L'UNICEF per i diritti di tutti i bambini anche di quelli "invisibili". Il 20 novembre ricorre l'anniversario della Convenzione Sui Diritti Dell'Infanzia, siglata a New York dall'assemblea delle Nazioni Unite nel 1989. La convenzione, ratificata da 192 paesi nel mondo (tranne Stati Uniti e Somalia), è formata da 54 articoli e si fonda su quattro principi fondamentali...
del 20 novembre 2008
Il 20 novembre ricorre l’anniversario della Convenzione Sui Diritti Dell\'Infanzia, siglata a New York dall'assemblea delle Nazioni Unite nel 1989. La convenzione, ratificata da 192 paesi nel mondo (tranne Stati Uniti e Somalia), è formata da 54 articoli e si fonda su quattro principi fondamentali: 1. la non discriminazione del bambino per credo religioso, razza, sesso e condizione 2. il miglior interesse del minore da determinare in accordo alla situazione del bambino in quel momento 3. la tutela delle condizioni di esistenza 4. la partecipazione del bambino alla sua vita quotidiana. Approvata il 20 novembre 1989 dall'Assemblea Generale dell'ONU la Convenzione ha profondamente innovato il panorama internazionale dei diritti umani, affiancandosi agli altri storici trattati concepiti a tutela dell'individuo, come la Convenzione per l'eliminazione delle discriminazioni contro la donna (1979) o i Patti sui diritti umani del 1966.
 
Chi sono i bambini invisibili?
Bambini orfani:
nel mondo sono circa 90 milioni i bambini orfani di uno o entrambi i genitori: la maggior parte (in numeri assoluti) vive in Asia, mentre la percentuale più alta sulla popolazione infantile vive in Africa ,15 milioni di bambini, in larga maggioranza africani, sono stati resi orfani dall’AIDS
Nel 2010, in 12 paesi africani oltre il 15 % della popolazione sotto i 15 anni sarà composta da orfani.
Bambini “soli” o “minori non accompagnati”, cioè che hanno perso temporaneamente contatto con i loro genitori, per varie cause:
· guerre o emergenze naturali: negli anni 90 oltre un milione di bambini sono rimasti separati dai genitori a causa delle guerre, che dividono le famiglie esponendo i piccoli sfollati o rifugiati a rischi altissimi bambini che vivono in strada: solo nella Repubblica Democratica del Congo sono tra i 20 e i 30.000 i bambini di strada nella capitale Kinshasa
· bambini immigrati illegalmente da soli: in Italia, i minori stranieri non accompagnati segnalati ad aprile 2005 sono 5.573
· bambini non orfani ma collocati in istituto dai genitori (perché disabili o di famiglie povere): solo in Europa centrale e orientale, un milione e mezzo di bambini vive fuori della famiglia, 900.000 dei quali in istituti; in Asia centrale (repubbliche ex-sovietiche) sono 32.000 i bambini in istituti, e altre 30.000 famiglie sono a rischio di abbandono. In Russia il numero di bambini registrato ogni anno come “senza cure genitoriali” è raddoppiato dal 1989, nonostante il forte calo delle nascite; in Romania, secondo un rapporto UNICEF del 2004, 4.000 neonati sono stati abbandonati alla nascita, l’1,8 % di tutti i nati.
· Infine, bambini e adolescenti detenuti in istituzioni educative o correttive o penali: nel mondo, oltre un milione di ragazzi sono privati della libertà per provvedimenti di polizia o magistratura. 
“Noi dell’UNICEF - ha ricordato il Presidente dell’UNICEF Italia - abbiamo concentrato il nostro impegno proprio sui bambini invisibili, sulle quotidiane, silenziose emergenze dimenticate. Abbiamo scelto di vederli: prima, durante e dopo le emergenze, in ogni parte del mondo con un impegno quotidiano a investire in programmi a lungo termine. E’ questa la vera chiave per non rassegnarsi ad accettare un futuro segnato dall’invisibilità”. 
Per ricordare questa giornata, l’UNICEF Italia promuove una serie di iniziative nazionali mentre centinaia di volontari dei Comitati regionali e provinciali dell’UNICEF sono mobilitati in tutta Italia con iniziative e manifestazioni locali. 
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