Halloween? Festeggiamo piuttosto... HOLY WIN!

Fate come suggerito di recente dai vescovi inglesi e travestite i vostri figli... da santi! Invece di truccarli da zombie o da streghe, trovate loro costumi che li trasformino per una sera in tanti piccoli San Francesco e San Giorgio, tante piccole Santa Lucia e Santa Chiara...

Halloween? Festeggiamo piuttosto... HOLY WIN!

da Quaderni Cannibali

del 25 ottobre 2010

          

           Anche quest’anno si avvicina la fatidica data in cui 'normalmente' si festeggia Halloween… Tradotto in altro modo, si avvicina il tempo della lotta per molti genitori cristiani concentrati a tamponare le richieste dei figli circa il permesso di travestirsi da scheletri, le banalizzazioni di parenti, amici o conoscenti (“ma che c’è di male? È solo un gioco innocente…!”) e, cosa ancor peggiore, il placet pubblicitario, mediatico, sociale e, purtroppo, educativo, stando a quanto vediamo nei libri scolastici dei nostri figli, già da piccolissimi.

           È un problema che la maggioranza dei cattolici non vede come tale, spesso per mancanza di conoscenza, o per non essere tacciati di integralismo. Che Facebook si schierasse a favore di questo evento c'era da aspettarselo: è inquietante però che arrivi al punto di mettere le mani sulla mia bacheca personale e cancellare non soltanto un mio post, il quale chiariva la vera natura di Halloween, ma anche quello di un'amica che lo aveva a sua volta condiviso nella propria bacheca.

           Parlando con questa utente, che subito mi ha contattata per denunciare la cosa, ho scoperto che già altre volte gli amministratori di Facebook si erano presi la libertà di rimuovere dei post 'scomodi' come quello che criticava l’uso degli inceneritori attraverso cui vengono eliminati i feti abortiti assieme ai rifiuti ospedalieri. Un caso o una vera manipolazione mediatica?

           Per tornare ad Halloween, anche l’esser stati convocati dalla preside per dei chiarimenti in quanto, come genitori, avevamo fatto semplice richiesta di esimere nostro figlio di sette anni dal memorizzare filastrocche sul tema, ritagliare zucche e fantasmini per farne collane decorative e altre cose del genere, ha acuito la “puzza di zolfo” che avevamo già iniziato a sentire.

           E stando alle innumerevoli seccature a cui vado incontro da quando ho iniziato a trattare il tema, posso sinceramente asserire che satana sarà sì un cherubino disoccupato, ma quando vuole sa darsi un gran da fare…

           Tornando a questa divertente festicciola, dopo accurata ricerca su Internet ho scoperto molti risvolti curiosi. L’origine di questa festa popolare pre-cristiana riguarda le popolazioni tribali che utilizzavano la data del 31 ottobre per dividere l’anno in due parti, in base alla transumanza del bestiame che necessitava di riparo per l’avvicinarsi dell’inverno. In Europa questa ricorrenza si diffuse grazie ai Celti, anche se le maggiori influenze ci pervengono dagli Stati Uniti e dal Canada.

           I Celti usavano festeggiare la fine dell’estate con il Samhain, il loro Capodanno. Samhain cadeva, secondo la loro tradizione, in un momento fuori dalla dimensione temporale, che non apparteneva né all’anno vecchio né al nuovo: in quel frangente il velo che divideva la terra dai morti si assottigliava e i vivi potevano accedervi e viceversa.

           I Celti non temevano le visite dei morti ed erano soliti lasciare loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza. Inoltre non credevano nei demoni, ma nelle fate (che consideravano buone) e negli elfi, dei quali temevano la pericolosità per gli scherzi (parecchio cattivi!) che usavano fare agli uomini. Da qui il famoso “dolcetto o scherzetto” che ha come scopo il “tenersi buoni” gli spiriti cattivi.

           Questa frase, in sostanza, la dovrebbero ripetere con voce cavernosa i nostri figli, bussando ad almeno tredici porte per allontanare la sfortuna.

           In varie località della Sardegna, nella stessa notte, vengono esercitati riti simili, mentre in Molise la pratica di far bussare i bambini alle porte per chiedere dolcetti viene chiamata “l’anim’ de lu murt”. Le sette sataniche usano compiere i loro riti approfittando proprio di questa particolare notte. L’usanza di porre una zucca intagliata con una faccia minacciosa e la candela accesa all’interno è finalizzata a scoraggiare i morti a portare i vivi con loro.

           La Chiesa Cattolica, e con essa ogni religione cristiana, ha da sempre preso posizione precisa contro questo tipo di festività. Fu Papa Bonifacio IV che nel 610 istituì una festa antagonista conosciuta oggi come Ognissanti, che veniva però celebrata il 13 maggio di ogni anno; in seguito la data fu spostata al 31 ottobre da Papa Gregorio III per farla coincidere con quella di Halloween e porla in alternativa a quest’ultima.

           Padre Gabriele Amorth, famoso decano degli esorcisti, afferma senza remore che “festeggiare Halloween è rendere culto a Satana”. Stando a tali indicazioni, ogni cristiano, e il cattolico in modo particolare, dovrebbe riflettere su questo, porsi domande e soprattutto imparare a gestire la cosa educando anche i propri figli sulla differenza tra spiritualità e spiritismo.

           Ed ora una proposta. A queste famiglie - la cui spinta al festeggiamento di Halloween suppongo tragga origine dal desiderio di fare qualcosa di carino in comunione con altri - proponiamo di festeggiare gioiosamente qualcosa di alternativo: festeggiate... HOLY WIN (i Santi vincono!).

           La sera del 31 ottobre riunitevi in casa, anche in piccoli cenacoli di più famiglie se volete, e leggete brani della Bibbia, commentandoli. Cantate inni al Signore, celebrate una festa del perdono, condividendo quali sono le vostre sofferenze e quali le aspirazioni, e pregate tutti insieme.

           Fate come suggerito di recente dai vescovi inglesi e travestite i vostri figli... da santi! Invece di truccarli da zombie o da streghe, trovate loro costumi che li trasformino per una sera in tanti piccoli San Francesco e San Giorgio, tante piccole Santa Lucia e Santa Chiara.

           Passate una serata nella gioia! Non rispondete al suono del campanello, e fuori dalla porta attaccate un cartello: “NO HALLOWEEN. NON SUONATE, SIAMO CRISTIANI”.

Sabrina Pietrangeli Paluzzi

http://www.lottimista.com

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