Il testamento di speranza di Stefano Baldi

Stefano quando scrive di Luca tratteggia se stesso. La storia d'amore è tra lui, Luca detto Lazzaro, e Gesù. Li fa incontrare don Edoardo. Il sacerdote degli anni del catechismo mai più rivisto. Luca lo cercherà, prima con diffidenza, poi con fiducia e abbandono.

Il testamento di speranza di Stefano Baldi

da Attualità

del 25 gennaio 2010

 

Teniamolo ancora un po’ questo libro, lì sul comodino, anche quando avremo voltato l’ultima pagina. E di sera, magari, prima di chiudere gli occhi, diamoci uno sguardo. Sì, basta uno sguardo alla copertina. Si fa così con i regali.

 

 

Perché questo romanzo è un regalo, di quelli preziosi. Un dono che l’autore, Stefano Baldi, ci ha lasciato prima di andarsene. Un tumore ai polmoni incurabile, senza aver mai fumato una sigaretta. Sarà la stessa devastante malattia a spegnere a 26 anni Luca Lazzarini, detto Lazzaro, il personaggio che l’autore inventa per raccontare il suo calvario.

 

Stefano quando scrive di Luca tratteggia se stesso. La storia d’amore è tra lui, Luca detto Lazzaro, e Gesù. Li fa incontrare don Edoardo. Il sacerdote degli anni del catechismo mai più rivisto. Luca lo cercherà, prima con diffidenza, poi con fiducia e abbandono. A lui si affida nelle pagine di Sia fatta la tua volontà mentre la speranza del trapianto e di una possibile guarigione è un appiglio sempre più debole. Sa che gli rimane poco tempo da vivere. Forse qualche mese. «Non avere paura, questo cammino lo facciamo assieme», gli dirà don Edoardo.

 

La vita di Luca Lazzarini è come quella di tanti giovani: gli studi all’università non troppo convinti, un lavoro poco entusiasmante, i fine settimana sempre gli stessi. Le giornate passano tutte uguali nella nebbiosa pianura bolognese. Nella frustrante attesa di una fidanzata. Vivacchia, Luca. Tutto è molto tiepido, incolore, sbiadito. Poi i primi sintomi. I tremendi colpi di tosse che lo lasciano senza aria. Lazzaro respira a fatica: la tosse lo sveglia di notte e non lo molla più, scuote il suo corpo e inizia a scuotere anche la sua esistenza. Il tumore è incurabile. Buio, paura, disperazione.

 

Luca incomincia a guardarsi allo specchio in modo diverso e sente di voler dare un senso al tempo che si sta consumando. Allora lo smarrimento cede lentamente il passo al coraggio, il vuoto si riempie del desiderio di vivere pienamente i legami, gli affetti e ogni singolo giorno che resta. Scopre la fede e tutto pare acquistare nuova linfa. Prende in mano, deciso, la realtà; talvolta sembra sfidarla, con insaziabile e spietata ironia. Accetta l’idea di dover morire. Baldi, in questo dramma denso di passaggi autobiografici, non scansa gli interrogativi più dolorosi e penetranti. Stefano Baldi ci lascia questo racconto di speranza, a ripensare alla preziosità di ciò che siamo e abbiamo. È morto il 10 gennaio, a trentaquattro anni. Ha finito di scrivere il romanzo pochi giorni prima della sua scomparsa.

Stefano Baldi SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ Pendragon. Pagine 324. Euro 16,00

Qualche nota biografica…

E’nell’ultimo anno di liceo scientifico, il Giordano Bruno di Budrio, che avviene la svolta.Durante la maturità, infatti, passaggio cruciale per gli studenti chiamati a scegliere il cammino da percorrere negli anni lavorativi, è forte in lui la tentazione –visti i successi nei temi scolastici- di realizzare un sogno: diventare scrittore.

Ma è solo l’ultimo tema della sua vita a non calcare esattamente le aspettative. Punta sul tema di letteratura per pungolare la propria fantasia e sfoderare conoscenze linguistiche e letterarie... non fosse altro che il fato beffardo decide di omaggiarlo del tema peggiore, tanto croce e poco delizia per tutta la classe: i poeti del ‘900, argomento non trattato durante l’anno scolastico. Pertanto, costretto a virare su uno di quei titoli che non ispirerebbero il più estroso Dante Alighieri, il risultato è il mesto abbandono di ogni baldanzosa ambizione letteraria.

Forte della delusione, intraprende studi ad indirizzo economico iscrivendosi e laureandosi con 108/110 in economia e commercio, per ricoprire poi il ruolo di responsabile dell’amministrazione aziendale.

 

Pochi anni può dedicare alle gioie ed alle fatiche di padre; nel luglio del 2007, dopo mesi di lentissime analisi, la terribile notizia del cancro al polmone: il difficile intervento, la riabilitazione e la chemioterapia. A nulla serve tutto questo; nel febbraio del 2008 Stefano viene già informato della agghiacciante diagnosi della recidiva bilaterale.

 

Cominciano i viaggi della speranza, Parigi e Palermo per essere messo in lista per un miracoloso doppio trapianto che “avrebbe potuto dargli qualche piccola speranza”. Gli organi non sono mai arrivati, le metastasi al costato sì. E così anche il dolore, l’affanno, le bombole, l’immobilità e l’addio.

 

Questi sono i mesi di gestazione di “SIA FATTA LA TUA VOLONTA” che esce nelle librerie nel giugno del 2009 quasi il giorno del quarto compleanno di Nicolò , un regalo per lui e per tutti.

Gianpaolo Sarti

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