Andiamo alla scoperta di queste nuove figure che, nel caos e nel trambusto della città, donano tutte se stesse a Gesù nel raccoglimento e nella preghiera.
del 09 luglio 2010
 
 
 
 
Chi sono gli eremiti di città?             Da quando la Chiesa ha regolamentato questa figura inserendola nel Codice di Diritto Canonico, si è registrata una forte crescita nelle vocazioni alla vita eremitica, pur non esistendo un vero e proprio percorso di formazione1. I monaci metropolitani sarebbero, infatti, oltre mille, spesso nascosti in normali condomini.
             Secondo le statistiche, l’identikit dell’eremita di città lo descrive con un’età compresa fra i trentacinque e i cinquantacinque anni: ha scelto, quindi, l’isolamento nel pieno della sua vita e di un eventuale attività lavorativa. Anche se non manca chi, dopo la vita in monastero o in altre comunità religiose, ha sentito il desiderio di un’esperienza diversa.È successo anche a Suor Maria Grazia dei Magnificat che, dopo una lunghissima esperienza di vita presso l’Istituto delle Suore di carità di Maria bambina, ha scelto questa vita di lavoro, silenzio e preghiera.
             «Fin da bambina – dice suor Maria Grazia – sentivo il bisogno di soste prolungate di raccoglimento e, quando riuscivo, cercavo di crearmi dei piccoli momenti di solitudine. Non solo: da adulta, mi impegnavo a trasformare tutta la mia attività apostolica in preghiera riuscendo, così, ad affrontare le mie attività e le difficoltà con passione e diligenza».
             Suor Maria Grazia, così, giunge a Padova dopo aver raggiunto la pensione. Inviata lì dai suoi superiori per collaborare con la pastorale dei migranti, viene a contatto con la realtà degli eremiti quando assiste alla celebrazione di una professione temporanea di un eremita. Si desta così in lei la curiosità verso il tipo di figura che veniva proposto, fino a decidere di abbracciare in pieno questo stile di vita: «Il Signore mi ha chiamato, mi ha chiesto di avanzare. Se prima operavo la carità mediante l’aiuto personale agli altri, poi mi sono sentita chiamata ad operarla attraverso la modalità della preghiera e dell’intercessione».
             In Francia le cifre toccano i duecento/trecento anacoreti e in Germania, invece, se ne contano più o meno 80. Se andate negli Stati Uniti, dove si calcolano cinquecento eremiti, troverete anche coppie sposate che vivono in modo peculiare questa vocazione; e non potrete non sentir parlare di Paul e Karen Fredette che pubblicano quadrimestralmente una rivista portavoce degli eremiti di oggi: Raven’s in bread. Food for those in solitude, «Il pane dei corvi. Cibo per quelli in solitudine»2. Essa contiene consigli su come gestire l’eremitaggio in modo proficuo dal punto di vista religioso e veri e propri manuali di sopravvivenza per i «principianti».
 
1. Vedi I. Turina, I nuovi eremiti. La «fuga mundi» nell'Italia di oggi, Medusa, Milano 2007.2. Il riferimento biblico è al primo libro dei Re 17,1-6, guardando all’esperienza del profeta Elia.
 
Alessia Bego
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