Trecento rappresentanti si sono riuniti nei giorni scorsi a Madrid, per definire i dettagli dell'organizzazione della GMG. Le preiscrizioni alla Giornata sono già a quota 240 mila, 140 mila delle quali dalla Spagna e 100 mila dal resto del mondo. Dall'Italia i giovani dovrebbero essere 100 mila.
del 03 febbraio 2011
            Trecento rappresentanti di oltre 84 Paesi e di 57 realtà ecclesiali si sono riuniti nei giorni scorsi a Madrid, per definire i dettagli dell’organizzazione della Giornata mondiale della gioventù che si celebrerà nella capitale spagnola dal 16 al 21 agosto. Più di 234 delegati provenienti dai cinque continenti hanno partecipato a questo incontro preparatorio cui hanno preso parte anche i membri del Pontificio Consiglio per i laici (Pcl) e i rappresentanti delle province spagnole.           Le preiscrizioni alla Giornata sono già a quota 240 mila, 140 mila delle quali dalla Spagna e 100 mila dal resto del mondo. Dall’Italia i giovani dovrebbero essere 100 mila. Il SIR ha chiesto a padre Eric Jacquinet, responsabile della Sezione Giovani del Pcl, un bilancio dell’incontro.  Cosa è emerso, in particolare, dall’incontro preparatorio di Madrid?          “Il comitato spagnolo sta ben lavorando per definire e ultimare l’organizzazione della Gmg. Lo stato dei lavori è in fase molto avanzata sia dal punto di vista logistico che pastorale. Il clima dell’incontro è stato molto cordiale e collaborativo e questo ha permesso a tutti di esprimere il proprio pensiero sulla Gmg e anche di esternare dei dubbi e richieste, come quelle di alcuni Paesi poveri sul costo elevato della Giornata, oppure i timori di avere un alloggio lontano dai luoghi degli eventi in programma e dal centro della città. Il comitato ha recepito le richieste e si è impegnato a rispondere. Va, poi, sottolineato che la collaborazione con il Governo Zapatero è piena”. Sotto il profilo più squisitamente pastorale come procede la preparazione?          “Sul piano pastorale è emerso il grande impegno di tutti i Paesi. Ogni rappresentante ha sottolineato come il lavoro di preparazione pastorale alla Gmg sia in corso da tempo. La partecipazione spirituale, convinta, è la chiave per vivere l’esperienza della Gmg nella giusta maniera. Ho notato una grande maturità da parte degli intervenuti che hanno ben compreso la valenza spirituale di un tale evento e della sua visione spirituale. Questo non farà che confermare quella tradizione che vede tanti giovani formati e rafforzati nella fede dalla Gmg. Il centro di tutto è aprire le porte a Cristo e accoglierlo nella propria vita. Questo, nella Gmg, può avvenire grazie ai giorni nelle diocesi, all’incontro con altri giovani, alle catechesi, alle celebrazioni, alle preghiere vissute singolarmente e comunitariamente in quei giorni. Tanti adulti di oggi si sono formati nella Gmg. Ho notato che in tutti i Paesi cresce l’impegno a portare in Spagna quanti più giovani possibile”.  Avete anche parlato del pellegrinaggio della Croce e dell’icona della Gmg in corso nelle diocesi spagnole?          “Il pellegrinaggio dei due simboli della Gmg, che tradizionalmente tocca tutte le diocesi del Paese ospitante prima della Giornata, è un’altra fonte di preziosi frutti spirituali. Ad attestarlo sono stati gli stessi vescovi e responsabili delle diocesi. È la Croce che sta andando incontro ai giovani, anche a quelli che non potranno essere a Madrid in agosto. Tutti, quindi, possono vivere sin da ora un intenso tempo di preghiera e di condivisione”. Si parla di due milioni di giovani...          “Fare numeri è impossibile e la prudenza è d’obbligo in questi casi. È vero che il posto scelto per la celebrazione finale, l’aerodromo di Cuatro Vientos, può contenere anche due milioni di persone, ma sul numero di partecipanti si sta ancora lavorando. Dobbiamo ancora verificare in quante lingue dovranno essere tenute le catechesi, quanti giovani vi parteciperanno. Informazioni che stanno raccogliendo le Conferenze episcopali e il Comitato e che ci impediscono di fare previsioni certe sul numero totale dei partecipanti. Su questo pesa la partecipazione spagnola che presumibilmente si deciderà proprio negli ultimi momenti, come accadde a Parigi, nel 1997. Alla messa di apertura i giovani furono 300 mila che diventarono oltre 1 milione in quella finale all'ippodromo di Longchamps, dopo l’appello-invito dell’arcivescovo di Parigi, il card. Jean-Marie Lustiger”.  Cosa si attende la Chiesa di Spagna da questa Giornata?          “Direi un maggiore coinvolgimento dei giovani nella vita della Chiesa. Le iniziative messe in campo per la Gmg, come la creazione di un coro giovanile per animare le messe, puntano in questa direzione. Quei giovani che vivranno da protagonisti la Gmg saranno poi i protagonisti nella loro Chiesa, quelli che il card. Rylko, nell’incontro a Madrid, ha definito i ‘giovani del sì a Cristo e alla sua Chiesa’. C’è poi la dimensione vocazionale: è stata condotta un’indagine nei monasteri, anche in Spagna, ed è risultato che molte vocazioni sono nate nella Gmg. È stato citato, per esempio, un monastero femminile spagnolo nel quale ben 60 suore delle 160 totali hanno testimoniato che la loro vocazione era nata in seguito alla partecipazione alla Gmg. La Giornata incoraggia anche le vocazioni”.  
Versione app: 3.25.0 (f932362)