Il 9 aprile l'incaricato dell'oratorio salesiano di Aleppo incontrerà i ragazzi e farà una testimonianza...
Nella vita di ciascuno di noi ogni tanto capita di poter scorgere da lontano una mano che guida e sostiene i nostri passi, una presenza che ordina le cose secondo un disegno che visto da lontano, con il passare del tempo, assume un senso nuovo. Nella vita dei santi, si potrebbe dire che questa presenza era all'ordine del giorno, e che proprio questo rendeva santa la loro vita: la capacità di guardare la realtà con gli occhi di Dio. Nella vita di don Bosco la presenza della Provvidenza era così vicina e quotidiana che, se non fosse perché è una storia così recente e documentata, ci sarebbe quasi da dubitare della sua veridicità. Eppure, la Provvidenza lo accompagna nei modi più fantasiosi e delicati in ogni sua angustia.
La provvidenza però non va in vacanza, e opera anche oggi! Noi l'abbiamo visto: proprio lavorando con e per don Bosco. Il volto di don Bosco con cui abbiamo operato - e davanti al quale siamo rimasti stupiti - è quello dei ragazzi dell'oratorio di Schio. Con una dedizione ammirevole e un coinvolgimento entusiasta, sono riusciti a mobilitare amici, familiari e parenti per la causa siriana. In due forme diverse proposte dall'oratorio, una lotteria con uova di Pasqua giganti e offerte libere nel salvadanaio di ogni gruppo, i ragazzi degli ADS, del Concordia Calcio, del Centro di Formazione Professionale e anche qualche amico degli scout Schio 1 sono riusciti a raccogliere qualche migliaio di euro. A questi si aggiungono le offerte di alcune sante messe di Avvento e di Quaresima.
Il volto di don Bosco che abbiamo aiutato è quello dei ragazzi dell'oratorio di Aleppo, capitale economica della Siria, forse la città più distrutta del pianeta. Lì don Bosco con i suoi salesiani ha scelto di rimanere, anche a costo di pagare con la vita il servizio agli uomini e alle donne siriane provatissimi dai costi umani della guerra.
A chi lo aiuta, Don Bosco non fa mancare le sorprese, ed è di parola quando dice che la carità che facciamo non si fa attendere per ricompensarci in modo inaspettato. È così che anche questa volta don Bosco ci ha stupito: sabato 9 aprile, don Bosco verrà qui a Schio da Aleppo! Sì, don Pier Jabloyand, incaricato dell'oratorio di Aleppo, sarà qui da noi nel pomeriggio, quando incontrerà i ragazzi alle 16 e gli adulti verso le 17, fino alla sera, quando celebrerà la santa Messa delle 18.30 in oratorio. Verrà per ringraziarci del bene fatto, per ritirare quanto raccolto, ma soprattutto per donarci la sua testimonianza di come la fede può motivare una comunità a gioire della gioia del Signore anche in un contesto così avverso. Più Pasqua di così...!
Giovanni Marchetti sdb
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