Enzo Bettiza, "La distrazione"

Rubrica letteraria: 20 titoli di attualità e interesse recensiti da don Severino Cagnin.

Enzo Bettiza, "La distrazione"

 

Enzo Bettiza, La distrazione  

Mondatori 2013, pagg. 495, e 20.00€

 

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“Testamento sincero  a 90 anni”

 

Il racconto storico – filosofico – paesano è un affresco di vastissimo respiro, dedicato, come in sessanta anni  di  pubblicazioni,  alla riflessione sul destino d’Europa, Massimo consenso di critica e pubblico ha ottenuto con Esilio del 1996.

La scrittura di Bettiza colpisce per l’originalità, l’eleganza del ritmo musicale, le sequenze accelerate e le pause, capace di ricreare ambienti e atmosfere.

In città e borgate, diverse per lingua, abitanti, feste e tradizioni  religiose e culinarie, l’occhio dello scrittore di Spalato riesce a individuare  il senso drammatico e segreto di ogni persona e , quindi, della vita, lasciando al lettore  inquietanti interrogativi. Ne La distrazione  si affida alla voce di Peter Jerkovic, un personaggio ambiguo e multiforme, sempre in bilico tra verità e menzogna, capace di continui cambiamenti, cioè  dis-trazioni , tirare al contrario.

Per la prima volta Bettiza  si confessa nelle 34 pagine finali dell’Epilogo e il bisogno di comunicare la verità: “Nonostante gli anni che mi trascino alle spalle, con le insidiose falle mnemoniche in continuo agguato, cercherò d’impadronirmi d’ogni residua energia per rievocare tutto, quasi tutto, anche se le vicende evocate non saranno sempre piacevoli e tanto meno esatte al cento per cento.

Ma che importa? Conterà l’essenza, non l’esattezza aritmetica  della memoria. D’altronde si sa che la memoria, in genere, ha scarso rispetto per le cabale  ingannevoli e le fugaci scadenze temporali della sopravvivenza.

 

 

don Severino Cagnin

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