Il sangue alla testa

Ieri sera ero in piazza della repubblica verso le 22.00. Dal lato delle Terme di Diocleziano c'era un gruppo di latinoamericani ubriachi...; con me c'erano una decina di ragazzi dai 16 ai 22 anni. Dall'altra parte della piazza un gruppo di ragazzi di strada con altre persone. Mi avvicino ...e riconosco in quelle 'altre persone' un gruppetto che già da tempo la polizia mi aveva segnalato come omosessuali e trans malati di aids...

Il sangue alla testa

da Quaderni Cannibali

del 08 febbraio 2007

Ci sono degli avvenimenti o situazioni per i quali, per qualche istante 'ti sale il sangue alla testa', ovvero provi un impeto d'ira tale che potresti reagire in modo irrazionale e addirittura violento. 

Molti sanno che passo le mie serate cercando ed incontrando ragazzi che vengono sfruttati ...ai quali si cerca di far capire che non tutti i modi di vivere/fare sono ammissibili, e che la dignità umana ha delle esigenze. Magari si cerca di aiutarli a riscattarsi, trovando un lavoro, un'abitazione... 

Ieri sera ero in piazza della repubblica verso le 22.00. Dal lato delle Terme di Diocleziano c'era un gruppo di latinoamericani ubriachi (si incontrano ogni domenica sera per 'festeggiare'); con me c'erano una decina di ragazzi dai 16 ai 22 anni. Dall'altra parte della piazza un gruppo di ragazzi di strada con altre persone. Mi avvicino ...e riconosco in quelle 'altre persone' un gruppetto che già da tempo la polizia mi aveva segnalato come omosessuali e trans malati di aids ...dicendomi che spesso questi cercavano i giovani ragazzi di strada con la subdola intenzione di contagiarli (una sorta di diabolico senso della giustizia ...o di vendetta contro l'umanità: siccome loro sono malati, dal loro perverso punto di vista, è giusto che anche gli altri subiscano la stessa sorte ...come se questi non avessero nessuna responsabilità della propria situazione...ignorando di subire semplicemente le conseguenze delle loro scelte, delle quali devono assumersi ogni responsabilità). Vedo con loro Gabriel e Valentin, due ragazzi di 18 anni che si prostituiscono ...in Italia da poche settimane: ...e qui mi sale il sangue alla testa. I ragazzi che erano con me si sono accorti immediatamente che stava per succedere qualcosa e si sono zittiti. Adrian interviene: 'Padre, sei nervoso?' ...e io mi lancio verso il gruppo di diavoli. Inveisco contro Gabriel, dicendo ad alta voce che non si può rischiare la vita per 20-30 euro. Mi giro verso Valentin dicendogli con fermezza che la devono smettere ...che devono ficcarsi in testa che 'non tutte le cose sono lecite, e non si scherza con la vita!'. Gli italiani si dileguano (quantomeno perchè ho attirato l'attenzione di tutta la piazza, e vedendosi smascherati, si sono vergognati): avessi avuto più tempo, mi sarei rivolto a loro, spiegandogli quanto è larga la strada che porta all'inferno ...e dicendogli che se non si convertono, hanno già la porta aperta!

Tutto è finito lì. Dopo un pò siamo andati a mangiare al Mc. Donald's (purtroppo è la soluzione più economica tra quelle attualmente disponibili). Io ero alla cassa a pagare, con due ragazzi che sono venuti a prendere gli hamburger  ...tutti gli altri si sono accomodati nella saletta aperta apposta per noi. Quando sono arrivato, ancora Adrian ha visto che non avevo preso nulla per me e mi ha chiesto perchè non mangiassi: ho risposto che non avevo fame. Lui ha subito osservato che prima, avevo detto di avere appetito ...ma gli ho spiegato che mi era passato a causa del fatto di poco prima. Tutti si sono guardati, e nessuno ha più proferito parola ...addirittura qualcuno non ha più nemmeno alzato lo sguardo ...il 'padre' era arrabbiato. 

Andando via, Nico (già già! ...è tornato come previsto) mi è venuto accanto e mi ha cantato una canzone, dicendomi: 'Non so dirti bene bene cosa dice in italiano ...ma se te lo dicessi piangeresti'. Poi li ho salutati e mi sono allontanato ...ma dall'altra parte della piazza c'era Gabriel, che mi aveva preceduto senza che io me ne accorgessi. Mi ha guardato con il volto triste, ed ha detto: 'Scusa padre. Grazie!' ...e se n'è andato.

don Alberto Poles

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