Interviste a due donne che hanno spiegato le ali verso l'Amore. Claudia, mamma a tempo pieno, ha fatto una grande scelta d'amore: adottare nella sua famiglia Anna, una bimba disabile. Madre Giovanna, invece, ha scelto una vita un po' diversa: è entrata nell'ordine di clausura della Beata Vergine del Monte Carmelo per seguire il progetto che Dio aveva su di lei.
del 30 agosto 2011
 
Due percorsi diversi di donne che hanno spiegato le ali verso l'Amore
Claudia, mamma a tempo pieno, ha fatto una grande scelta d'amore: adottare nella sua famiglia Anna, una bimba disabile. Come è presente Gesù nella tua vita?Gesù è sempre stato presente nella mia vita, anche se non sempre sono stata in grado di sentirlo. E' una presenza importante, ma che ci lascia la libertà di stargli vicino come siamo capaci!  E' una costante 'discreta' in quello che vivo, che mi dà forza soprattutto nei momenti difficili e nelle decisioni per la famiglia, come lo è stato diventare genitori adottando la nostra prima figlia, Anna. L'adozione è stata una scelta facile per te?Decidere non è stato per niente facile: le paure, i timori, le aspettative. Alla fine però ha vinto l'amore sulla ragione e io e mio marito abbiamo intrapreso questo nuovo percorso insieme, sicuri che era più quello che avremmo avuto il privilegio di vivere di ciò che avremmo perso. Che 'ruolo' ha giocato Anna  nella scelta?Anna è stata protagonista della scelta 'in sordina', non ha mai fatto richieste. Abbiamo sempre condiviso con lei questo percorso. Nonostante fosse piccola e avesse le sue difficoltà è stata sempre capace di darci messaggi chiari! Quanto è importante il dialogo nella vostra famiglia?Il dialogo è in un certo senso l'obiettivo che ci poniamo sempre. Siamo tutti diversi tra noi e non sempre i percorsi e le scelte sono le stesse, ma la condivisione è fondamentale e permette di rispettare la posizione di ognuno. Dopotutto amare significa anche accettare punti di vista diversi dal nostro e accogliere la diversità che può diventare ricchezza, di cui Anna è un po' l'emblema. La mamma è un condensato di amore: quali sono le cose più belle di essere mamma?La cosa più bella è dare la vita. E poi la fiducia dei bambini nell'abbandonarsi a te, che è anche responsabilità. Essere genitori vuol dire essere presenti nella vita dei propri figli, contribuire a farli fiorire, annaffiandoli, sostenendoli, nutrendoli.   “Amore e sacrificio sono così intimamente legati, quanto il sole e la luce.  Non si può amare senza soffrire e soffrire senza amare.  Guardate alle mamme che veramente amano i loro figlioli: quanti sacrifici fanno, a tutto sono pronte, anche a dare il proprio sangue purché i loro bimbi crescano buoni, sani, robusti! E Gesù non è forse morto in croce per noi, per amore nostro! E’ col sangue del sacrificio che si afferma e conferma l’amore.'(S. Gianna Beretta Molla) Gianna Beretta Molla (1922-1962), ammalatasi durante la quarta gravidanza, per dare alla vita la sua bambina con consapevolezza ha sacrificato la propria.   Madre Giovanna, invece, ha scelto una vita un po' diversa... E' entrata nell'ordine di clausura della Beata Vergine del Monte Carmelo per seguire il progetto che Dio aveva su di lei: stare in comunione con i fratelli attraverso la preghiera nel sacrificio d'Amore. Cos' è per te la scelta di entrare nell'ordine carmelitano?E' abbandonare il mondo, entrare nel deserto e cercare Dio. Un simbolo di questa vita spirituale è Maria, che conserva nel cuore e medita la Parola del Signore. Quando una creatura si avvicina a Dio e cresce nell'amore, fa alzare la temperatura della carità nel mondo. E il Carmelo è per vocazione un luogo dove si implora per i fratelli il bene più grande, dove la vita si compie per e con Dio. Gesù ha dato la sua vita per noi: cosa vuol dire per te amare come lui ci ha amati?Vuol dire donare la vita per i fratelli nella comunione di preghiera con Dio. Bisogna pregare per vivere, così come bisogna mangiare e respirare. Noi viviamo per pregare, per adorare Dio, come faremo insieme tutti, salvati, nel Regno dei cieli. E' questo che dà senso e valore alla nostra vita, cose che sembrano perse al giorno d'oggi. Ma questo distacco dal mondo non ti pesa?Il benessere non è il vertice delle aspirazioni e quando ci si preoccupa solo dei mezzi per vivere si persdono di vista le cose fondamentali, le ragioni per cui vivere. Alcuni giovani purtroppo ci dimostrano che si può avere tutto ma essere infelici lo stesso, perché al tutto non si dà significato. Le grate, simbolo della clausura, non vi allontanano dai fratelli?No, non ci dividono come un muro, ma ci uniscono a loro in un modo più profondo. Sono però un distacco dallo spirito del mondo, così proiettato solo verso il denaro, il piacere, il potere.  La vita che hai scelto è tutta un sacrificio?In realtà quello che riceviamo è molto più di quello che doniamo. Non c'è alcuna costrizione in una vita vissuta nella gratuità dell'amore, è una scelta che abbiamo liberamente fatto per Dio e per i fratelli. E se tornassi indietro farei sempre la stessa scelta! Vuoi lasciarci un messaggio?'Quello che sei grida così forte che non sento quello che dici.' (Emerson)  'Basta uno spillo raccolto per terra con amore per salvare un'anima.'(S. Teresa del Bambin Gesù) Teresa di Lisieux, poi del Bambin Gesù (1873-1897): monaca carmelitana, è patrona dei missionari e fu dichiarata Dottore della Chiesa. Elena Fioravanti
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