Domenica 25 agosto 1957

Ah, mi si vuole battere addosso, ebbene alla società io dico. e il primo giorno che potrò vendicarmi non me lo lascerò sfuggire.

Domenica 25 agosto 1957

da L'autore

del 30 novembre 2009

 

Liberaci, Signore, dall'ingiustizia

 

Domenica 25 agosto

 

Che giornata, ancora! Fa freddo e umido, e per non cambiare mi annoio,. aspetto.

Fra qualche istante verranno a radermi, e sarà per me una occupazione, e poi tenterò di leggere un poco. Credo che non vi sia supplizio più grande della noia. Restare per delle ore a guardare stupidamente un muro, perché è il regolamento, non favorisce molto la filantropia. Tutto questo regime penitenziario è idiota. Ha per scopo la vessazione, al fine d'insegnare ai mascalzoni che il delitto si paga caro.

 

Il risultato è piuttosto il contrario dell'intenzione, e le riflessioni del paziente son più volentieri di tal genere: Ah, mi si vuole battere addosso, ebbene alla società io dico. e il primo giorno che potrò vendicarmi non me lo lascerò sfuggire.

 

Come diceva il grande Meng Tseu: l'odio e la violenza non hanno mai prodotto che rovine e barbarie. Ma chi vuol capirlo? Dal tempo di Mosè e delle tavole della legge, gli uomini non hanno cambiato molto, e in molti cuori risuonano le parole di vendetta: Occhio per occhio, dente per dente.

 

C'è da costatare una cosa curiosa: se si studia la giustizia un po' teoricamente, saranno tutti d'accordo per dichiarare che non può essere che molto relativa, ed e l'opinione di tutti gli uomini grandi, sia cristiani sia atei. Ma in pratica, non si fa più questione di relatività, e si decreta con un'asseveranza sorprendente: questo è giusto e quello no. Sono ciechi o cattivi? Credo che soprattutto vogliano non uscire dai sentieri battuti, per non accollarsi delle responsabilità.

 

E poi, si dicono, è meglio un'ingiustizia che un disordine. Ma tutto questo non è convincente, e chi ne è la vittima non apprezza affatto le loro ragioni di stato, i loro punti di vista un po' troppo generali, e i loro argomenti tanto sterili. Direi come [Virgil] Gheorghiu nella Venticinquesima ora: Liberaci, Signore, da quelli che inquisiscono e contro-inquisiscono, da quelli che deliberano le autorizzazioni e promulgano le interdizioni, e fa', o Signore, che non si giunga mai a considerare la lettera e la cifra come più reali e più vive che la carne e il sangue.

 

Infine, bisogna bene che Satana si manifesti pure nel mondo in maniera concreta, e se agisce apertamente tramite i mascalzoni per manifestare il suo regno, agisce qualche volta scaltramente travestendosi da angelo di luce.

 

Jacques Fesch

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