Era il compimento di una giornata, allora faticosa, ma felice, perché animata dalla fede. Ed era veramente bello questo modo di chiudere il giorno, come aggrappati alla 'catena che ci unisce al Cielo'.
del 01 ottobre 2010
           E’ iniziato il mese che la Chiesa dedica alla recita del S. Rosario: una preghiera che, una volta, ma anche oggi, è nelle abitudini spirituali di tantissimi cristiani. Ricordo come da ragazzo, quando non esistevano le distrazioni dì oggi, papà, ogni sera, al termine del giorno, prima di andare a dormire, radunava tutta la famiglia e insieme si recitava il S. Rosario. Era il compimento di una giornata, allora faticosa, ma felice, perché animata dalla fede.
 
           Ed era veramente bello questo modo di chiudere il giorno, come aggrappati alla 'catena che ci unisce al Cielo'. Per fortuna è la preghiera che è ancora oggi sulle labbra di tanti, ma proprio tanti.
           È continuamente sulle labbra dei pellegrini che vanno a Lourdes e chiudono solennemente la giornata con la processione dei flambeaux, cantando e pregando la Vergine, che ci indica il cammino verso il Cielo.
           Io mi commuovo sempre e al canto 'Andrò a vederla un dì', mi prende una profonda nostalgia di Cielo, dopo il faticoso vivere qui.
           Scriveva Paolo VI, grande devoto del S. Rosario: 'Il Rosario è un'educazione alla pietà religiosa, più semplice e più popolare e al tempo stesso più seria e più autentica: insegna a unire l'orazione con le azioni comuni della giornata, santifica le nostre amicizie e le nostre occupazioni, ci abitua ad unire le parole al pensiero, alla riflessione sui 'misteri' del S. Rosario, e questi, che si presentano come quadri, come scene, come racconti, l'uno dopo l'altro, ci riportano alla visione contemplativa, alla vita e alla storia della vita di Gesù e di Maria e alla comprensione delle più alte verità della nostra religione: l'Incarnazione del Signore Gesù, la Sua Redenzione e la vita cristiana presente e futura.
           È una scala il S. Rosario e noi la saliamo insieme, adagio adagio, andando in su, incontro alla Madonna, che vuoi dire incontro a Gesù. Perché anche questo è uno dei caratteri del S. Rosario, ed è il più importante, il più bello di tutti, e cioè, il Rosario è una devozione che attraverso la Madonna ci porta a Cristo. Si parla di Maria per arrivare a Gesù. Ella lo ha portato al mondo. Ella ci introduce a Lui se noi saremo devoti a Lei'. (10 maggio 1964)
           Direi che il S. Rosario è un atto di devozione tanto diffuso e davvero fa bene.
           Ho un ricordo che la dice lunga... ebbi un giorno il privilegio di stare vicino a Giovanni Paolo II che, in macchina, doveva raggiungere l'elicottero a poca distanza. Mi attendevo qualche parola, come usiamo noi. Disse nulla, ma si raccolse nella recita del S. Rosario, invitandomi a pregare con lui. Incredibile amore a Maria. Non una parola, ma il dono di una benedizione. Mi fu maestro: una testimonianza che ancora oggi mi accompagna.
           Non posso che augurare a tutti di trovare il tempo per questo momento di intimità con Maria, nostra Madre, contemplando la Sua vita con Gesù, che deve divenire anche nostra.
mons. Antonio Riboldi
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