“Fermi nella fede”, la festa del Movimento Giovanile Salesiano

da Quaderni Cannibali

del 30 agosto 2011

 

          Oltre 7.000 giovani, circa 50 le delegazioni nazionali rappresentate, 200 membri del coro internazionale, 60 orchestrali, 3 conduttori per altrettante lingue e 1 solo obiettivo comune: essere “Fermi nella fede”. Questa è stata, tra esibizioni artistiche e preghiera, la grande festa del Movimento Giovanile Salesiano tenutasi la sera del 17 agosto, a Madrid in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.

          Nel pomeriggio, come da programma, i vari gruppi del Movimento Giovanile Salesiano hanno inziato a riempire il grande cortile dell’Istituto salesiano di Atocha, sede anche del centro ispettoriale di Madrid. Canti, danze, bandiere, esibizioni varie, gioco, attività di animazione hanno fatto da supporto e cornice all’incontro gioioso e vario tra giovani di varie provenienze; chi si reincontrava dopo altre esperienze internazionali - GMG precedenti o Confronti MGS - chi si conosceva per la prima volta. La scomposta allegria si è pian piano rioganizzata in uno spettacolo durante il quale, alcuni gruppi, si sono esibiti proponendo il folklore dei propri paesi di origine.

          Alle 21.00, dopo aver codiviso la cena a sacco, ha avuto inizio la veglia di arte e preghiera proposta dal MGS della Spagna. Un precorso di riflessione e spiritualità che ha condotto i presenti verso una preghiera intima con il Signore Gesù. Il canto, la musica, la recitazione, la danza, le immagini hanno presentato il brano evangelico della casa sulla roccia riletto nell’ottica della spiritualità giovanile salesiana. Un vero e proprio spettacolo multimediale tematico.

          La seconda parte del programma, dopo l’arrivo sul palco del Rettor Maggiore e della Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, si è fatta più intima. Sul palco, dove erano stati portati precedentemente la Croce e la Bibbia, don Fabio Attard, Consigliere generale per la Pastorale Giovanile, ha portato solennemente in processione il Santissimo Sacramento. Il cortile, che nel pomeriggio era pieno di gioiosi canti e schiamazzi, in serata di applausi e attenta partecipazione allo spettacolo, in quel momento si è riempito di silenziosa preghiera.

          Una festa diventata, pian piano, una adorazione eucaristica. Per oltre 15 minuti i giovani hanno adorato il Signore della Vita, roccia sulla quale fondare una casa sicura. La solenne benedizione eucaritica ha concluso l’adorazione, come quando a Valdocco, Don Bosco concludeva il pomeriggio dell’oratorio festivo. Poi il Padre Nostro, pronunciato da ciascuno nella propria lingua, e un omaggio a Maria Ausiliatrice.

          Prima di concludere la festa Madre Reungoat e Don Chávez, come da tradizine nelle case salesiana, hanno offerto il loro pensiero della buonanotte.

          “Stiamo vivendo un miracolo!” ha detto la madre Yvonne Reungoat, che ha ringraziato i giovani per essersi incontrati autenticamente con Gesù nella veglia e aver reso presenti Don Bosco e Madre Mazzarello. La Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha poi invitato i ragazzi a tornare cambiati nel proprio paese, dando risposte nuove agli interrogativi della propria vita.

          Don Pascual Chávez ha esortato i ragazzi a donare la propria vita a Cristo. Il Rettor Maggiore ha raccontato la storia di Sean Devereux, un giovane che si fece trasformare dalla GMG di Roma fino a diventare missionario in Sierra Leone e poi martire in Somalia. Don Chávez ha invitato i giovani a non accontentarsi, ma di avere grandi sogni nella propria vita: “La chiesa e la società hanno bisogno di voi”.

Ecco i due video della Buonanotte, in lingua spagnola, di Madre Reungoat e di Don Ch√°vez:

 

 

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