Don Filippo ci scrive... n 53

Non esiste Babbo Natale, nessuno fa l'albero ne il presepio, non ci si scambiano i regali il 25, nessuno ha i soldi per comprarli, non c'è il pranzo tradizionale di famiglia...

Don Filippo ci scrive... n 53

del 30 dicembre 2014

 

 

 

Carissimi amici, come state?

 

spero bene, siamo a Natale e anch’io vi faccio un augurio di Buon Natale da Pinyudo, Etiopia.

Qui il Natale è veramente e solo Gesù bambino che nasce: non esiste Babbo Natale, nessuno fa l’albero ne il presepio, non ci si scambiano i regali il 25, nessuno ha i soldi per comprarli, non c’è il pranzo tradizionale di famiglia, non c’è la neve e quella atmosfera natalizia con i canti di Natale, ci sono già durante il giorno 35 gradi...

Qui c’è solo Gesù che viene e che nasce come bambino, ed è questo il mio augurio a tutti voi, insieme ad uno dei tanti natali nelle varie cappelle; quella nella foto è la chiesa di Two, che abbiamo visitato dopo varie ore di cammino e di barca.

 

con affetto e un ricordo per voi

abba Filippo

 

 

 

 

Caro Gesù Bambino, ti voglio avvisare

ora che di nuovo nasci bambino sulla Terra

Non nascere nella cristiana Europa:

ti metterebbero solo solo davanti alla Tv, riempiendoti di pop corn e merendine

e ti educherebbero a essere competitivo, uomo di potere e di successo,

e a essere un «lupo» per altri bambini semmai africani, latinoamericani o asiatici.

Tu che sei l'Agnello mite del servizio.

Non nascere nel cristiano Nord America:

ti insegnerebbero che sei superiore agli altri bambini, che il tempo è denaro,

che tutto può essere ridotto a business, anche la natura,

che ogni uomo «ha un prezzo» e tutti possono essere comprati e corrotti;

e ti eserciterebbero a sparar missili e a fare embarghi

che tolgono cibo e medicine ad altri bambini.

Tu che sei il Principe della pace.

Evita l'Africa:

ti capiterebbe di nascere con l'aids, l’ebola e di morire di diarrea, di malaria, ancora neonato oppure di finire profugo in un Paese non tuo

per scappare a delle nuove stragi degli innocenti.

Tu che sei il Signore della Vita.

Evita l'America Latina:

finiresti bambino di strada oppure ti sfrutterebbero

per tagliar canna da zucchero o raccogliere caffè e cacao per i bambini del Nord del mondo senza mai poter mangiare una sola tavoletta di cioccolato.

Tu che sei il Signore del creato.

Evita anche l'Asia:

ti metterebbero «a padrone» lavorando quattordici ore al giorno

per tappeti oppure scarpe, palloni e giocattoli

da regalare... a Natale... ai bambini del Nord del mondo,

e tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con palloni di carta o pezza.

Tu che sei il Padrone del mondo.

Ma soprattutto non nascere... di nuovo in Palestina:

alcuni ti metterebbero un fucile, altri una pietra in mano

e ti insegnerebbero a odiare i tuoi fratelli... dello stesso Padre:

gli ebrei, i musulmani e i cristiani.

Tu che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il suo amore misericordioso.

Caro Bambino, a pensarci bene, devi proprio rinascere in tutti questi posti

ma non nei cuori dei bambini, e dei Paesi «piccoli e deboli»:

là ci stai già,

ma nei cuori dei grandi e dei potenti perché come hai fatto tu stesso:

Dio potente che diventa bambino impotente, rinascano anch' essi:

piccoli, innocenti e deboli per essere capaci di condividere quello che hanno.

 

 

don Filippo Perin

 

 

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