Don Filippo ci scrive.... n°14

Oggi vorrei parlarvi del nuovo villaggio di IBAGO: era da più di un mese che alcune persone di quel villaggio venivano a pregare con noi il lunedì pomeriggio, facendosi un'oretta a piedi e cercandomi di convincermi ad iniziare anche nel loro villaggio la preghiera, il catechismo e tutto il resto...

Don Filippo ci scrive.... n°14

da MGS News

del 03 giugno 2010

Carissimi, come va? Un saluto affettuoso da Gambella.

 

Qui finalmente con l’arrivo delle piogge è arrivato il fresco, siamo scesi a 30 gradi di media e respiriamo, invece da voi è arrivato il caldo credo, dopo tanto freddo, volevo già mandarvelo da tempo, ma non sapevo come spedirvelo.

 

Oggi vorrei parlarvi del nuovo villaggio di IBAGO: era da più di un mese che alcune persone di quel villaggio venivano a pregare con noi il lunedì pomeriggio, facendosi un’oretta a piedi e cercandomi di convincermi ad iniziare anche nel loro villaggio la preghiera, il catechismo e tutto il resto. Così, ormai un mese fa, siamo andati a visitare IBAGO, villaggio Anuak, sulle rive del fiume Baro. Dalla strada principale ci siamo inoltrati per circa 30 minuti nella foresta, seguendo un sentiero, tra alberi maestosi, piccoli ruscelli, erba altissima, ogni tanto qualche cinghiale o antilope e alla fine sotto due grandi alberi c’era radunato praticamente tutto il villaggio: un centinaio di donne, tutte con in braccio un bambino piccolo, una trentina di uomini, una settantina di giovani e non so quanti bambini, che sono la parte più bella dei villaggi, con la loro accoglienza, allegria, voglia di cantare, giocare, vivere: straordinari.

Scendiamo, insieme con me una suora, due catechisti e due giovani e dopo vari saluti cominciamo a cantare al suono di due tamburi, battiamo le mani, tutti mi guardano: bianco, capelli lisci, occhiali, con i peli sulle braccia, vestito diverso dal loro, forse è la prima volta che vedono un “kauai” (bianco) per alcuni di loro.

Dopo vari saluti, chiedo come stanno, se c’è pace nel villaggio, come stanno i ragazzi, se il granoturco sta crescendo, se ci sono altre chiese cristiane nel villaggio … proprio a questa domanda mi rispondono no, è la prima volta che sentono parlare di Gesù, di chi era, di cosa ha fatto per noi, della sua presenza ora in mezzo a noi … è sempre straordinario annunciare Gesù per la prima volta, portare il primo annuncio, la Buona Novella … subito ci dividiamo in gruppi: i piccoli, i giovani, gli adulti per fare un po’ di catechismo e poi tutti insieme alla fine per cantare, parlare ancora insieme, darci ormai un appuntamento settimanale: è il martedì pomeriggio, qualcuno di voi è libero per venire con me?

Alla fine prendiamo alcuni ammalati per portarli a Gambella dalle suore di Madre Teresa per essere curati, orami ogni martedì due o tre vengono sempre con noi: malaria, tubercolosi, malnutrizione, Aids.

E ripartiamo felici, la macchina piena, cantando ancora in anuak fino a Gambella.

 

Anche qui la scuola sta finendo per tutti i ragazzi, ci sono adesso gli esami per passare da una classe all’altra, per cui tutti sono impegnati a studiare per ottenere un buon risultato e poi sarà tempo di vacanze anche per loro.

Vorrei iniziare con due mini Estate Ragazzi, che qui chiamiamo Summer Together, ma la prima cosa è formare alcuni animatori, non posso correre sempre da un posto all’altro. Animatori che stanno con i ragazzi, qui una cosa rara perché stare con i ragazzi non è un “lavoro” da adulti, loro si devono arrangiare. Perciò formare all’animazione, farli pregare, giocare, imparare … ci vorrebbe un bel Corso Animatori, anche qui aspetto qualcuno che venga a darmi una mano, magari il prossimo anno? Sarebbe bello!!!

Altre news: abbiamo avuto le elezioni nazionali in Etiopia, per decidere il partito che guiderà il paese per i prossimi cinque anni, naturalmente ha vinto Melles Zenawi il precedente capo del governo, ma con una maggioranza del 99% in Parlamento, pensate non esiste praticamente l’opposizione, che strana democrazia. Accanto a questo ci sono stati in tutto il paese alcune dimostrazioni, anche qui a Gambella con alcuni morti, durante la notte, ma ora sembra che la situazione sia tornata calma;

la gente che aveva piantato il granoturco all’inizio di maggio con le prime piogge lo ha visto quasi tutto mangiato dai “vermi verdi” che sono comparsi a fine maggio, perché poi non ha più piovuto, ora bisogna ripiantare quasi tutto pregare tanto per la pioggia;

un coccodrillo nel grande fiume Baro di Gambella ha letteralmente mangiato due persone che stavano facendo il bagno, in due giorni diversi, alcuni militari poi con una barca sono riusciti ad ucciderlo sparandogli vari colpi; è stato trascinato a riva e con una pala di una ruspa, talmente era enorme, lo hanno portato un mezzo ad un campo, dove lo hanno aperto per recuperare i resti dei giovani; tutta la città è andata a vederlo, ora nessuno più fa il bagno in quella zona, io neppure prima lo facevo a dir la verità, non vi mando le foto per non spaventarvi, ma era proprio grande;

tutti i lavori in giro per l’Etiopia sono fermi perché manca il cemento: non è piovuto a sufficienza, l’acqua non sta facendo girare le turbine delle centrali e non abbiamo energia, molte fabbriche si sono fermate, in particolare quelle del cemento, perciò i lavori alla chiesa di Nyinenynag, il Centro Catechistico qui a Gambella, il seminario ad Addis Abeba orami da venti giorni sono fermi.

Infine a fine giugno farò una settimana di esercizi spirituali con i salesiani dell’Etiopia ad Adigrat, un tempo per fermarsi, staccare e riposarsi e soprattutto pregare, prima dell’estate, mi serve proprio.

Un saluto affettuoso da Gambella, vi chiedo una preghiera per tutte le nostra necessità, altrettanto lo farò per voi.

 

A presto abba Filippo

 

don Filippo Perin

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