Sono venuta a Londra due giorni fa, stamattina ho fatto la tedofora, stasera assistiamo alla cerimonia di apertura dei Giochi e nei prossimi giorni assisterò alle gare paralimpiche e giocher√≥ a fare la giornalista. In che senso?
Ciao Mondo!!!
Ma lo sapete che oggi ho fatto una figata pazzesca!?! Ops! forse sono partita male, subito con una parola sbagliata... "pazzesca" non è bello da dire, ma va bene lo stesso... Insomma, ho fatto la Tedofora alle Paralimpiadi di Londra! Ma andiamo con calma e raccontiamo bene il tutto: Sono Bebe Vio, la ragazza che fa la scherma in carrozzina e che desiderava da morire venire a Londra per le Paralimpiadi. Il sogno era venire per tirare di scherma ma poi, essendo troppo giovane, non ho potuto andare a fare le gare di qualificazione e allora ci siamo dovuti inventare qualcos'altro. E qui è uscita la storia della tedofora, lanciata dal Corriere della sera e ripresa alla grande dalla Tribuna, con quella super campagna via web a cui avete partecipato in tantissimi e grazie a tutte le mail che avete mandato al Comitato organizzatore dei Giochi di Londra hanno deciso di chiamarmi a fare la Tedofora in rappresentanza dei Futuri Atleti Paralimpici di tutto il mondo. Ragazzi che onore...
E allora questo è il piano, sono venuta a Londra due giorni fa, stamattina ho fatto la tedofora, stasera assistiamo alla cerimonia di apertura dei Giochi e nei prossimi giorni assisterò alle gare paralimpiche e giocheró a fare la giornalista. In che senso? Vi starete chiedendo... facile, faró l'inviata per Sky, con un mio programma quotidiano che si chiama "Caro Diario", e scriveró degli articoli, cioè, non proprio degli articoli, delle lettere, anzi, letterine (non è che voglio scrivere troppo sennó mi sembra di essere a scuola!) per il Corriere della Sera, la Gazzetta dello sport, la mitica Tribuna, che mi segue e ha fatto il tifo per me da sempre e tutti i quotidiani veneti del Gruppo Espresso, Mattino di Padova, Nuova Venezia e Corriere delle Alpi. Ma torniamo all'inizio, stamattina ho corso con la mitica torcia in mano.
È stato stupendo, ero in pieno centro, vicino a Piccadilly Circus, e c'era un sacco di gente che ci guardava. Eravamo una trentina di tedofori e io ero l'unica non inglese. Ero un po’ spaventata prima di cominciare ma poi è stato tutto facile, era tutto perfettamente organizzato. C'erano tutti questi ragazzi simpatici dell'organizzazione che ci spiegavamo bene cosa fare (e per fortuna che c'era papà con me che io con l'inglese non ci bazzico ancora bene!) oltre ad un sacco di poliziotti che controllavano ed è filato tutto liscio. Mi facevano morire dal ridere tutti i fotografi che ci correvano davanti e ci facevano tutte le foto, manco fossimo dei vip o delle modelle! Ok, prima letterina e mi sa che ho già sforato... chiudo qui ma non preoccupatevi, nei prossimi giorni vi racconto per benino la mia Londra durante i Giochi Paralimpici.
Un megabbraccio, la vostra Bebe
30 agosto 2012
Beatrice Vio
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