vuoto di presenze. Per chi si lascia cogliere dallo Spirito che anima la Parola di Dio, 'deserto' è la ricerca di Dio nel silenzio, è un 'ponte sospeso' gettato dall'anima innamorata di Dio sull' abisso tenebroso del proprio spirito, sugli strani e profondi crepacci della tentazione, sui precipizi insondabili delle proprie paure che fanno ostacolo al cammino verso Dio. 'Sì, un tale deserto silenzioso è santo ed è una preghiera al di là di ogni preghiera che conduce alla Presenza continua di Dio e alle altezze della contemplazione, dove l'anima, infine pacificata, vive della volontà di Colui che essa ama totalmente, assolutamente, continuamente'
Carlo Carretto
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