Vuoi scoprire il segreto della gioia vera? Don Bosco, Domenico Savio, Michele Magone e tutti gli altri amici... sai che cosa ti suggerirebbero?
del 07 gennaio 2010
 
 
Beati voi… rallegratevi, esultate!Senti la bellezza, la forza, l’entusiasmo di questa voce che viene da Gesù? Tu, sei contento? La gioia, quella vera, trova spazio dentro di te?
Beati voi… rallegratevi, esultate!Combatti con tutte le tue forze e con l’astuzia che il Signore ti ha donato contro tutti quelli che – delusi dalla vita – ritengono la felicità un’illusione e l’amore una forza prepotente, ma che svanisce troppo presto. Rifiuta la disperazione di quelli convinti che la vita finisca con la morte.
Beati voi… rallegratevi, esultate!La gioia di essere cristiano.La gioia di riconoscere Dio presente nelle pieghe e nelle piaghe di ogni giorno della tua storia.
Beati voi… rallegratevi, esultate!Contempla ciò che Dio ha operato in san Francesco, che sperimenta la sua prima gioia profonda quando abbraccia e bacia un lebbroso: dopo questo gesto di vero amore «l’amaro si mutò in dolcezza d’animo e di corpo». Lasciati trasformare dalla testimonianza di Francesco che scopre la «perfetta letizia» – la gioia più autentica e profonda – quando viene addirittura rifiutato dagli amici più cari: «“Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi venire ormai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te”…Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell’anima». Non si tratta di masochismo, ma di leggere la propria vita alla luce della croce e risurrezione di Cristo.Francesco ha ricevuto per primo il dono delle stigmate, come segno di partecipazione totale alla croce di Cristo ed è stato accolto da Dio nella gloria dei santi dopo essere morto cantando, piagato dalle malattie e pieno di dolori.
Beati voi… rallegratevi, esultate!Che grande il nostro padre don Bosco, tuta la sua esistenza è stata un inno fenomenale alla gioia di essere amici di Gesù. Ma attento: non è stato per niente facile! Giovanni è passato attraverso la croce in modo profondissimo e sconvolgente. Qual era il ricordo più antico (e forse più profondo) di Giovannino? Quando a due anni sua madre, in mezzo alle lacrime, lo allontanò con affetto dalla camera del papà morto improvvisamente: «quella frase “eccoti senza padre”, mi è rimasta sempre in mente. È il primo fatto della mia vita di cui tengo memoria».
Come è diventato papà paziente e buono per tanti ragazzotti scalmanati quello stesso Giovannino che nel sogno dei 9 anni, sentendo bestemmiare non fa una bella predica, ma usa «pugni e parole per farli tacere»? Don Bosco affiderà i suoi salesiani a san Francesco di Sales, perché il nostro servizio ai giovani più poveri «esigeva grande calma e dolcezza: ci eravamo perciò messi sotto la protezione di san Francesco di Sales perché ci ottenesse la sua straordinaria mansuetudine». All’età di 17 anni, vedendo alcuni compagni di classe che volevano picchiare due bravi ragazzi, «persi il lume degli occhi, e non potendo avere tra mano un bastone o una sedia, con le mani strinsi uno di quei giovanotti per le spalle, e servendomene come di una clava cominciai a menare botte agli altri». Pensa a quanto ha lottato Giovanni Bosco per domare la sua impulsività e per incanalare allo scopo del bene la sua energia di torrente in piena.
Beati voi… rallegratevi, esultate!Quanti ragazzi e ragazze sono talmente feriti dalle vicende della vita da ritenere impossibile la gioia vera, profonda! Hanno bisogno di te: della tua preghiera e dei tuoi gesti di amicizia (carità) verso di loro.
Beati voi… rallegratevi, esultate!Vuoi scoprire il segreto della gioia vera? Don Bosco, Domenico Savio, Michele Magone e tutti gli altri amici… sai che cosa ti suggerirebbero? Una buona confessione sacramentale, lasciando che Gesù – presente nella persona del sacerdote – ti dia la forza di ricominciare, nonostante gli errori, e il suo amore possa invadere tutti gli angoli oscuri della tua vita.
Beati voi… rallegratevi, esultate!Trova il coraggio di affidare ogni fibra del tuo essere a Gesù; leggi e medita il capitolo 5 del vangelo di Matteo: è Lui che ti parla. Cosa ti propone?
Redazione GxG
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