Il mese di gennaio è stato pieno di attività e di visite importanti alla nostra missione. Abbiamo prima festeggiato Natale il 7 gennaio...
del 01 febbraio 2017
Il mese di gennaio è stato pieno di attività e di visite importanti alla nostra missione. Abbiamo prima festeggiato Natale il 7 gennaio...
Carissimi amici, come state?
Spero bene, qui Qualcuno in alto si è dimenticato di spegnere il riscaldamento e abbiamo sempre un bel caldo che ci accompagna giorno e notte, come vedete nella foto...e le nostre cuoche approffittano di questo per cucinare all’aperto senza fuoco!!!
Il mese di gennaio è stato pieno di attività e di visite importanti alla nostra missione. Abbiamo prima festeggiato Natale il 7 gennaio, con una bella celebrazione sia nella notte che alla mattina del giorno stesso, poi nel nostro cortile abbiamo organizzato delle danze, alcune scenette sul Natale molto divertenti e infine dei giochi, fino al grande pranzo, un piattone di polenta con un bel pezzo di carne, un’enorme mucca che abbiamo comprato nei giorni prima e poi la sera prima l’abbiamo “sistemata” e cucinata per il giorno di Natale. Tutti super contenti. Al pomeriggio grande sfida a calcio e pallavolo tra i giovani dell’oratorio e i giovani dell’hostello con qualche premio finale.
Sabato 14 abbiamo partecipato alla prima ordinazione di un prete nuer,una delle varie etnie presenti a Gambella, per l’occasione è venuto il Vescovo salesiano di Awassa mons. Roberto Bergamaschi. Tantissima gente ha partecipato alla celebrazione nella sua parrocchia di origine nel villaggio di Lare, abba Jakob è il primo frutto di 20 anni di evangelizzazione qui nella regione di Gambella e speriamo che altri, guardando anche a lui, possano intraprendere questa strada.
Il Vescovo poi con il suo segretario, Giancarlo Archetti, anche lui salesiano, sono venuti fino a Pugnido per far visita a don Giorgio e per vedere la missione, siamo stati davvero molto contenti di questa visita.
La settimana successiva sono venuti a trovarci il sig. Giampietro Pettenon, salesiano, responsabile di Missioni don Bosco a Torino con la fotografa Ester. Già ci aveva aiutato per alcuni progetti, quali i pannelli solari, un pozzo, un mulino e il campo da pallavolo che proprio con la sua venuta abbiamo inaugurato, e vedendo i progetti realizzati abbiamo valutato insieme altri miniprogetti per l’hostello, l’oratorio e i bambini dell’asilo.Abbiamo passato alcuni giorni in amicizia e con un bel caldo che allietava non solo il giorno ma anche la notte.
Questo fine settimana abbiamo avuto la visita del nuovo prete abba Jakobe insieme siamo andati a celebrare la Messa nel campo profughi, essendo le persone che vivono nel campo profughi tutte di etnia nuer. E’ stata una stupenda celebrazione, tra canti, danze, preghiere, discorsi, abbracci... abbiamo poi fatto pranzo verso le 15 per la grande festa che hanno fatto.
Questa settimana nelle varie scuole ci sono gli esami di fine primo semestre, speriamo che i nostri giovani delle superiori dell’hostello possano ottenere un bel risultato, poi avremo tre settimane di vacanza, qui le vancanze non sono a Natale, ma adesso tra il primo e secondo semestre.
Infine le attività della missione continuano più di prima, siamo nella stagione secca e con la macchina possiamo raggiungere tutte le cappelle, anche quelle lungo il fiume. Il sabato partiamo al mattino prestissimo per visitare Otiel, Two, Burangher e Chentowa, tutti villaggi veramente in mezzo alla savana e al niente. Mercoledì andiamo in direzione opposta e visitiamo Ateti, Dipach, janjor e Aukoy, giovedì Olaw, la domenica invece qui, Thatha, Pochalla e le varie chiese dei campi profughi.
La barca e il suo motore li abbiamo riportata nel nostro garage per sistemarli e ripararli in attesa delle piogge di maggio.
Oggi che è la festa di don Bosco, il nostro santo, il punto di riferimento per seguire Gesù, vorrei ricordare due sue frasi:
“L’educazione è cosa del cuore.”
“In ogni ragazzo, anche il più disgraziato, vi è un punto accessibile al bene, compito di ogni educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare.”
Ogni giorno proviamo a vivere queste frasi, proviamo ad essere don Bosco qui in Africa, W DON BOSCO.
Ciao a tutti
Abba filippo
Don Filippo Perin
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