"Scienza e Fede". Una rubrica che racconta le storie di scienziati credenti, esplorando il dialogo tra il rigore scientifico e la spiritualità.
Erwin Schrodinger
Erwin Schrödinger (1887–1961) è stato un fisico teorico austriaco, considerato uno dei padri fondatori della meccanica quantistica. È celebre per l'equazione di Schrödinger, un pilastro della fisica quantistica, e per il famoso esperimento mentale noto come il "gatto di Schrödinger".
Nato il 12 agosto 1887 a Vienna, in Austria, Schrödinger crebbe in un ambiente intellettualmente stimolante. Studiò fisica presso l'Università di Vienna, dove si laureò nel 1910. Durante la Prima Guerra Mondiale servì come ufficiale nell'esercito austriaco, ma continuò a coltivare il suo interesse per la fisica.
Dopo la guerra, lavorò come docente e ricercatore in diverse università europee, tra cui Zurigo, Berlino e Oxford.
Nel 1933, Schrödinger ricevette il Premio Nobel per la Fisica, condiviso con Paul Dirac, per i suoi contributi alla teoria quantistica.
Schrödinger fu anche un pensatore filosofico e un appassionato delle culture orientali. Il suo libro "Che cos'è la vita?" (1944) esplora le basi fisiche della biologia e ha influenzato lo sviluppo della genetica moderna, ispirando scienziati come James Watson e Francis Crick nella scoperta della struttura del DNA.
Dopo l'ascesa del nazismo, Schrödinger lasciò la Germania per motivi politici e lavorò in vari paesi, tra cui Regno Unito, Irlanda e Stati Uniti. Dal 1940 al 1956 visse a Dublino, dove contribuì alla fondazione dell'Istituto di Studi Avanzati. Tornò poi a Vienna, dove morì il 4 gennaio 1961.
Erwin Schrödinger rimane una figura centrale nella fisica moderna, non solo per i suoi contributi scientifici, ma anche per la sua capacità di intrecciare fisica, filosofia e biologia in una visione profonda e interconnessa della realtà.
Son nato in una certa regione, non so da dove sono venuto né dove vado né chi sono. Questa è la situazione mia come la vostra, come quella di ognuno di noi. Il fatto che tutti sono stati in questa medesima situazione e sempre lo saranno non mi dice nulla. La domanda che ci assilla è di dove proveniamo e dove andiamo, tutto quello che possiamo osservare da noi stessi è ciò che ci circonda attualmente. È per questo che abbiamo l’ansia di scoprire su di esso tutto quanto possiamo. Questa è scienza, l’apprendere, il conoscere, questa è la vera sorgente di ogni impresa spirituale umana. Cerchiamo di scoprire quanto possiamo sull’intorno spaziale e temporale del luogo nel quale ci troviamo posti dalla nascita. E nel tentativo proviamo un piacere, lo troviamo estremamente interessante. (Può non essere questo il fine per il quale noi esistiamo?)
Erwin Schrödinger, Scienza ed umanesimo. La fisica nel nostro tempo, tr. it. di P. Lanterno, Sansoni, Firenze 1988, pp. 99-101.
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