Il santuario nazionale della Polonia

La Madonna nera di Jasna Gora è la Madre a cui si rivolgono con fiducia tutti i polacchi. Attorno al santuario-fortezza, tanto amato da Giovanni Paolo II, si sono svolte grandi pagine della storia del Paese...

Il santuario nazionale della Polonia

del 24 agosto 2018

La Madonna nera di Jasna Gora è la Madre a cui si rivolgono con fiducia tutti i polacchi. Attorno al santuario-fortezza, tanto amato da Giovanni Paolo II, si sono svolte grandi pagine della storia del Paese...

 

Pochi luoghi nel mondo sono così efficacemente sintesi della fede e dell’identità di un popolo quanto Czestochowa: il santuario per eccellenza della nazione polacca che è anche uno dei luoghi simbolo dell’Europa cristiana. 
Per un misterioso disegno divino, la Vergine di Jasna Gora («montagna chiara, luminosa», così si chiama la collina sulla quale sorge il santuario) è stata protagonista di pagine cruciali della storia del Paese, ed è diventata simbolo delle sofferenze e del riscatto del popolo polacco: dalle guerre con gli ussiti, quando nel 1430, in segno di disprezzo, il volto della Madonna fu sfregiato da due incisioni ancora ben visibili sulla guancia, all’epico assedio del 1655, in cui le truppe svedesi furono arrestate proprio sotto le mura di Jasna Gora. Per arrivare ai drammi del Novecento: l’invasione nazista del Paese (il santuario si trova a meno di 100 chilometri da Auschwitz) e i duri anni del regime comunista, durante i quali, nel 1966, il primate Stefan Wyszynski pronunciò l’atto di servitù alla Madre di Dio per la libertà della Chiesa.

TOTUS TUUS

Czestochowa è anche il santuario del trionfale viaggio di Giovanni Paolo II nel suo Paese natale a poco meno di un anno dall’elezione al soglio pontificio. In quell’occasione, il 4 giugno 1979, Wojtyla, confidò: «La chiamata di un figlio della nazione polacca alla cattedra di Pietro contiene un evidente e forte legame con questo luogo santo, con questo santuario di grande speranza: “Totus tuus” (Tutto tuo), avevo sussurrato, nella preghiera, tante volte, dinanzi a questa Immagine».
Ma, dicevamo, il santuario è anche il cuore di un’Europa cristiana che non vuole più essere scenario di guerre e violenze. Non a caso, nell’agosto del 1991, si svolse lì, in terra fino pochi mesi prima “oltrecortina”, la prima Giornata mondiale della gioventù dopo la caduta del muro di Berlino. Giovanni Paolo II presentò ai giovani di tutto il mondo l’epopea del suo popolo che non solo aveva conservato la fede negli anni del comunismo ma, con la “rivoluzione” non violenta di Solidarnosc, aveva anche riconquistato la libertà. Venivano poste lì le premesse che hanno portato all’Europa della “generazione Erasmus”, abituata a viaggiare liberamente, aperta all’incontro con le diverse culture. Un patrimonio che in questi tempi di rigurgiti di nazionalismi e chiusure verso i migranti (particolarmente evidente anche in Polonia) si spera non vada perduto. 
A differenza degli altri grandi santuari mariani (tra i quali Lourdes, Fatima e Guadalupe), quello di Czestochowa non è legato a nessuna apparizione. Lì il culto della Madre di Dio è tutto incentrato sull’icona dal «dolce volto con due segni di violenza», come recita il noto canto popolare.

LA DOLCE MADRE

L’immagine, tradizionalmente attribuita al pennello di san Luca ma verosimilmente opera medievale proveniente da Costantinopoli, fu donata dal principe Ladislao di Opole, fondatore nel 1382 del monastero e della chiesa affidate fin da allora ai padri di San Paolo eremita, che tutt’ora ne sono custodi. Per l’importanza religiosa ma anche politica che via via Jasna Gora andava assumendo (i re polacchi vi si recavano in pellegrinaggio dopo la loro incoronazione) divenne un vero e proprio monastero-fortezza attorniato da alte mura e bastioni. 
La chiesa dell’Assunzione della Santissima Maria Vergine e del Ritrovamento della Santa Croce ha preso le attuali forme barocche dopo la ricostruzione effettuata a seguito di un incendio del 1690. Ma il cuore del santuario è l’attigua cappella della Madonna, sul cui altare si trova l’immagine della Madonna nera con il bambino in braccio. Nella cappella, dal clima raccolto, che invita subito alla preghiera più intensa, «a tutte le ore sono sempre presenti fedeli in orazione», spiegano i padri Paolini. Colpisce l’espressione del volto della Vergine, un inspiegabile misto di serenità e compassione, quasi che la Madre di Dio voglia esprimere la sua partecipazione ai dolori del mondo ma anche infondere speranza nell’aiuto divino.

MILIONI DI PELLEGRINI

Ogni anno arrivano in pellegrinaggio dalla Madonna nera tra i 3 e i 4 milioni di persone, alcune migliaia stranieri, il resto da tutta la Polonia. «Per i cattolici polacchi», ci spiega un monaco Paolino che accoglie i turisti al punto d’informazione, è normale venire pellegrini a Jasna Gora nei momenti importanti della vita: per gli esami di maturità, alla scelta della vocazione, prima dell’assunzione di una responsabilità, alla nascita dei figli, nelle situazioni di prova…». 
Il santuario è aperto tutti i giorni dalle 5 del mattino alle 21.30 della sera e il flusso dei fedeli è continuo. Nei periodi di maggiore affluenza si formano lunghe code per accedere ai confessionali, nonostante l’ampia disponibilità di sacerdoti. Tra i periodi “da bollino rosso” c’è il periodo tra la festa dell’Assunta e la ricorrenza liturgica della Madonna di Cz?stochowa, il 26 agosto. Per tutto il corso della bella stagione in molti arrivano anche a piedi da ogni punto della Polonia, come fece nel 1936 Karol Wojtyla da Cracovia. Tornandovi da Papa nel 1979 confidò: «Sono uomo di grande fiducia: ho imparato ad esserlo qui».

ORGANIZZARE LA VISITA

Il santuario di Jasna Gora si trova a Czestochowa, in Polonia. L’aeroporto più vicino con voli diretti dall’Italia è quello di Katowice. Per informazioni sulla visita si può far riferimento al ben organizzato Centro informazioni di Jasna Gora (http://www.jci.jasnagora.pl; tel. +48/34/365.38.88) che offre consulenze anche in italiano. Molto completo anche il sito ufficiale del santuario, disponibile però solo in lingua polacca http://jasnagora.pl.

ORARI E CELEBRAZIONI

I cancelli del complesso sacro sono normalmente aperti dalle 5 alle 21.30. L’immagine della Madonna è visibile nella cappella dalle 6 alla chisura del santuario. Alle 12 (alle 13 nei festivi) si svolge il rito della copertura dell’immagine, quando l’icona della Madonna viene celata da un pannello fino alle 13.30 (alle 14 nei festivi). Il santuario offre un servizio deposito bagagli dalle 6 alle 17 (prolungato nei giorni di intensa presenza di pellegrini). La festa della Madonna di Czestochowa si celebra solennemente il 26 agosto.

 

Credere.it

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