Harambée, una festa missionaria salesiana

370 giovani e adulti, dai 17 ai 35 anni, provenienti delle 6 Ispettorie italiane e di altre nazioni, si sono dati appuntamento al Colle Don Bosco insieme ai missionari, religiosi e laici, in partenza con la 141ª spedizione missionaria salesiana.

Harambée, una festa missionaria salesiana

da Attualità

del 30 settembre 2010

          

 

           Anche quest’anno l’Harambée ha convocato giovani e religiosi impegnati nell’animazione e nel volontariato salesiano. Una festa missionaria salesiana che ha visto incontrarsi e confortarsi giovani che durante l’estate hanno vissuto un mese nelle diverse missioni salesiane in America Latina, Europa Est, Africa ed Asia.

           370 giovani e adulti, dai 17 ai 35 anni, provenienti delle 6 Ispettorie italiane e di altre nazioni, si sono dati appuntamento al Colle Don Bosco insieme ai missionari, religiosi e laici, in partenza con la 141ª spedizione missionaria salesiana. Presenti anche i giovani salesiani in formazione del postnoviziato di San Tarcisio di Roma e dell’Istituto teologico della Crocetta di Torino.

           Preghiera, condivisione, amicizia, riflessione, canti e danze hanno ritmato il pomeriggio e la serata interamente dedicati alla dimensione missionaria. Interessante è stata la condivisione fatta per gruppi. Giovani, volontari rientrati dalle esperienze estive e i neomissionari in partenza hanno condiviso, divisi in 15 gruppi, la propria esperienza, impressioni e attese. “È molto difficile ritornare a casa!

           Quando torni, anche non volendo, porti qualcosa dell’Africa con te, ciò che si è sperimentato nella situazione di povertà!”; “Staccarsi da Kosovo è difficile. I giovani kosovari ti chiedono su Facebook tante cose ogni giorno!”; “Quando ritorni, gusti le tue comodità, però il giorno dopo ti accorgi che non ti saziano tuo cuore!”, sono state alcune delle testimonianza dei giovani. A loro si sono uniti anche i neo missionari, entusiasti della loro scelta: “Voglio cantare l`Amore di Dio a tutto il mondo”; “Voglio rispondere al dono della fede ricevuta dai missionari italiani venuti in Vietnam...”; “È una chiamata alla disponibilità` totale per la missione. Non vado in Austria per qualche anno, ma per tutta la vita!”.

           La presenza di missionari provenienti dall’Asia e dall’Africa e destinati in Europa ha ricordato come la decristianizzazione sia uno dei problemi del vecchio continente. La perdita delle radici e dei valori cristiani stanno minando la prospettiva della vita delle nuove generazioni. Il “progetto Europa” è un impegno che la Congregazione salesiana ha assunto dopo il Capitolo Generale 26 del 2008.

           La serata si è conclusa con il tradizionale pensiero della “Buonanotte” salesiana dato da Madre Yvonne Reungoat, Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

           Su ANSchannel un breve video sintesi dell’Harambeé e del mandato missionario salesiano.

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