Si è aperta venerdì scorso, 1° novembre, la peregrinazione della reliquia di Don Bosco nell'Ispettoria sicula. Attesa con impazienza da migliaia di appartenenti alla Famiglia Salesiana, la reliquia di Don Bosco ha già animato alcuni festosi eventi.
Si è aperta venerdì scorso, 1° novembre, la peregrinazione della reliquia di Don Bosco nell’Ispettoria sicula. Attesa con impazienza da migliaia di appartenenti alla Famiglia Salesiana, la reliquia di Don Bosco ha già animato alcuni festosi eventi ad Alì Terme, Taormina e Catania; qui sono intervenuti anche il Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, e il suo Vicario, don Adriano Bregolin.
Dopo essere stata accolta e venerata da varie autorità civili e religiose ad Alì Terme, la l’insigne reliquia di Don Bosco è stata portata in processione fino al cortile dell’Istituto delle FMA, dove per anni operò la beata Maddalena Morano, delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Qui, mons. Calogero La Piana, arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, ha presieduto una solenne Eucaristia, alla presenza delle reliquie dei “due santi”: quella di Don Bosco, giunta in peregrinazione, e quelle della beata Morano, esposte in una cappella della Chiesa.
Per celebrare l’eccezionalità di quest’evento è stato poi svelato un mosaico raffigurante Don Bosco con la beata e i giovani, mentre le Poste Italiane hanno emesso uno speciale Annullo Postale.
Nel pomeriggio la reliquia è stata portata a Taormina e in serata ha raggiunto Catania, dove in suo onore sono state organizzate varie celebrazioni durante tutta la giornata di sabato 2 novembre.
Domenica 3, presso il PalaCatania, ha avuto luogo l’evento simbolo della peregrinazione nell’Ispettoria sicula, con circa 5000 persone, membri e simpatizzanti della Famiglia Salesiana, che si sono stretti attorno a Don Bosco e al suo IX Successore, Don Chávez. Presenti anche il sindaco Enzo Bianco e il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Giuseppe Castiglione.
Nella struttura sportiva si sono alternate varie sessioni di musica, danza, teatro e preghiera; il momento centrale, ad ogni modo, è stata la solenne concelebrazione della messa secondo la liturgia propria del 31 gennaio, ricorrenza del transito al cielo del “santo dei giovani”. Durante l’Eucaristia il Rettor Maggiore si è rivolto direttamente ai giovani e ai responsabili delle istituzioni, parlando anche di temi attuali e cari a Don Bosco, quali il lavoro e la disoccupazione, la realtà delle famiglie, la speranza, l’entusiasmo, la gioia e la fede che mai devono mancare in un cristiano.
In serata l’urna è stata portata a Siracusa. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina Don Bosco è Qui Sicilia di Facebook.
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