Il gioco in cortile

In cortile si gioca. Il gioco può essere libero o organizzato: di squadra, a coppie o individuale. All'interno di una struttura oratoriana, che offre anche altre occasioni di aggregazione è opportuno che il cortile dia spazio sia al gioco libero sia a quello organizzato, perchè nel gioco libero facilmente prevalgono i più forti, mentre nel gioco organizzato i ragazzi non hanno la possibilità di esprimersi ed organizzarsi.

Il gioco in cortile

da Quaderni Cannibali

del 29 giugno 2011

 

Avete in oratorio un ampio spazio all'aperto dotato di pi√π campi sportivi? Bene, potete fare un cortile.

Non avete i campi? Potete disegnarli.

Non avete nemmeno uno spazio ampio? Non è un problema, si può fare un cortile anche in uno spazio piccolo, anche nelle vicinanze dell'oratorio.

Per fare un cortile servono ragazzi che abbiano il desiderio di giocare con gli altri ed animatori disponibili a stare del tempo con loro e a non improvvisare.

          Ci possono essere oratori con spazi grandi e ben attrezzati, senza che vi sia un clima da cortile, e piccole piazzette in cui animatori costanti e attenti ai ragazzi sanno favorire un'ampia ed allegra partecipazione. In cortile si gioca, ma non solo, si può cantare, parlare con gli amici, curare una collezione, anche fare un piccolo laboratorio... ma qui dobbiamo parlare del gioco.

          Il gioco può essere libero o organizzato: di squadra, a coppie o individuale. All'interno di una struttura oratoriana, che offre anche altre occasioni di aggregazione è opportuno che il cortile dia spazio sia al gioco libero sia a quello organizzato, perchè nel gioco libero facilmente prevalgono i più forti, mentre nel gioco organizzato i ragazzi non hanno la possibilità di esprimersi ed organizzarsi. Se il gioco organizzato richiede la preparazione dell'incontro e dei singoli giochi, nel gioco libero l'animatore non rimane disoccupato, è necessario che egli curi costantemente sia lo sguardo a distanza sull'ambiente e sui singoli ragazzi sia la relazione nel gioco. 

          Il cortile non può funzionare come luogo educativo senza un regolamento, che gli animatori possono stabilire anche con il contributo dei ragazzi: poche regole semplici ma ferree per creare il clima giusto. L'elaborazione del regolamento con i ragazzi può essere fatta all'interno di una giornata di giochi che abbia l'obiettivo di fare cogliere l'importanza delle regole. Tra le giornate proposte in questo sito trovate un esempio.   

          I ragazzi che frequentano il cortile possono avere diversi livelli di appartenenza all'ambiente oratoriano: dai ragazzi che sono inseriti anche in un gruppo formativo o di servizio ai ragazzi che partecipano solo alle attività del cortile. A tutti il cortile offre la possibilità di provarsi in diverse abilità e nella capacità di relazionarsi con gli altri; per quelli che non partecipano ad altre esperienze  rappresenta il legame con l'oratorio e quindi la possibilità di essere parte di una realtà più ampia. L'appartenenza 'debole', al solo cortile, può evolvere in una appartenenza più forte se si cura

          Inizialmente ragazzi e ragazze frequentano il cortile per fare quello a loro più piace: il calcio per i ragazzi e la ricerca di relazioni nuove per le ragazze; probabilmente nel tempo continueranno a prediligere queste attività ma svilupperanno una crescente disponibilità a provarsi in giochi nuovi.

 

http://www.animare.it

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