I Centri missionari: «No ai respingimenti»

Un documento approvato al Convegno nazionale di Oleggio (No): «Non possiamo invocare presunti valori cristiani per respingere chi cerca dignità e futuro». Continua a inquietare la coscienza di molti cristiani la nuova normativa sul respingimento degli immigrati varati dal governo. Pubblichiamo a questo proposito il testo di un documento elaborato nei giorni...

I Centri missionari: «No ai respingimenti»

da Attualità

del 24 settembre 2009

Un documento approvato al Convegno nazionale di Oleggio (No): «Non possiamo invocare presunti valori cristiani per respingere chi cerca dignità e futuro»

 

Continua a inquietare la coscienza di molti cristiani la nuova normativa sul respingimento degli immigrati varati dal governo. Pubblichiamo a questo proposito il testo di un documento elaborato nei giorni scorsi dai Centri missionari diocesani italiani durante il loro convegno nazionale, tenutosi ad Oleggio (No).

 

«No ai respingimenti»

 

Riuniti al 6° Convegno Nazionale, noi, la grande famiglia dei Centri missionari diocesani, preoccupati per una crescente mentalità xenofoba, coscienti della sofferenza e del dolore dei migranti, memori dell’esperienza dei tanti nostri avi italiani emigrati.

 

Denunciamo

la crudeltà di una legge che respinge i singoli o gruppi di migranti, senza prima aver dato loro la possibilità di chiarire la posizione personale, e quando è il caso, di chiedere asilo politico, in quanto provenienti da paesi in guerra o soggetti a regimi contrari alle libertà fondamentali o in condizioni di estrema miseria e di fame.

 

Chiediamo

alle nostre comunità parrocchiali e alle nostre istituzioni locali e nazionali, che accanto all’ospitalità sostengano sempre il rispetto del diritto all’accoglienza dell’altro, contestando così una legge del tutto antistorica e profondamente antievangelica.

 

Ricordiamo

che come cristiani non possiamo dimenticare che Maria e Giuseppe con il piccolo Gesù ancora in fasce, furono esuli accolti in terra straniera perché in fuga da un tiranno persecutore e che il Vangelo assicura il premio a chi accoglie lo straniero e condanna chi lo rifiuta.

 

«Ero forestiero e mi avete accolto» quando mai Signore? »Tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me». (Mt 25,43.45)

Di fronte alla chiarezza del Vangelo non possiamo invocare presunti valori cristiani per respingere chi cerca dignità e futuro!

Noi crediamo nell’unità della famiglia umana e c’impegniamo a costruire il Regno di Dio che è fraternità e comunione.

 

I direttori e collaboratori dei Centri missionari diocesani italiani

http://http://www.missionline.org/

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