La vita del beato Giovanni Paolo II testimonia la verità del suo stemma e del suo motto: tutto di Maria, per essere tutto di Gesù. In particolare sono di straordinaria rilevanza tre Angelus del Papa Giovanni Paolo II, pronunciati nel corso del 1988, anno mariano e anno giubilare della morte di don Bosco, che illustrano il significato e l'importanza della devozione a Maria Ausiliatrice per don Bosco, per la Famiglia Salesiana e per tutta la Chiesa...
del 23 maggio 2011
 
          La vita del beato Giovanni Paolo II testimonia la verità del suo stemma e del suo motto: tutto di Maria, per essere tutto di Gesù. Con Maria ai piedi della croce, per essere con Maria vero discepolo e apostolo appassionato di Gesù Cristo e servo fedele e generoso ella Chiesa.
          Lo stesso Papa ha confidato qualche volta ai salesiani, subito dopo la sua elezione come Sommo Pontefice, che la sua ultima visita ad un santuario mariano, prima della sua elezione come Papa, nel settembre 1978, è avvenuta proprio nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, quando ritornando da Roma a Varsavia, dopo l'inizio del Pontificato di Giovanni Paolo I, venne a Torino, pregò davanti alla Santa Sindone, nell'ostensione giubilare di quell'anno 1978, e poi sostò in filiale preghiera davanti all'Ausiliatrice, in questa Basilica, e fece devotamente un lungo Via Crucis da solo. In due occasioni è venuto come Papa ha visitato i luoghi della tradizione e della santità salesiana di Torino e del Piemonte: nell'aprile del 1980 e nel centenario della morte di Don Bosco nel 1988.
          In particolare sono di straordinaria rilevanza tre Angelus del Papa Giovanni Paolo II, pronunciati nel corso del 1988, anno mariano e anno giubilare della morte di don Bosco, che illustrano il significato e l’importanza della devozione a Maria Ausiliatrice per don Bosco, per la Famiglia Salesiana e per tutta la Chiesa. Riportiamo quello del 31 gennaio 1988:
          “1. Nel nostro spirituale pellegrinaggio ai Santuari di Maria, oggi ci rechiamo col pensiero a Torino, alla Basilica di Maria Ausiliatrice. E lo facciamo con una particolare intenzione, cara al mio cuore: questo Santuario infatti è un monumento alla Madonna edificato da san Giovanni Bosco, di cui proprio oggi ricordiamo il primo centenario della morte. Don Bosco, come viene affettuosamente chiamato nel mondo, non solo dalla grande Famiglia Salesiana di cui è fondatore, ha profondamente venerato, amato, imitato la Madonna sotto il titolo di “Auxilium Christianorum”, ne ha diffuso insistentemente la devozione, in essa ha visto il fondamento di tutta la sua ormai mondiale opera a favore della gioventù e della promozione e difesa della fede. Egli amava dire che “Maria stessa si è edificata la sua casa”, quasi a sottolineare come la Madonna avesse miracolosamente ispirato tutto il suo cammino spirituale ed apostolico di grande educatore ed, ancora più estesamente, come Maria sia stata posta da Dio quale aiuto e presidio di tutta la sua Chiesa.
          2. È impresso in me il ricordo del grande quadro posto sopra l’altare maggiore del Santuario. In esso don Bosco volle che fosse espressa la visione che egli aveva della funzione ecclesiale della Madonna, quella di essere “Madre della Chiesa ed Ausiliatrice dei cristiani” (cf. “Maraviglie della Madre di Dio invocata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice”, 6). Nel dipinto la Vergine santissima campeggia in alto, illuminata dallo Spirito Santo e circondata dagli Apostoli. Il santo aveva chiesto al pittore Lorenzone che fossero riprodotti attorno a lei i momenti più significativi della storia, nei quali l’Ausiliatrice aveva mostrato la sua materna e straordinaria protezione verso la Chiesa. L’artista gli disse che ci sarebbero volute tutte le pareti del tempio e non poté tradurre in immagini la grandiosa proposta di don Bosco. Ad ogni modo, il cuore del santo vedeva la Madonna proprio in questa immensa ed ecclesiale prospettiva.
          3. Sappiamo bene che la venerazione di Maria come Ausiliatrice antecede nel tempo il suo grande devoto don Bosco; il titolo si trova infatti nelle litanie Lauretane e sottolinea la presenza attiva di Maria nei momenti difficili della storia della Chiesa: presenza di salvezza insperata, segno prodigioso della immancabile assistenza dello Spirito di verità e di grazia.
          Oggi, quando la fede viene messa a dura prova, e diversi figli e figlie del Popolo di Dio sono esposti a tribolazioni a causa della loro fedeltà al Signore Gesù, quando l’umanità, nel suo cammino verso il grande Giubileo del duemila, mostra una grave crisi di valori spirituali, la Chiesa sente il bisogno dell’intervento materno di Maria: per ritemprare la propria adesione all’unico Signore e Salvatore, per portare avanti con la freschezza e il coraggio delle origini cristiane l’evangelizzazione del mondo, per illuminare e guidare la fede delle comunità e dei singoli, in particolare per educare al senso cristiano della vita i giovani, ai quali don Bosco diede tutto se stesso come padre e maestro… “Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis”.
 
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