Mezzano e Pozza di Fassa: la vita di due case salesiane inserite nelle valli.
del 13 gennaio 2011
        Mezzano: una stretta di mano anche con il Brasile           C’era una volta ed esiste ancora, un piccolo comune in provincia di Trento, Mezzano. In questo accogliente villaggio alpino, a pochi kilometri dai centri sciistici di San Martino di Castrozza, Passo Cereda e Passo Rolle, è situato l’istituto Salesiano Santa Croce.Apprezzato e riconosciuto da tutti in paese, l’Istituto svolge un’intensa attività durante tutto l’anno.           La comunità è composta da quattro salesiani, tutti operativi nei vari progetti e nelle varie iniziative proposte dall’Istituto.Scuola primaria e secondaria di primo grado, ospitalità di gruppi giovanili e famiglie nel periodo estivo e delle vacanze natalizie, attività estive con i bambini e ragazzi della valle, campeggi in Sardegna, gemellaggi con altre scuole del Brasile… Qui il da fare non manca proprio!           Questo è proprio l’aspetto che Don Gianni, l’economo della comunità, sottolinea. Ogni confratello, anche il più anziano, è pienamente inserito e partecipa attivamente alle iniziative proposte dell’Istituto… Dai corsi di aereo modellismo con i ragazzi, al celebrare Messa nelle zone limitrofe la Domenica mattina.La scuola, inoltre, ospita il 20-25% del totale dei ragazzi presenti a Mezzano e molti ex allievi sono oggi  figure influenti nel panorama socio politico del comune (sindaci, assessori, ecc.).           Da quattro anni poi, l’Istituto è impegnato in un gemellaggio con varie realtà dello stato Brasiliano di Santa Catarina. Dalla prima esperienza di un gruppo di ex-allievi recatosi direttamente sul posto, l’iniziativa non si è più fermata, anzi, ha riscosso sempre più successo!           La seconda esperienza, avvenuta nel 2009, ha visto partecipi anche 17 allievi di seconda e terza media per vivere un gemellaggio con la scuola salesiana di Ascura e con la scuola statale di Rio de Cedros, due città abitate al 90% da discendenti di trentini. L’arricchimento culturale e umano ricevuto da questa esperienza è stato indescrivibile. Il viaggio è poi continuato per altre città del Brasile dove si è potuta toccare con mano la povertà, quella vera, ma anche la voglia di andare avanti e il coraggio di vivere. Nella valle l’Istituto è diventato un punto di riferimento per bambini , ragazzi ma anche adulti. Lo spirito salesiano trova terreno fertile e viene accolto a braccia aperte dagli abitanti del paese. L’effettivo riscontro e motivo di grande soddisfazione è, senza dubbio, la partecipazione attiva di tutta la vallata alle differenti attività e iniziative proposte da questa comunità salesiana.  Pozza di Fassa e la comunione nella Valle           Percorrendo la val di Fassa si incontra Pozza alla confluenza del torrente Avisio con il Rio San Nicolò, nell’area di maggiore ampiezza della valle.Qui un’altra comunità presta il suo servizio con gioia e intraprendenza diventando riferimento per la Valle: la comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Le tre suore che la compongono, infatti, oltre ad essere presenti nella scuola materna collaborano per la catechesi delle due parrocchie vicine e accompagnano la nascita del coordinamento per la pastorale giovanile della vallata. Si tratta di un grande passo di comunione: gli animatori dei gruppi adolescenti delle sette parrocchie che la compongono si ritrovano ogni due settimane per impostare il cammino e mensilmente anche tutti i ragazzi si incontrano per una serata insieme di confronto e formazione.           Da tempo si desiderava far partire anche la commissione di pastorale giovanile, ci confida sr Mara, e proprio quest’anno si sta realizzando anche questo progetto. Nel territorio i gruppi di volontariato giovanile sono molti (cori, bande, croce rossa, vigili del fuoco… solo per citarne alcuni) ma si sentiva l’esigenza di offrire un percorso di fede più chiaro. Si sta così organizzando un pomeriggio di formazione seguito da cena e serata di condivisione e festa.           Particolarmente significativa quest’anno è stata la festa di apertura dell’anno pastorale il primo sabato di ottobre. Essendo il mese dedicato alla preghiera per le missioni e il mese del rosario, le varie parrocchie hanno realizzato un grande rosario, costruendo ogni decina con immagini e segni legati al continente per il quale era dedicata la preghiera. Il grande e suggestivo rosario ha così unito idealmente la Valle a tutto il mondo.           Sr Mara ci lascia con ultima curiosità tra le montagne che circondano la Valle ce ne sono alcune che portano nomi originali:  il Ciampedie, cioè ‘il campo di Dio’, e, per la forma delle sue cime ‘Il Dito di Dio’. Nome antichi che ci raccontano che la montagna da sempre invita a guardare in alto. Alessia Romano
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