Cosa ci ha portato san Valentino? Un nuovo Vescovo Salesiano! Il segreto di Dio è un segreto di un amore paziente, che dura anni, anche tutta una vita, pagando di persona e che semina... e semina...
del 13 febbraio 2010
Carissimi, un saluto affettuoso da Gambella.
 
Vorrei farvi partecipi della bellissima giornata che abbiamo passato, era il 31 gennaio e non era un caso, per l’Ordinazione Episcopale di abba Angelo Moreschi, salesiano ora ABUNA ANGELO (che vuol dire Vescovo).
Era la prima volta che partecipavo ad una ordinazione di un Vescovo, ed è stata proprio una grande festa per la Chiesa Cattolica di Gambella e per i salesiani.
I villaggi più lontani sono arrivati il sabato con alcuni pullman e hanno dormito alla buona in alcuni punti della città, mentre per quelli più vicini abbiamo mandato alcuni camion (l’autobus di Gambella) al mattino stesso per far partecipare più gente possibile alla Santa Messa.
Erano presenti tutti i Vescovi dell’Etiopia, 11 Vescovi, tranne quello di Harar che non è potuto venire, il Vescovo di Lugano e vari superiori, tra cui abba Basagnes (regionale dei salesiani dell’Africa), abba Genaro (dei salesiani dell’Etiopia), abba Agostino (dei salesiani di Milano) e il nostro abba Eugenio (dei salesiani di Venezia), accompagnato dall’economo provinciale brother Giampietro.
La S. Messa è stata celebrata all’aperto, dato il numero di persone, circa 3000 e la temperatura di questo periodo, quella domenica abbiamo raggiunto i 45°.Iniziata alle 9.00 del mattino, con tre cori in tre lingue diverse, una trentina di chierichetti e altrettanti preti, presieduta dall’Arcivescovo di Addis Abeba Abuna BrihaneYesus, ha avuto il suo momento forte nel rito dell’ordinazione a Vescovo di abba Angelo: semplice, partecipato e commovente, soprattutto poi nell’abbraccio tra abba Angelo e suo fratello abba Bruno, anche lui missionario, ma in Mozambico.
Verso le 11.45, conclusa la S. Messa e ristorati con dell’acqua fresca i vari Vescovi, ci sono state alcune danze etniche, nuer, anuak e amara, in onore di Abuna Angelo e vari doni dalle varie parrocchie: in tutto sette pecore, tre capre, due mucche, un maialino, alcuni oggetti tradizionali delle varie culture e soprattutto tanti GRAZIE, per tutto quello che in dieci anni ha fatto in questa terra, portando il Vangelo, la promozione umana, l’aiuto durante i mesi di guerra o i mesi di carestia, senza distinzione di razza, ma sempre guardando il bene delle persone.
Il tutto si è concluso verso le 13.00, quando con un grande applauso per Abuna Angelo, siamo andati finalmente a mangiare: il pranzo è stato distribuito in tre punti diversi, per i Vescovi e altri invitati, nella nostra veranda vicino alla cucina, con un buon pranzo e una torta speciale preparata da suor Michelina, famosa qui per le torte; per gli altri invitati nel salone della parrocchia e dalle suore di Madre Teresa.
Anche alla sera poi abbiamo continuato la festa, con gli invitati rimasti, con alcune danze e canti in varie lingue, provando l’abilità danzerina del nuovo Vescovo, che si è abilmente destreggiato.
La presenza di molti salesiani dall’Italia e dell’Etiopia, di tutti i Vescovi e soprattutto di tantissima gente arrivata dai villaggi, ci ha fatto percepire quanto bene vogliono ad Abuna Angelo, ma anche quanto sia crescita la presenza della Chiesa Cattolica qui nella regione di Gambella, non solo in questi dieci anni, ma anche prima con la presenza delle suore di Madre Teresa e di alcuni sacerdoti tra i rifugiati arrivati dal Sudan.
Il segreto di Dio è un segreto di un amore paziente, che dura anni, anche tutta una vita, pagando di persona e che semina… e semina… e semina la Parola di Dio, lasciando a Dio il tempo del germoglio… anche se in questa bella festa ne abbiamo goduto il frutto.
 
Un saluto a tutti e a presto,
Abba Filippo
 
don Filippo Perin
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