Inizia il countdown per la XXII Giornata Mondiale della Gioventù di Sidney. Il 2008 sembra lontano, ma è dietro l'angolo. La macchina organizzativa procede con la preparazione, si affinano i dettagli del programma, cominciano a prendere forma anche gli appuntamenti di Benedetto XVI. Ecco qui un intervista al vescovo ausiliare di Sidney, monsignor Anthony Fisher, per fare il punto della situazione. E intanto in questi giorni sono aperte le iscrizioni.
del 05 marzo 2007
Come sarà strutturata la settimana della Gmg e come viene inserita la partecipazione del papa?
'Ci sarà la messa di apertura il martedì. Pensiamo che si terrà in un luogo dentro il porto di Sidney, è una posizione molto bella. Sarà lo stesso posto dove il papa arriverà in barca il giovedì, accolto da molte imbarcazioni in tutto il porto che lo saluteranno. La mattina, poi, i giovani parteciperanno alle catechesi nei luoghi di alloggio, mentre il pomeriggio e la sera entreranno nel centro di Sidney per prendere parte ai festival. Ci sono tantissime iniziative che potranno scegliere. Il venerdì si svolgerà la Via Crucis che attraverserà tutta la città, con le zone più significative: la Cattedrale, il Teatro dell’Opera, il ponte del porto di Sidney. Il papa non prenderà parte alla Via Crucis. A Toronto la guardò in tv attraverso un maxischermo e forse farà la stessa cosa a Sidney, ma non lo sappiamo ancora. Il sabato sarà la giornata della vegli con il pellegrinaggio verso il luogo della grande messa. Attraverso il ponte di Sidney, che sarà chiuso al pubblico, i giovani si recheranno nella spianata della veglia. Partendo proprio dai simboli del mare e del porto, incoraggeremo i giovani a riflettere sul battesimo, sulla vocazione nobile a cui sono chiamati. La sera ci sarà la veglia a Randwick, un quartiere di Sidney, un luogo molto bello. Quella sera rifletteremo sul potere dello Spirito Santo nell'essere testimoni di Cristo. Forse ci sarà la confermazione di qualche giovane adulto. La mattina il papa presiederà la messa conclusiva. Vogliamo fare il possibile affinché i giovani incontrino Gesù Cristo, la sua Chiesa e il suo Spirito Santo.
Quanti partecipanti attendete?
'Pensiamo che per la messa conclusiva arriveranno 500mila giovani. Sarà il raduno più grande che ci sia mai stato per un evento religioso, non solo per il nostro Paese ma per tutta la regione dell’Oceania. Durante la settimana, ci aspettiamo 250mila persone. Poi i numeri aumenteranno con l’arrivo del papa fino alla grande messa di domenica'.
La notte della veglia avete scelto di meditare sul battesimo. Perché?
'E’ una cosa che è iniziata con la GMG di Parigi quando Giovanni Paolo II aveva invitato alcuni giovani ad essere battezzati. Una cosa che ha fatto una grande impressione sugli altri giovani e così, dato che il nostro tema è lo Spirito Santo, e dato che la cresima è il sacramento dello Spirito Santo, abbiamo pensato di seguire questa strada'.
Come avete preparato i giovani a ricevere questo sacramento?
'Sappiamo che la Gmg non è una magia. Più i giovani sono preparati, più possono cogliere il senso della giornata. Quindi stiamo studiando una serie di programmi per incoraggiarli ad essere molto ricettivi. Per esempio abbiamo progettato un pellegrinaggio elettronico, in modo che ogni mese i giovani possano ricevere via mail un sussidio con del materiale per prepararsi spiritualmente, su cui riflettere e pregare, la vita dei santi, e anche informazioni pratiche della GMG. Abbiamo dei programmi per le scuole, nelle parrocchie, nelle università, e anche per i cappellani dei vari gruppi etnici'.State facendo qualcosa per consentire la partecipazione ai giovani dei Paesi meno sviluppati?
'Siamo consapevoli che l’Australia è un luogo molto lontano ed è anche nostro interesse abbassare i costi soprattutto per i giovani provenienti dai Paesi più poveri. Abbiamo lavorato molto sodo affinché sia più facile per loro partecipare e venire. Il costo dell’iscrizione per i giovani più poveri è anche inferiore di quello tenuto a Colonia. Oltre a ciò stiamo lavorando nelle nostre diocesi in Australia per aiutare i giovani delle zone più povere del Paese. È stato creato il fondo di solidarietà dal Vaticano per contribuire ai costi dei giovani che vengono dall’Africa e dai Paesi sottosviluppati'.
La Croce della GMG è arrivata in Asia. Che impatto sta avendo?
'Dopo aver viaggiato in Africa, ora è arrivata in Corea, quindi nella nostra regione. Adesso passerà per la Filippine, Timor Est e in tante isolette del Pacifico come Samoa, Nuova Caledonia, Fiji, Papua Nuova Guinea, e tante altre che nemmeno voi in Europa conoscete. In Australia, la croce arriverà il primo luglio e stiamo preparando intensamente l’evento: credo che questo susciterà enorme interesse per gli australiani'.
 
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