Sabato, 24 settembre al Colle Don Bosco ha avuto inizio l'Harambée 2011. 400 giovani, Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, accomunati dalla passione e dall'impegno per le missioni, si sono incontrati per vivere insieme un fine settimana all'insegna della missionariet√° in stile salesiano.
del 28 settembre 2011
 
          Sabato, 24 settembre al Colle Don Bosco ha avuto inizio l’Harambée 2011. 400 giovani, Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, accomunati dalla passione e dall’impegno per le missioni, si sono incontrati per vivere insieme un fine settimana all’insegna della missionarietá in stile salesiano. In mezzo a loro i membri della 142ª spedizione missionaria salesiana.
          I partecipanti sono stati accolti, nel primo pomeriggio, dagli animatori dei gruppi missionari della Circoscrizione del Piemonte e Valle d’Aosta e della Lituania. Il cortile dell’istituto di Colle Don Bosco é stato riempito di stand di giochi, musica, balli.
          I giovani dell’Ispettoria della Sicilia hanno animato un momento di preghiera nella basilica del Colle durante il quale sono state messe in evidenza le bellezze di ogni continente ricordando come Don Bosco “gettando talora gli sguardi su qualche carta del mappamondo, sospirava nel vedere come tante regioni ancora giacessero nell’ombra di morte e mostrava ardente desiderio di poter un giorno portare la luce nel Vangelo in luoghi non raggiunti da altri missionari” (MB III, 546).
          Nel teatro, poi, ogni gruppo ispettoriale dell’Italia ha presentato attraverso racconti, foto e video l’esperienza missionaria vissuta durante il periodo estivo. Tanti i paesi che quest’estate hanno accolto giovani accompagnati da salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice, in Italia, in Africa, in sud America, in Russia e nell’est Europa e grande è stata la ricchezza di ciò che ci si é portati a casa, nel proprio quotidiano.
          Al fine di consentire a tutti di condividere i propri sogni missionari e di ascoltare le testimonianze altrui, i giovani hanno organizzato piccoli gruppi di condivisione. Un momento prezioso per i giovani, che attraverso varie domande ha permesso  ai giovani di approfondire le motivazioni che spingono a partire, a rispondere alla chiamata ad essere “sale della terra e luce del mondo” e ad impegnarsi nella tutela dei diritti umani.
          La serata è stata animata da giochi e da balli di gruppo, quelle danze imparate dai ragazzi incontrati durante le varie esperienze missionarie. Madre Yvonne Reungoat, Superiora generale delle FMA è rimasta insieme ai giovani e con loro ha poi pregato il Rosario missionario itinerante. Le cinque poste della preghiera mariana sono state intervallate da brevi momenti di silenzio e di ascolto di vite di missionari consacrati che hanno messo l’amore per Dio al centro della loro contemplazione, della loro vocazione e della loro carità.
          Al termine del Rosario, conclusosi nella basilica, la Madre Generale ha dato il tradizionale pensiero della buonanotte esortando tutti a vivere con speranza e coraggio le proprie scelte missionarie: ogni giovane laico, ogni salesiano, ogni FMA, uniti assieme sono una “forza di Dio”.
          La prima giornata, in attesa dell’incontro con il Rettor Maggiore a Valdocco e della celebrazione eucaristica con la consegna della croce ai missionari in partenza, si è conclusa con i fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo del Colle Don Bosco.
 
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