GxG Magazine Chiara e Nicola Tra le cuciture di...

Intervista a Chiara e Nicola. "Il passaggio dall' io al noi: saper scegliere insieme non è una cosa automatica e non si impara. Bisogna saper “lavorare insieme”, i gusti e i desideri non sono quasi mai perfettamente in accordo, ma guardando bene le cose e a Chi ti sa guidare, alla fine c'è sempre la risposta".

GxG Magazine Chiara e Nicola Tra le cuciture di...

da GxG Magazine

del 31 agosto 2011

 

Come un seme fa nascere un fiore, così anche un mondo ed un nome

Nome, età:

Nicola, 30 e Chiara, 27 

Nella vita siete…

“..presi con le bombe”...Nicola: ingegnere informatico, sposato con Chiara, e... mannaggia.. fra poco sarò pure paparino...Chiara: maestra di scuola dell’infanzia, dottor clown e…. quasi mamma!

Entrambi animiamo in oratorio.

 Una frase che vi dà coraggio:

“Non voi avete scelto me, ma Io ho scelto voi”

Il passaggio dall’ io al noi: il saper scegliere insieme, il costruire una relazione solida…

Saper scegliere insieme non è una cosa automatica e non si impara. Bisogna saper “lavorare insieme”, i gusti e i desideri non sono quasi mai perfettamente in accordo, ma guardando bene le cose e a Chi ti sa guidare, alla fine c’è sempre la risposta. Costruire una relazione solida è come mettere in piedi un tetto, uno spiovente si appoggia all’altro ma se stanno insieme è solo grazie al resto della casa che si trova sotto. La nostra casa sono gli amici e le persone care.. Poi ci sono le fondamenta…il Signore!

Come è avvenuta la proposta di matrimonio? Descrivete la scena!

Prima di raccontare la scena nei particolari, premettiamo che, dato il lungo periodo in cui siamo stati insieme, era un po’ difficile garantire l’effetto sorpresa J

Chiara: Camminando tra l’oratorio e la piazza, Nicola tira fuori dalla giacca una scatola quadrata, circa 20x15. In macchina apro la scatola e trovo una confezione di Kellogg’s extra con nocciole e cioccolato. A quel punto chiedo spiegazioni e Nicola mi risponde: “Sono andato a far la spesa e ho pensato che potessero piacerti visto che ci sono le nocciole e te li ho presi” (premetto che è molto strano che Nicola faccia queste cose!). Ero un po’ perplessa ma sorpresa. Poi siamo andati a casa mia e mi ha dato una scatola più piccola. A quel punto dico: “Mi cambio, poi andiamo a messa e andando a messa apro”. Saliamo in macchina e chiedo a Nicola di fermarsi. Lui risponde che non c’è posto e non si ferma. Apro la scatola e devo dire che cominciavo un po’ a tremare e trovo... una confezione di Estathè con grissini e nutella. A quel punto il mio cervello è andato. Avevo l’adrenalina alle stelle e non capivo. La spiegazione è stata “Così facciamo merenda insieme: tu la nutella, io l’Estathè”. Capisco sempre meno. Poco dopo è arrivata una terza scatolina e questa volta le dimensioni erano quelle giuste! Ho cominciato a tremare e ho aperto, mentre già piangevo. Poi è bastata una semplice domanda e una semplice risposta.

Matrimonio: cos’è per voi e come lo vivete?

Il matrimonio comincia essendo una tappa della vita. Siamo stati per parecchio “morosi” e abbiamo dovuto imparare a costruire una vita di coppia, rispettando noi stessi, gli altri e il cammino di ognuno: la nostra crescita personale e di coppia, come singoli verso gli amici, come coppia tra gli amici...

Il matrimonio oltre che tappa è anche cammino, grazia che c’è stata fatta perché ci sentiamo scelti ogni giorno: il nostro amore cresce e cambia, ma seguendo un progetto che noi conosciamo in parte. È riscoprirsi ogni giorno e decidere di amarsi perché davvero chi c’è stato messo accanto è un dono del Signore.

In attesa di…

L’attesa per il matrimonio è stata ricca di esperienze.. Ora siamo sposati e aspettiamo una bimba. Alla faccia delle esperienze.. Siamo in attesa di guardare negli occhi la grazia più grande che Gesù ci ha fatto: diventare genitori! Dobbiamo ancora rendercene conto e non sappiamo se la nostra testa sarà mai in grado di comprendere questa vita che sta nascendo e si sta quotidianamente preparando. Un’attesa in cui possiamo solo chiedere a Gesù di aiutarci ad essere buoni strumenti e a considerare questa bambina un suo dono e una sua figlia che ci è solo stata “data in prestito”. È un periodo meraviglioso, magico, in cui davvero ci sentiamo travolti dai Suoi doni.

Dove avete sperimentato che l’ amore è anche un rischio e richiede coraggio e fatica?

Nicola: Quando si tratta di Amore, secondo noi tutto è un rischio. Se non c’è rischio, non può esserci amore: la fiducia e la fede sono elementi base dell’Amore. Se aspetti di essere sicuro di aver trovato la persona giusta, aspetti in eterno! Spero di non essere troppo presuntuoso nel dire questo, ma se Dio ci ha dato in mano suo Figlio, non si può dire che non abbia “rischiato”… Se dobbiamo pensare ad un periodo specifico, pensiamo all’estate 2007, grazie a due esperienze diverse che ci hanno portato in Madagascar e ad un campo in bici, ma soprattutto ci hanno fatto aprire gli occhi sui nostri limiti personali, i nostri errori e ci hanno fatto riscoprire, con fatica, la voglia di ricominciare ad amarci. L’unica “cosa” che ci ha fatto superare quei momenti è stato davvero fidarci del Signore. Ci vuole anche pazienza, ed è questa che aiuterà a creare qualcosa di duraturo e magnifico: nella realtà di tutti giorni, cosa vuol dire per voi questa frase?

Ci vuolepropriopazienza…e tanta anche, partendo dal fatto che siamo due individui diversi e per lo più opposti. Non solo non si potrà mai essere d’accordo su tutto, ma anche il cammino non sarà mai alla stessa andatura e spesso anche il semplice modo di fare le cose è diverso. Alcune volte per certe cose non si è pronti contemporaneamente, allora uno aspetta l’altro, uno cerca di accellerare e l’altro rallenta: chi è più bravo ad esprimere i propri sentimenti, chi fa più fatica nel rapporto con gli altri. Uno dei due trascina, l’altro sopporta gli strattoni, cercando di correggersi a vicenda e spesso di lavorare sui propri limiti, che proprio grazie a chi abbiamo accanto ci saltano all’occhio.

Cos’è per voi la felicità in due righe!

E’ fermarsi a riflettere, guardare e apprezzare il presente, i doni del Signore, le persone che abbiamo vicino, le sorprese che “sembra” preparare per il futuro, la natura e le cose che mette a disposizione... paradossale, ma Tutto. 

 

Elisabetta Venturini

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