Il figlio su commissione

Il commesso aveva i capelli biondicci e secchi. 'Desidera, signora?''Un figlio'.Il commesso la guardò con occhi chiari, e azzurri, quasi trasparenti. 'Che orrore', pensò Lia. 'Quest'anno gli occhi vanno scuri, lo sanno tutti...

Il figlio su commissione

da Attualità

del 13 novembre 2007

Il commesso aveva i capelli biondicci e secchi. 'Desidera, signora?'

'Un figlio'.

Il commesso la guardò con occhi chiari, e azzurri, quasi trasparenti. 'Che orrore', pensò Lia. 'Quest'anno gli occhi vanno scuri, lo sanno tutti.'

'Signora?'

'Ah, sì, scusi, diceva?'

'Clone completo, misto classico o catalogo?'

'Misto, grazie'

'Ha un DNA maschile di preferenza?'

'No, non particolarmente. Cosa avete come offerte?'

'Quest'anno va molto il John Muscolare. Se preferisce le bambine, abbiamo dei profili Barbie in saldo.'

Lia storse il naso. Avrebbe dovuto rivolgersi ad un negozio in centro. La linea Barbie era terribilmente obsoleta.

'Prenderei un maschio. Ma non il Muscolare. Non avete niente di intellettuale?'

'Ma certo. Le dispiace fornire il suo codice DNA personale?'

Lia premette il dito su un quadratino illuminato sul bancone, che divenne verde e si dilatò. 

'Ecco, le faccio vedere le migliori combinazioni che abbiamo scelto per lei...'

Sul pannello davanti a lei si illuminarono tante piccole iconcine. In ognuna ruotava un bambino. In pochi secondi ogni piccolo crebbe a ragazzino, poi giovane adulto, per poi tornare bambino e riiniziare il ciclo. Lia sfiorò una delle figure, che si ingrandì. Aveva la faccia intelligente, i capelli e gli occhi scuri. In basso una piccola scritta quasi invisibile avvertiva che si trattava di una simulazione.

Quando Lia uscì dal negozio aveva a tracolla la piccola sacca con il miniutero portatile. Anche con gli accelleratori ci sarebbero voluti tre mesi per poterlo stringere e pacioccare. Non vedeva l'ora...

Fu allora che incontrò Giulia, che rovinò tutto.

 

Arrivò a casa infuriata. L'avevano imbrogliata. Capelli scuri. Avrebbe dovuto informarsi meglio. Erano fuori moda da almeno una stagione.

Con lieve senso di disgusto estrasse la sacca. Era lievemente calda, e ronzava piano. Un piccolo ologramma del...bambino...che conteneva ruotava piano da un lato. All'interno, alcune centinaia di cellule si stavano freneticamente replicando cercando di arrivare ad assomigliare a quell'immagine. Lia guardò la piccola figurina semitrasparente, cercando di immaginare come sarebbe stato una volta cresciuto. Era stato un errore, non avrebbe dovuto ascoltare Samantha. 'Vedrai, è l'ultimo grido...' Scosse la testa.

Aprì la pattumiera e buttò la sacca. Per un attimo sentì una punta di rimorso. Ma lo soffocò immediatamente. Soldi sprecati, certo. Ma cosa sono pochi soldi rispetto al dover vivere per mesi con un figlio fuori moda?

 

 

Clive Staples Lewis

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