Desiderare, nei tempi antichi, significava proprio “sentire la mancanza di una stella”. Lo dicevano gli astrologi quando, nel preparare un oroscopo, non riuscivano a trovare “la buona stella”, che sarebbe stata di buona sorte... essi desideravano la buona stella.
del 13 gennaio 2010
 
 
 
Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai.
(Alessandro Baricco – Oceano Mare)
 
Equipe Desideri_riflessione per gli animatori
 
CERCA LA TUA STELLA
Se pensavi che gli anni di latino al Liceo fossero totalmente inutili ti sbagliavi, perché spesso le parole nascondono più di quanto credi. Prendi la parola “Desiderare”, ad esempio: deriva dalla parola latina DE che vuol dire “senza, privazione” e SIDERA, che vuol dire “stelle, astri”. Desiderare, nei tempi antichi, significava proprio “sentire la mancanza di una stella”. Lo dicevano gli astrologi quando, nel preparare un oroscopo, non riuscivano a trovare “la buona stella”, che sarebbe stata di buona sorte… essi desideravano la buona stella. Tu, cosa desideri?
 
ORIENTATI…
Sei davanti a un incrocio con tre strade. Puoi sceglierne solo una. Sì, vai dalla parte dei desideri e ti salverai… ma qual è la parte giusta?
-Uno: assecondi quello che ti piace superficialmente. Non importa se passa, è meglio di niente.
-Due: vai avanti così. In fin dei conti, è normale che tutti i giorni desideri qualcosa. Vorresti avere il cellulare nuovo, magari un portatile, vorresti andare al cinema stasera, i soldi per un viaggio, i soldi e basta.
-Tre: eppure c’è qualcosa che… sì, vorresti, ma non avere… essere. Qualcosa di più…Alla fine sarai tu a scegliere. Sei tu che deciderai da che parte andare. Ma tieni presente che un desiderio che si soddisfa con il verbo avere non è un desiderio vero, ma un bisogno. Che quello che passa, prima o poi finisce. E che la terza strada è faticosa, non sarà di certo una passeggiata. Dovrai rincorrere questo desiderio. Correre oltre tutto il resto. Correresti mai per qualcosa che non ti interessa veramente?
 
…SCEGLILA!
Se ti interessa veramente, non lo farai passare. Non quel desiderio con la D grande, che ti fa essere, e non avere… che ti fa amare.-Uno: ciò che passa, ciò che finisce, non ha nulla di eterno. Puoi continuare per tutta la vita ad accontentarti di quello che trovi, senza nemmeno renderti conto che potresti volere qualcosa di più. Pensieri, zero. Fatica, zero… se non conti il trascinarsi. Non limitarti ad assistere alla tua vita, prova a viverla!-Due: la tua vita adesso è come una tangenziale a tre corsie. Hai spazio, ti senti libero, puoi anche azzardare qualche sorpasso acrobatico… e puoi correre! Correre per il tuo desiderio, certo. Passando continuamente da una corsia all’ altra, senza essere né caldo né freddo. Una vita vissuta con tiepidezza non è vita, perché non sa da niente. -Tre: se c’è qualcosa di diverso, che tutto quello che hai non basta a soddisfare, devi essere disposto a correre, con le tue forze. Anche se ancora non sai cos’è di preciso. E’ qualcosa che non passerà, sai che quando lo avrai trovato porterà con sé quella scintilla di eterno che non se ne andrà, che al solo pensiero ti fa felice. Hai scelto la strada più difficile… e ora?
 
LASCIA ANDARE!
L’unico modo per arrivare in fondo alla strada è proprio quello di perdere lungo il cammino un po’ di te stesso. Lascia un po’ di spazio, togli quello che non serve, butta lungo la strada quello che ti offusca la vista e che non ti fa vedere bene la tua stella. Solo se ti svuoti un po’ ci sarà spazio per accogliere ciò che ti verrà regalato, chi incontrerai. Magari durante il viaggio ti capiterà di sentirti sperduto… ma non sarai mai da solo!Se non ti manca niente, se non senti la mancanza della tua stella da cercare, non la troverai. Guardati adesso! Sei davvero sulla strada che ti porterà alla felicità, o pensi di esserlo?
 
Io sono convinto che se voi la vostra vita la spendete per gli altri, la mettete a disposizione degli altri, voi non la perdete!Perderete il sonno, ma non la vita!La vita è diversa dal sonno. Perderete il denaro, ma non la vita!La vita è diversa dal denaro.Perderete la quiete, ma non la vita!La vita travalica la quiete, soprattutto la quietesonnolenta ruminante del gregge… Perderete tantissime cose…Perderete la salute, ma non la vita!
(don Tonino Bello)
 
Live Desideri_attività con i ragazzi
<span style='font-size: large;'><span style='font-family: Comic Sans MS;'> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></span></span> Una cosa che ti fa svuotare un po’ di te stesso, ma che ti regala anche tanto in compenso, è proprio l’animazione! Animi perché ami… Ecco qualche proposta di lavoro per i nostri ragazzi dei gruppi. Perché se è bello avere grandi desideri, allora è meglio cominciare subito, no?UN PENNY PER I TUOI DESIDERI
Ti proponiamo un’attività molto semplice, anche se probabilmente più adatta a ragazzi un po' più grandi. Il primo passo è far scrivere a ogni membro del gruppo 10 desideri, magari dopo aver dato qualche minuto per pensarci in modo da non lasciare nulla alla fretta o al caso.
Il secondo passo è molto simile, ma richiede un notevole sforzo in più: i desideri da 10 devono diventare 3. Sembra facile, ma non lo è per niente! Questi tre desideri infatti devono essere accuratamente selezionati, dovrebbero emergere i loro tre desideri, per modo di dire, con la 'd' maiuscola!!!
I desideri non devono poi per forza essere condivisi, è una scelta che verrà fatta dagli animatori in base alle esigenze del gruppo; lo stesso vale per un eventuale discussione a seguito. L'attività non ha altro scopo se non quello di far riflettere i ragazzi, solitamente è un lavoro che lascia il segno: mettersi in gioco ha sempre il suo peso. Mettere i desideri nero su bianco è molto più difficile di quanto si creda, e selezionarli ancora di più: non ci si pensa mai abbastanza. La maggior parte delle volte, inoltre, ci rendiamo conto che forse siamo più superficiali di quanto crediamo (o vogliamo far credere) e che il lavoro da fare è proprio tanto! Sentirsi a posto è più facile, ma dov'è il divertimento?
 
NON PERDERE LA... BUSSOLA!
Per quest'attività invece recuperiamo un attimo quello che abbiamo detto a proposito dei desideri come stelle (ricordi? de-sidera). Proponiamo qui una sorta di “bussola”, con quattro punti cardinali che aiutano a orientarci nella grande mappa dei desideri. La bussola può anche essere costruita materialmente, a livello di gruppo, realizzando un cartellone, oppure individualmente secondo la fantasia di animatori e ragazzi.
Quali sono questi punti cardinali?
1.Troppa luce: è come cercare di vedere le stelle da una piazza illuminata. La luce della stella c'è, ma la vediamo a malapena! E' necessario quindi eliminare le luci superflue, i desideri che ci sviano e non ci portano ai nostri desideri più grandi.
2.Sgombrare la vista: bando a pile, lampadine, fari da campeggio, insegne! Ogni luce superflua a poco a poco deve essere spenta, per potersi guardare intorno e orientarsi… la stella è lì da qualche parte!
3.Sorpresa: c’è chi guarda il cielo e non vede nulla, chi invece la stella la vede per sbaglio, per un immenso colpo di Provvidenza! L’importante è essere sempre in ricerca, recettivi, per imparare a leggere la propria vita. Alla base sta la volontà di lavorare su di sé e di cercare.
4.E’ giunto il momento: frase da Re Leone che però rende tutto più facile. Quando infatti la possibilità di realizzare il nostro grande desiderio si presenta (ribadendo di nuovo la differenza di base posta all’inizio, e cioè che a questo punto la realizzazione riguarda i desideri grandi “positivi”), è importante coglierla al volo! In fondo, è di grazia di Dio che si parla, non qualcosa da prendere alla leggera! Tutto si presenta perché la nostra vita sia bella, e il modo migliore per cominciare è partire da un desiderio grande.
Eventualmente è possibile porre delle domande alla fine dell’attività. Quelle date qui sono semplici indicazioni, ma è sempre consigliabile adattare ogni attività al gruppo, in modo che il tutto non suoni solo come parole vuote. Se abbiamo tanto da dire, diciamolo!!!
 
Domande (traccia):- Che “piccole luci” ci sono a impedirmi di vedere la stella? O meglio, cosa mi distrae dai miei desideri più grandi?- Come faccio a spegnere le luci superflue?- Come può il gruppo aiutare a camminare nella direzione giusta? proposte concrete!
 
CORRI CORRI!
Ultima attività, davvero molto semplice da adattare in modo simpatico facendosi aiutare dalla fantasia degli animatori: chi ha visto Mulan della Disney si ricorderà di Fratellino, il cane un po’ stupido che corre dietro ad un osso che gli è stato legato al collare e che gli penzola davanti. Ebbene, il meccanismo è quello: inizialmente si lega davanti all’interessato un oggetto di poco conto, che sicuramente non invoglierà a correre per tentare di prenderlo. Successivamente si legherà invece qualcosa che possa essere simbolicamente importante (si potrebbero usare ad esempio 5 euro, con la consapevolezza che il messaggio che passerà non sarà che è importante seguire i soldi, ovviamente. Gli oggetti comunque possono variare.). Cosa centra questa attività? Semplicemente questo: i veri desideri da seguire sono quelli preziosi, importanti, deve valerne la pena! Non correranno dietro a qualcosa che li interessa poco. In più, per realizzare i desideri bisogna lavorare: qui devi correre simbolicamente, ma nella vita? Siamo seduti più volte di quanto pensiamo: non si può diventare maratoneti stando sul divano a mangiare patatine!
Infine, è importante promuovere la discussione. I ragazzi sono più affamati di verità di quanto in genere si creda, di cose da dire ne hanno proprio tante! E diciamocelo, se devono intervenire magari fanno meno le mummie…
Giulia Krajcirik, Elisabetta Venturini
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