Don Filippo ci scrive.... n°23

La Pasqua e il periodo successivo sono stati pieni di bei avvenimenti e ve li voglio raccontare. Ho passato quasi una settimana a Nyinenyang e Matar per la Pasqua, celebrando per la prima volta il triduo: è stato qualche cosa di nuovo per tutta la gente, un po' curiosa di vedere per la prima volta la lavanda dei piedi, la via crucis... Una bella celebrazione comunitaria in cui si sono confessati tutti, anche se ho capito ben poco dei peccati che mi hanno detto...

Don Filippo ci scrive.... n°23

da MGS News

del 01 giugno 2011

 

 

Carissimi, un saluto da Gambella

          Spero che stiate bene e che il caldo di maggio sia arrivato in Italia, come qui sono arrivate le piogge che hanno portato un bel fresco, siamo scesi a 30° durante il giorno, solo le zanzare adesso danno un po’ fastidio, il fango per le strade e qualche insettone non ben identificato.           La Pasqua e il periodo successivo sono stati pieni di bei avvenimenti e ve li voglio raccontare. Ho passato quasi una settimana a Nyinenyang e Matar per la Pasqua, celebrando per la prima volta il triduo: è stato qualche cosa di nuovo per tutta la gente, che ha partecipato in buon numero, un po’ curiosa di vedere per la prima volta la lavanda dei piedi, la via crucis, una bella celebrazione comunitaria in cui si sono confessati tutti, anche se ho capito ben poco dei peccati che mi hanno detto, mentre la domenica abbiamo preparato una trentina di adulti per la prima comunione, avendo già ricevuto il battesimo qualche mese prima.

          I canti e il modo di pregare, la loro partecipazione, il caldo asfissiante, essere lì insieme con loro, a colori diversi, marroni, neri, bianchi, per render presente in mezzo a noi Gesù, sono state le realtà più belle di questa Pasqua.La settimana dopo ho celebrato Pasqua nei villaggi di Ilea e Ibago e qui abbiamo fatto i primi battesimi, dopo più di un anno di preparazione: ad Ilea circa 40 adulti, mentre a Ibago più di un centinaio. E’ stata una Pasqua nuova, per i battesimi che per la prima volta hanno vissuto, per la partecipazione numerosissima soprattutto perché poi c’erano le danze tradizionali anuak e un bel pranzetto: polenta e carne di pecora, una delizia.           Anche le opere stanno continuando nei vari villaggi: -      in questa settimana abbiamo seminano granoturco nei vari terreni delle missioni, in tutti questi villaggi abbiamo un ettaro, mentre ad Ilea ne abbiamo sei, speriamo in un buon raccolto.-      siamo nell’ultimo mese di scuola dei nostri quattro asili, quello di Matar in particolare ha raggiunto il numero di 100 bambini, da quando abbiamo iniziato a dare una specie di pranzo due giorni la settimana, sia lì che a Ilea e Ibago, mentre quello che Nyinenyang zoppica un poco a causa degli insegnanti.-      stiamo aspettando la macchina per fare tre pozzi d’acqua con la pompa a mano nei villaggi di Matar, Ilea e Ibago, speriamo arrivi prima delle grandi piogge, visto la lontananza da Gambella di questi villaggi e soprattutto la condizione della strada: ho capito solo qui cosa vuol dire piantarsi con una Jep 4x4 nel fango e provare ad uscirne, una esperienza da fare.           Ad Ibago stiamo costruendo la casa per un piccolo mulino per macinare il granoturco ed avere la farina; è da molto che la gente del villaggio lo sta chiedendo e speriamo di realizzarlo presto. Ad Ilea la chiesa ha raggiunto quasi il tetto, ho detto quasi perché è da qualche settimana che stiamo aspettando il ferro e le lamiere per finirlo, ma sembra che venga fuori proprio una bella chiesetta.

          A Nyinenyang abbiamo portato il generatore per la pompa per il pozzo di profondità che avevamo già scavato. Serve un generatore potente per far andare la pompa posta a 70 m di profondità che manda fuori l’acqua. Dopo varie peripezie siamo riusciti e ora tutto funziona bene, abbiamo anche messo due grandi contenitori per raccogliere l’acqua ed averla a disposizione per la nuova casa, chiesa e per il futuro asilo.

          A Matar e anche negli altri tre villaggi abbiamo portato due belle porte da calcio e due pali per la pallavolo per l’oratorio che ha sempre un mucchio di ragazzi che vogliono giocare e divertirsi.           La più bella notizia è la visita di un gruppo di giovani della scuola di mondialità questa estate nel mese di agosto con cui inizieremo a fare l’estate ragazzi in tre villaggi, Ilea, Ibago e Nyinenyang. Resta sempre vero che la presenza in mezzo a loro è il più bel regalo che possiamo fargli, poi vengono le altre cose, pur utili e necessarie, ma sempre in secondo piano nella condivisione di un pezzo di strada. Anche qui ci stiamo preparando. Infine qualche cattiva notizia:-      I famosi Murle, una tribù del Sudan che ruba sostanzialmente le mucche e i bambini, hanno fatto la loro comparsa pochi giorni fa attorno a Nyinenyang e Matar rubando circa 2500 mucche, uccidendo varie persone che facevano la guardia e portando via una decina di bambini. Una incursione così non si vedeva da tanto tempo e ha trovato i pochi soldati impreparati, in questa terra di nessuno al confine con il Sudan. Ora vedremo cosa si può fare.-      Il cibo scarseggia e sono questi mesi i più duri visto che la gente ha iniziato ora a piantare il granoturco e ha esaurito le scorte e non ha abbastanza soldi per comprarlo al mercato, anche perché il prezzo è salito tantissimo e nessuno sa il perché. Il prezzo di una giornata lavorativa nell’agricoltura resta sempre attorno a 0,80 euro, meno di un euro al giorno, un litro di benzina costa 0,80 euro, due litri d’acqua costano 0,80 euro, un litro d’olio costa 2 euro, un kg di zucchero 2 euro, un kg di caffè 5 euro e così via: la vita costa ma il salario non aumenta.-      Realtà di incontro quotidiano con malati di tubercolosi, di malaria e soprattutto di aids: Gambella è una città di confine con tutti i problemi annessi e connessi.           Un saluto a tutti e un ricordo per la nostra gente di Gambella.A presto, abba Filippo!

don Filippo Perin

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