Don Filippo ci scrive... n. 59

Il 14 dicembre inizieremo la preparazione al Natale che sarà il 7 gennaio...

Don Filippo ci scrive... n. 59

del 25 novembre 2015

 

 

Carissimi amici, come state?

 

Spero bene, ormai alle porte del Natale con l’inizio dell’Avvento; qui da noi solo il 14 dicembre inizieremo la preparazione al Natale che sarà il 7 gennaio, con gli Ortodossi. Anche Pasqua quest’anno è molto più in là, da voi il 27 marzo, mentre da noi il 1 maggio.

 

Seguiamo anche da qui con apprensione tutto quello che è successo a Parigi, quante persone hanno perso la vita e la situazione di tensione che si è creata in tutta Europa. Qui la gente non ha praticamente sentito queste notizie, troppo lontane e veramente poca informazione, pochissime tv o radio nel villaggio e quelle che ci sono per vederle bisogna pagare. Speriamo che non capitino altri attacchi e la situazione possa distendersi.

 

Intanto qui a Pinyudo ci sono tante novità: la prima è che abba Giorgio è tornato pieno di energia per ripartire per un nuovo anno. Ha superato brillantemente tutti i controlli all’ospedale e ora è di nuovo qui con noi, le gente lo aspettava molto volentieri, così come Paolo, un fedelissimo amico della missione di Pinyudo, ormai sono 8 anni che viene a trovarci e resta con noi per un mese.

 

Poi le nostre attività: la nostra chiesa con la Messa domenicale e il catechismo, sempre molto frequentata, così pure ogni giorno al pomeriggio c’è la possibilità della messa verso le 17.00; l’asilo del mattino con tantissimi bambini, la colazione e il pranzo che diamo a loro ogni giorno; gli studenti dell’Hostel, che frequentano la scuola superiore, le attività del pomeriggio e della sera, la library, gli incontri, il lavoro, il pranzo e la cena per loro, l’oratorio pomeridiano, abbiamo iniziato i tornei di calcio e pallavolo, solo per il calcio abbiamo 200 ragazzi iscritti e soprattutto le attività nelle cappelle attorno a Pinyudo, Gog, Ateti, Tata, Pocialla... i campi profughi.

 

Nelle prime due settimane di dicembre ci sarà la festa delle nazioni qui a Gambella. Ogni anno in Etiopia viene scelta una città, di solito molto povera e arretrata, dove celebrare questa festa, un’occasione per sviluppare la città, nei mesi prima viene portata la luce elettrica, l’acqua potabile, vengono asfaltate alcune strade, vengono costruite alcune case in muratura per la città... e un’occasione per far conoscere la città e le etnie che vi abitano al resto della gente dell’Etiopia che viene invitata lì con un programma di intrattenimento ma anche per la conoscenza del posto e della cultura. Insomma aspettiamo questa festa, se qualcuno pensa di passare di qua, lo faccia in quel periodo. 

 

Un’altra notizia molto triste è la situazione di salute del nostro Vescovo Angelo Moreschi, ormai stabilmente ricoverato all’ospedale di Brescia da metà settembre. In queste settimane ha iniziato la dialisi per un problema all’unico rene che aveva e dovrà portarla avanti per lungo tempo. Ormai le speranze di rivederlo qui a Gambella sono pochissime. Noi da qui preghiamo ogni giorno per lui e per la sua salute perchè possa rimettersi al meglio.

 

Infine, anche se non qui in Etiopia, Papa Francesco fa il suo primo viaggio in Africa nei prossimi giorni, Kenya, paese confinante con l’Etiopia, Uganda e Centrafrica. Tutti lo aspettano con grande gioia e stima, soprattutto in Centrafrica, dove la guerra civile non è ancora finita, perchè possa aiutare il processo di pace che sta iniziando e dove aprirà, nella chiesa principale di Bangui, l’anno della misericordia, aprendo simbolicamente la porta della chiesa. Riconciliazione, misericordia, perdono, pacifica convivenza, scambio vicendevole e tanti altri saranno i temi per quest’anno.

 

Un saluto e una preghiera reciproca.

 

Con affetto,

Abba Filippo

 

 

Don Filippo Perin

 

 

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