Gioia senza fine, felicità senza ombre, amore senza limiti, massima intensità di vita senza cedimenti: questa è la beatitudine eterna, che lo Spirito ci insegna a vivere fin da ora...
del 01 gennaio 2002
“Dio conduce ciascuno per una via particolare: l’uno arriva più facilmente e più presto alla meta di un altro. Ciò che possiamo fare è, in paragone a quanto ci vien dato, sempre poco. Ma quel poco dobbiamo farlo: cioè pregare insistentemente affinché, quando ci verrà indicata la via, sappiamo assecondare lo Spirito senza resistergli.
Chi va avanti così con perseveranza non potrà dire che i suoi sforzi furono vani. Però non si deve porre una scadenza al Signore. L’uomo anela ad avere sempre in dono lo Spirito di Dio per poter vivere ciò che l’attimo gli dà. Non vuol lasciare ciò che gli dà pienezza, per possederlo completamente e per sempre.
Gioia senza fine, felicità senza ombre, amore senza limiti, massima intensità di vita senza cedimenti: questa è la beatitudine eterna, che lo Spirito ci insegna a vivere fin da ora. Da Lui mi sento sostenuto trovando così riposo e sicurezza: non è la sicurezza dell’uomo che, con le sue forze, sta su un terreno solido, ma è la dolce, beata sicurezza del bambino sorretto da un braccio robusto.
Come potrebbe vivere un bambino nel timore continuo che la madre lo lasci cadere? Ciò che non era nel mio progetto, era nel piano di Dio. E se questo accade ripetutamente, si fa più viva in me la convinzione di fede che per Dio non esiste il caso, che tutta la mia vita è già disegnata nel piano della Provvidenza divina fin nei minimi particolari.
Perciò, fin d’ora attendo con gioia il lume di gloria in cui anche a me sarà svelato questo contesto pieno di significato. Dio non esige nulla dall’uomo senza dargli contemporaneamente la forza necessaria. La fede ce lo insegna, e l’esperienza della vita di fede lo conferma. Il punto più profondo dell’anima è un vaso in cui penetra lo Spirito di Dio, se l’anima si apre a Lui in un atto di libertà.
E lo Spirito di Dio è significato e forza. Dà all’anima una nuova vita, la rende capace di opere che per natura non sarebbe in grado di compiere, e contemporaneamente le indica la direzione del suo agire. L’essenza più profonda dell’amore è di ESSERE UN DONO. Dio, che è amore, si dona a tute le creature che egli ha creato per amore.” (Tratto da: Scritti spirituali sul senso della vita di Edith Stein.
Edith Stein nasce nel 1891 da famiglia ebrea. C’è un periodo della sua vita in cui si dichiara atea, ma non cessa di cercare e la sua ricerca la conduce al cattolicesimo. Perseguitata dal nazismo in quanto ebrea, deportata ad Auschwitz, muore in una camera a gas il 9 agosto del 1942)
Edith Stein
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