Pubblichiamo il diario dell'impresa ciclistica, svoltasi da sabato 6 agosto a sabato 20 agosto, nelle terre della Slovacchia e dell'Austria. Km dopo km, pedalate dopo pedalate...un'impresa faticosa ma molto soddisfacente!
del 02 settembre 2011
Primo giorno Sal’à – CajkovKm 70 L’inizio della nostra avventura           Sabato 6 agosto, in serata, il nostro gruppo di giovani eroi ha lasciato la città di Mestre per intraprendere una traversata in corriera, percorrendo l’Italia, l’Austria e per giungere finalmente nel territorio slovacco. Dopo questo tragitto notturno di circa 750 km, verso le 7 e mezza siamo giunti al punto di partenza della nostra famigerata impresa ciclistica, abbiamo fatto una piccola colazione per avere energie per i 70 km che avremmo dovuto affrontare in questa giornata.Partiti da Sal’à e con numerosi sali-scendi, difficoltà meccaniche, molte buche e alcune pause, siamo finalmente giunti a Cajkov, dove abbiamo avuto un magnifica e ospitale accoglienza dai residenti del paese, con i quali abbiamo celebrato la Santa Messa con allegri canti “bilingue” in slovacco e italiano. A seguito della celebrazione eucaristica, ci siamo diretti verso i nostri alloggi, dove alcune ragazze presenti alla Messa hanno cucinato per noi il tipico piatto slovacco: Gulash, che ha contribuito a vivere un’allegra serata insieme con ancora scambi di canti italiani e slovacchi.Dopo un breve momento di condivisione e confronto a gruppi, finalmente abbiamo potuto conquistare i nostri letti. Foto del  7 Agosto Secondo giorno Cajkov – Vel’ky KrtišKm 90 Un colazione per cominciare al “massimo”           Lunedì 8 agosto, abbiamo cominciato la giornata con una colazione insolita per l’impresa ciclistica, al posto delle leccornie del nostro cuoco, don Massimo, gli abitanti del paese ci hanno nuovamente dimostrato la loro ospitalità, preparando una buona e abbondante colazione; infatti non abbiamo fatto una classica colazione all’italiana, ma bensì una tipica colazione slovacca, composta da peperoni, pomodori, salame, salse e alcuni tipici dolcetti slovacchi.Dopo questa colazione, abbiamo fatto le ultime foto con il gruppo dei residenti, siamo finalmente riusciti a intraprendere la nostra giornata in sella delle nostre biciclette, carichi dei tanti doni e specialità locali che ci hanno voluto regalare. Momento topico della mattinata, è stato l’inizio del primo gran premio della montagna del nostro giro, la quale era una “simpatica” salita di 7 km in mezzo ai boschi, e isolati della civiltà.In attesa degli amatori del bel paesaggio (i SCIOPAI Giacomo Marchetti docet) abbiamo avuto la possibilità di scoprire alcune meraviglie dei boschi slovacchi: i porcini ed in soli 5 minuti alcuni valorosi ricercatori hanno raccolto un’interessante quantità di funghi porcini.Dopo un veloce pranzo è iniziata la crono contro la temibile pioggia che incombeva e ci rincorreva alle nostre spalle… Chi ha vinto? Diciamo un “pareggio”…siamo arrivati noi per primi in città, ma poi è arrivata prima la pioggia alle fabbrica dove abbiamo trascorso la nottata per ristorare le nostre forze.La condivisione in gruppo ha seguito il momento di deserto trascorso nel giardino assieme alle caprette che cantano di Heidi e ad altri animali.La serata si è conclusa con momenti di allegria e gioco: con il “breve” sermone di don Vanni, che ha contribuito ad addormentarci, stanchi e assonnati.  Foto dell'8 Agosto Terzo giorno Vel’ky Krtiš-RoznavaKm 130 Quando i sogni diventano realtà           Martedì 9 agosto, siamo partiti dalla fabbrica dove abbiamo trascorso la nottata, pronti per i 130 km che avremmo dovuto affrontare. Anche se stanchi, abbiamo pedalato fin di prima mattina pur avendo poche ore di sonno sulle spalle.Dopo alcune pause, continui sali-scendi, problemi meccanici e sempre i soliti “amanti del paesaggio”, siamo finalmente giunti nella modesta cittadina di Roznava.Accolti sempre calorosamente dai salesiani locali siamo stati ospitati in una casa salesiana, dove abbiamo potuto finalmente dormire su dei morbidi e confortevoli materassi; anche se abbiamo avuto piccole difficoltà di ambientazione: infatti i water erano intasati e dalle docce usciva un’acqua piuttosto ingiallita.Per terminare la serata siamo stati accolti nell’oratorio salesiano di Roznava, a pochissimi passi dall’alloggio, dove abbiamo avuto la possibilità di sfogarci e di poter giocare insieme a calcetto, basket, pallavolo, biliardo e calcetto balilla.Dopo questo momento di divertimento il direttore della casa salesiana ci ha dato la buonanotte, ricordandoci di sognare in grande. Ci ha portato l’esempio di un ragazzo dell’oratorio di Roznava che, divenuto un corridore slovacco della Liquigas-Cannondale, ha avuto la possibilità, grazie al nostro italiano Vincenzo Nibali, della stessa squadra, di vincere il Tour di Slovacchia; infatti il corridore slovacco ha detto che vorrà aiutare il nostro corridore italiano a vincere La Vuelta, ovvero il Tour de Espana.Infine finalmente è giunto il momento del meritato riposo. Foto del 9 AgostoQuarto giorno: Roznava – KosiceKm 71 Mattina bicicletta, pomeriggio di relax           Mercoledì 10 agosto, svegliati presto abbiamo percorso 71 km per fare la tappa da Roznava a Kosice: solo nella mattinata.Verso l’una giunti a Kosice, con costantemente il vento sfavorevole, dopo un pranzo fuori dallo stabile, dove la notte saremo stati alloggiati e un buon momento di riposo, accompagnati da un salesiano del posto, siamo partiti per andare a visitare un villaggio rom.Arrivati al villaggio e accolti in un modo abbastanza diverso da cui siamo abituati, ci siamo radunati in palestra dove abbiamo ascoltato la testimonianza di due volontari e un salesiano che collaboravano a badare un po’ ai cinquemila giovani che vivevano in quell’area parecchio isolata e devastata.Ripartiti nel modo più veloce possibile per evitare i sassi lanciati dai rom, siamo tornati alla casa salesiana nella quale ci siamo fatti la doccia e mentre alcuni preparavano la cena gli altri giocavano a calcio o “allenavano” il parlato degli slovacchi con i quali prima abbiamo condiviso l’eucarestia.La serata si è conclusa con la cena e successivamente con alcuni canti in allegria che anno preceduto il solito riposo.    Foto del 10 Agosto Quinto giorno: Kosice – PopradKm 130 Monti, castelli e tanti chilometri           Giovedì 11 agosto, di buon ora, siamo partiti da Kosice per diregerci verso Poprad, con una distanza di ben 130 km.Durante la prima parte del tragitto, un salesiano di nome Pavol ci ha accompagnato fino alla cittadina di Presov, dove abbiamo potuto fare merenda e ristorare le forze per la ripartenza.Ripartiti dall’oratorio salesiano in cui ci eravamo fermati, abbiamo affrontato 10 km di salita, al termine della quale ci siamo fermati in cima, sempre per attendere gli amanti della natura e fare una foto di gruppo.Successivamente a questo momento abbiamo affrontato un buon tratto di discesa che ci ha portato ai piedi del castello più grande d’Europa, Spissky Hrad, dove abbiamo potuto pranzare e riposare.Nell’immediato dopo pranzo un gruppetto di avventurosi scalatori ha raggiunto le vette più nascoste del castello, gli altri sono restati come il solito a fare il classico e banale POJO (= momento SACRO di relax e riposo), disturbato dall’improvvisa e violenta esplosione di due… RUOTERipartiti e con gran lena ci siamo diretti verso la nostra meta­: la città di Poprad dove abbiamo incontrato i responsabili del noviziato slovacco e abbiamo dormito nella palestra dell’istituto, non prima di aver cenato e aver celebrato la Santa Messa.  Foto dell'11 Agosto Sesto giorno: Poprad – ZilinaKm: 160 Una “simpatica” ma stroncante salita, per finire al meglio la giornata           Venerdì 12 agosto, partiti da Poprad con un freddo glaciale, siamo andati in direzione di Zilina; facendo un percorso con continui sali-scendi e altrettanti problemi meccanici, abbiamo cominciato una delle più lunghe tappe dell’impresa ciclistica, ben 160 km.Dopo due pause per riprendere forze abbiamo fatto la sosta del pranzo, la quale è stata interrotta dai lavori per il montaggio del nostro riparo contro la pioggia. A forze ristorate, siamo risaliti in sella delle nostre biciclette e ci siamo diretti verso la nostra metà, sempre accompagnata da sali-scendi (più sali che scendi) e da continui ostacoli meccanici. Per terminare la tappa abbiamo affrontato una delle salite più dure, estenuanti, distruttive e divertenti della nostra impresa; una salita del 15% .Finalmente giunti a Zilina, ci siamo sistemati nell’ex-carcere, ora gestito dai salesiani e adibito a scuola; pronti per la tappa più lunga della nostra impresa ciclistica Foto del 12 Agosto Settimo giorno: Zilina – Sastin StrazeKm: 170 Terminata anche la tappa più lunga, ma manca ancora molto           Grazie a don Claudio che generosamente ha pagato il riscatto di ogni “ostaggio”, finalmente siamo riusciti a partire dall’ex carcere, per dirigerci verso Sastin Straze.Accompagnati da una fastidiosa nebbiolina, abbiamo iniziato la tappa più lunga dell’impresa, ma sicuramente non la più difficile.Questa è stata una tappa per la maggior parte in pianura, tranne per gli ultimi 50 km, dove abbiamo incontrato numerosi e accentuati sali-sali-scendi. Fermati alcune volte per fare una piccola pausa e la ricarica delle borracce, abbiamo potuto rifocillarci e riposarci al chilometro 114; dopo il breve pojo siamo ripartiti per affrontare la parte più faticosa della tappa.Dopo l’ennesima salita del 12%, don Vanni ha potuto dimostrare la sua grinta, terminando la tappa assieme a noi, arrivando al santuario di Sastin Straze.Per terminare al meglio la giornata, ci siamo fatti delle docce rilassanti con perfino l’idromassaggio; successivamente a questa abbiamo cenato e fatto un momento di condivisione a gruppi. Foto del 13 Agosto  Ottavo giorno: Sastin Straze – BratislavaKm 75 Un ritiro spirituale al più importante santuario slovacco           Domenica 14 agosto, svegliati dalla luce del sole che penetrava le tende, abbiamo fatto colazione ed in seguito ci siamo recati nella cappellina del santuario di Sastin, il più importante della slovacchia, dove abbiamo pregato, ascoltato la riflessione sul brano del giorno e ci siamo preparati per il momento di deserto, nel quale si poteva vivere il momento della confessione.Dopo il momento di deserto abbiamo fatto la Santa Messa e successivamente un pranzo veloce, pronti per i 75 km che ci avrebbero portati alla capitale slovacca: Bratislava.Giunti finalmente nella metropoli siamo stati ospitati nell’oratorio salesiano, dove abbiamo potuto farci una bella doccia, cenare e vivere una serata in allegria, con momenti di barzellette e canti ed un altro di condivisione e testimonianza da parte dei nuovi arrivi della comunità proposta.     Foto del 14 Agosto Nono giorno: Bratislava – ViennaKm 70 Di capitale in capitale           Lunedì 15 agosto, svegliati di buon ora abbiamo fatto una colazione sostanziosa, siamo saliti in sella alle nostre bici, per il oltrepassare il confine e giungere finalmente a Vienna, dove il giorno dopo avremmo avuto una giornata libera e di assoluto relax a spasso per la capitale austriaca.Giunti all’oratorio all’ora di pranzo, ci siamo rifocillati e dopo un breve pojo abbiamo potuto accedere all’oratorio, dove, dopo esserci sistemati, abbiamo potuto divertirci con il calcio, calcetto, biliardo e air hockey.Alcuni valorosi eroi (calciatori), al contrario di alcuni fifoni, hanno giocato al calcio perfino con un catastrofico e devastante temporale, che li ha aiutati a farsi una bella doccia.Finita la partita, abbiamo cenato e al seguito condiviso un momento di divertimento e svago, interrotto da un’improvvisa entrata da parte di tre poliziotti austriaci i quali sono venuti a riferirci che noi stavamo disturbando il vicinato.A seguito per non ulteriormente disturbare la quiete pubblica notturna, ci siamo fiondati nei nostri letti, pronti per la giornata di domani.  Foto del 15 Agosto  Decimo giorno: Vienna Giornata di relax nella capitale austriaca           Martedì 16 abbiamo finalmente avuto la possibilità di avere un giorno di assoluta pace e relax, a spasso per Vienna.Durante lo svago abbiamo visitato le attrazioni della capitale austriaca e poi ci siamo divisi in gruppi, con i quali abbiamo mangiato in locali tipici o internazionali (Mc Donald’s) e poi un pomeriggio di compere e divertimenti.Al termine della giornata, tornati con la metropolitana all’oratorio salesiano, abbiamo celebrato la Santa Messa, cenato, e per finire la serata abbiamo fatto un momento di gioco e un altro momento di condivisione e testimonianze Foto del 16 Agosto  Undicesimo giorno: Vienna – Maria Schutz am SemmeringKm 110 Abbandonata la Capitale           Mercoledì 17 agosto, svegliati verso le 6, dopo un abbondante colazione, in compagnia delle nostre bicicletta ha avuto inizio la tappa che ci portava dalla capitale austriaca, Vienna, alla piccolo paesino di Maria Schutz am Semmering.Per fortuna questa tappa è stata non molto impegnativa, infatti era per lo più pianeggiante, e con qualche minimo sali-scendi.Giunti in tardo pomeriggio a Maria Schutz, ci siamo sistemati nella confortevole palestra della scuola di musica e poi abbiamo fatto una partita a calcio, che vedeva da una parte il gruppo ragazzi e dall’altra, il gruppo animatori, salesiani e comunità proposta; con la modesta vittoria della squadra salesiana, subito dopo abbiamo potuto cenare assieme.Al termine della serata, abbiamo fatto delle gare canore per gruppi e seguite poi da alcune barzellette che hanno preceduto la Messa e la meritata Buona Notte.  Foto del 17 Agosto   Dodicesimo giorno: Maria Schutz am Semmering – SeckauKm 114 Sfrattati e anticipati dalla pioggia           Giovedì 18 agosto, partiti dalla scuola di musica di Maria Schutz am Semmering, eravamo fin dal primo chilometro in una salita che ci avrebbe accompagnato fino al chilometro ottavo, ovvero al passo del Semmering.Fatta una breve tappa nel santuario di Maria Schutz, abbiamo pregato e potuto abbeverarci dell’acqua che sgorgava da dietro l’altare. Infatti la tradizione narra che i poteri benefici di quell’acqua, curava nel 1670, la popolazione circostante dal pericolo della peste bubbonica.Dopo alcuni soliti sali-scendi e alcune pause, ci siamo accampati in un campo d’erba e abbiamo cominciato a mangiare; purtroppo però, il padrone del campo scocciato dalla nostra presenza, in modo piuttosto rozzo, ci ha sfrattati dal campo a metà pranzo e abbiamo dovuto vagare cercando il prima possibile un altro posto dove concludere il pranzo.Un secondo problema è stato la pioggia che ci ha sorpresi ed accompagnati per una ventina di chilometri. Per concludere al meglio la tappa abbiamo fatto una salita di 7 chilometri che ci ha portati all’abazia benedettina di Seckau, dove dopo esserci sistemati abbiamo potuto celebrare per chi voleva la Santa Messa e l’adorazione al Santissimo, nella bellissima chiesa in stile romano-gotico.Prima della Buona Notte, ma non prima di aver cenato, abbiamo potuto ammirare il magnifico cielo stellato che stava sopra le nostre teste. Foto del 18 Agosto  Tredicesimo giorno: Seckau – KlagenfurtKm 133 Qualche semaforo di troppo           Venerdì 19 agosto abbiamo lasciato l’abazia, nella quale eravamo stati ospitati, in prima mattinata per riscendere sulla strada principale e dirigerci verso Klagenfurt. Dopo alcuni soliti sali-scendi, una difficoltosa salita sotto il sole cocente, la successiva discesa e alcune pause, abbiamo pranzato e fatto un pojo un po’ diverso dal solito, infatti era infastidito dalla pioggia.La tappa si è conclusa con l’arrivo nell’importante cittadina di Klagenfurt, accompagnata da ben 24 simpatici semfori, dove siamo stati ospitati nell’oratorio salesiano, nel quale ci siamo sistemati, fatto la Messa e cenato abbondantemente al coperto.Come Buona Notte abbiamo ascoltato la testimonianza del papà dell’impresa, papà Johnny, il quale ha raccontato la storia della sua vita da quando ha conosciuto sua moglie.  Foto del 19 Agosto  Quattordicesimo giorno: Klagenfurt – TolmezzoKm 135 Finalmente giunti nella nostra terra natale           Sabato 20 agosto, svegliati sempre verso le 6 abbiamo affrontato una tappa tutta la mattina di ben 135 km, che ci ha portato da Klagenfurt a Tolmezzo, passando per Tarvisio, che ha preceduto 50 km di discesa e pianura, di cui gli ultimi 10 sotto un sole cocente.Giunti a destinazione abbiamo mangiato ci siamo sistemati nella palestra mentre alcuni facevano un po’di svago gli altri addobbavamo il furgone; in seguito abbiamo fatto un momento di condivisione a gruppi e poi è stata celebrata la Santa Messa.Arrivata la sera ci siamo recati in refettorio dove ci attendeva una cena strepitosa e inaspettata: risotto, pizza, birra e gelato.Grazie ad alcuni “furbi” che hanno cantato “L’inno a Giorgio Bazzo” la sveglia di domani non sarà alle 7 ma bensì alle 5 meno un quarto.La serata si è conclusa con un momento di gioco e abbiamo seguito alla televisione il discorso del Papa alla GMG di Madrid. Foto del 20 Agosto  
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