Perdonare e dimenticare l'offesa è una benedizione, perché ci permette di liberarci di un peso e ci aiuta a recuperare la pace
di Claudio De Castro, tratto da aleteia.org
Perdonare e dimenticare l'offesa è una benedizione, perché ci permette di liberarci di un peso e ci aiuta a recuperare la pace
Ricordo il consiglio che un buon sacerdote mi ha dato durante la Confessione sacramentale. Mi è stato di grande aiuto, e ha alleviato molto i miei dubbi e le mie inquietudini spirituali.
Giorni fa passavo davanti alla chiesa, ho fermato l’auto e sono sceso per ringraziare il sacerdote per il consiglio. L’ho trovato in sagrestia e gli ho detto:
“Domenica mi sono confessato da lei. Volevo ringraziarla per il consiglio che mi ha dato. Mi è stato di grande aiuto nella mia vita spirituale”.
Mi ha guardato confuso.
“La verità è che non ricordo che consiglio ti ho dato, né i peccati che hai confessato”. Ha sorriso meravigliato e ha esclamato:
“Quanto è buono Dio, che non solo perdona e dimentica i peccati, ma dà anche ai noi sacerdoti la grazia di dimenticare i peccati”.
Mi ha fatto ricordare le parole di monsignor François-Xavier Nguyen van Thuan, che diceva come Gesù avesse una cattiva memoria. “Gesù non ha una memoria come la mia”, scriveva. “Non solo perdona, e perdona tutti, ma dimentica anche di aver perdonato”.
Ricordo di aver letto di una donna anziana che aveva iniziato ad avere rivelazioni divine. Le raccontò al sacerdote della sua parrocchia per chiedergli di orientarla su cosa fare e come reagire.
Il buon sacerdote le suggerì: “La prossima volta chiedi a Dio qual è stato il tuo ultimo peccato”. Trascorsero alcune settimane, e l’anziana tornò dal sacerdote. “Cosa ti ha detto?”, le chiese questi con curiosità. “Mi ha risposto che lo aveva dimenticato perché lo avevo già confessato”.
Quanto sarebbe terribile se Dio perdonasse ma non dimenticasse! Andremmo a nasconderci perché incontrandoci non ci vedesse, timorosi come Adamo quando ha commesso quel peccato contro Dio nel giardino dell’Eden. Per questo dico sempre “Quanto è bello che Dio sia buono!”
Dal perdono alla pace
Noi, al contrario, perdoniamo e recriminiamo: “Perdono ma non dimentico”, è l’espressione comune.
Perdonare e dimenticare le offese è una benedizione, perché ci permette di scaricarci di un gran peso e ci aiuta a recuperare la pace e la nostra vita.
L’ho constatato centinaia di volte, persone che si confessano dopo anni mi hanno detto: “Non ci crederai, Claudio, ho avuto il coraggio di confessare quei peccati che mi mortificavano tanto, e mi ha dato il coraggio di perdonare e chiedere perdono a coloro ai quali ho provocato un danno. Ho recuperato la mia vita”.
Quando vi siete confessati per l’ultima volta? Questo sacramento è uno dei grandi tesori della nostra Chiesa, non lo trascurate! Andate a confessarvi, e recuperate la pace e l’amicizia con Dio!
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