"Io do la mia vita...per gli ultimi del mondo, in nome di Gesù". Abba Filippo, missionario salesiano a Gambella in Etiopia, con la sua luce ci ha incoraggiato nel non aver paura, e di cercare il posto in cui il nostro cuore ama di più.
del 12 dicembre 2011 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
  
 Guarda le fotografie dell'incontro  'Io do la mia vita...per gli ultimi del mondo, in nome di Gesù'           Nella splendida Valle di Mezzano di Primiero si è svolto il terzo incontro, sempre tanto ricco di spunti ed incontri. Questa volta due ospiti di casa salesiani missionari, a noi tanto cari: don Filippo, ormai in Etiopia dal gennaio 2009 ed Elio, arrivato pochi giorni fa dal Madagascar. Dopo una squisita accoglienza, qualche bans e alcuni giochi “missionari”, ci siamo catapultati in Etiopia con don Filippo e i sette ragazzi che quest’estate son partiti per un mese, ad agosto. Ognuno ha riportato una traccia del suo cuore, ciò che più lo ha segnato.            Don Filippo con la sua luce, ci ha esortati nel non aver paura, nel cercare il posto in cui il nostro cuore ama di più. E’ un partire, un lasciare, ma per poi ritornare, è un’occasione per trovare il senso della propria vita, per gustare e capire l’essenzialità nelle cose, nello stare assieme. “Quelle manine piano piano entrano nel tuo cuore, te lo rubano, ti fanno capire ciò che è importante nella vita, ti aprono gli occhi.” Ti fanno sentire unico, irripetibile. Ti amano per ciò e per come sei, nelle fragilità, nelle debolezze, nei tuoi punti di forza e nei tuoi pregi. Accolgono la tua interezza. E loro?! .. Loro che non hanno “nulla” (materialmente parlando), ti donano tutto, tutto ciò che hanno di più caro e prezioso: un abbraccio, un sorriso .. Non è forse un buon motivo per partire?            Le foto e i video di quei volti, di quei sorrisi, di quei bimbi, di quelle persone, di quegli ambienti, sono entrati nei nostri cuori, riscaldandoli ed allargandoli.. verso un Amore grande, che ci unisce tutti. Come sempre la giornata di sabato è stata ricca di tanti altri momenti, come la cena, per noi sempre importante, perché permette di conoscerci, di condividere, proprio come una grande famiglia; così come i momenti di gioco e la visione del film “Welcome”. Occasione perfetta per conoscere ancora un po’ la realtà dei giovani immigrati. . .          Don Roberto da buon papà di casa, ha offerto a tutti un buon bicchiere di cioccolata calda, regalandoci tanti bei sogni! Ma, tutto chiaramente dopo una super ”buona notte” preparata da sr Stefania, proprio come faceva don Bosco con i suoi ragazzi.
          Il giorno dopo abbiamo ascoltato la testimonianza direttamente dai ragazzi che sono andati in Etiopia che con le loro parole e il loro video ci hanno fatto venire voglia di partire subito; a seguire l’intervento di Elio che ci ha raccontato delle missioni in Madagascar e ci ha invitato a raggiungerlo l’estate prossima perché le nostre esperienze estive sono anche per i missionari stessi un momento forte di crescita; infine don Bobo ci ha spiegato in cosa consiste il gemellaggio Mezzano-Brasile che coinvolge i ragazzi della scuola media e che segna profondamente le vite di questi “viaggiatori” in erba. A conclusione della mattinata la Messa e il pranzo insieme.
          Ci lasciamo e ci diamo appuntamento alla prossima uscita con un’idea forte: “Imparare anche noi a benedire, a dire bene, a cercare le parole più buone. La benedizione genera vita e crescita, fa nascere energia vitale. Una casa dove non ci si benedice l’un l’altro, dove non ci si loda reciprocamente, è destinata alla tristezza, diventa un luogo dove ci si elide gli uni e gli altri anziché sostenersi. Non saremo mai felici se non impariamo a benedire.” Ermes Ronchi
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