Ebbene, il matematico ha scritto un post per il suo blog ospitato dal sito di Repubblica, dove ne dice tante ma tante, provocando reazioni parecchio indignate per qualche tesi leggermente negazionista sull'Olocausto.
Ora che tornano alla ribalta i cattofascisti e i boia nazisti defunti vengono seppelliti a calci e pugni da allegri stuoli di bella gente, è tempo che anche il Correttore di bozze riemerga dalle catacombe. Ad attirarlo fuori dal buio abisso dove la ragione non ha cittadinanza e l’oscurantismo regna sovrano, è stato in particolare l’impareggiabile Piergiorgio Odifreddi, che si è sentito in diritto di dire la sua sul funerale di Priebke (funerale si fa per dire) e sulle successive polemiche.
Ebbene, il matematico ha scritto un post per il suo blog ospitato dal sito di Repubblica, dove ne dice tante ma tante, provocando reazioni parecchio indignate per qualche tesi leggermente negazionista sull’Olocausto, come vedremo, ma soprattutto suscitando la commozione del Correttore di bozze. Che gioia per lui rivedere il presidente onorario dell’UAAR che, ancora tutto tumefatto dalle scoppole subite da Benedetto XVI, trova il modo di dare qualche colpa alla Chiesa cattolica anche in questo amorevole revival tra nazisti e comunisti.
Perché infatti secondo Odifreddi è scoppiata la rissa sulla salma di Priebke? Ma è ovvio: perché «sia la destra che questa “sinistra” si sono entrambe dimostrate prive di senso delle cose, ed entrambe succubi della visione superstiziosa e magica propagandata con evidente successo dalla Chiesa cattolica». Sono dunque i cattolici con la loro propaganda ad aver convinto destra e sinistra ad azzuffarsi sulla questione se celebrare o no le esequie dell’ex militare nazista, «come se la cosa potesse avere una qualche importanza, eccetto che nella testa dei credenti». Già, i credenti. Quei poveri illusi tipo il Correttore di bozze che si ostinano a trattare i loro estinti «come esseri in attesa della resurrezione della carne», mentre tutti sanno che in realtà sono «cose senza nessun valore, di cui disporre nella maniera più efficiente». (Cose senza valore di cui disporre in maniera efficiente? Dopo questa, Ill.mo Signor Professore Odifreddi, deve solo sperare che il Correttore di bozze muoia prima di lei).
Comunque, si diceva, il meglio il nostro intellettuale l’ha dato sullo sterminio nazista degli ebrei. La «vicenda surreale» della lite intorno all’inutile cadavere di Priebke, scrive Odifreddi, è stata resa ancora più assurda dal Parlamento che «ci ha messo del suo decidendo di legiferare a spron battuto sui fatti della storia, e approvando al Senato in commissione un decreto legge che equipara a un reato la negazione della Shoah». E non ci sarebbe nulla di strano se il Preg.mo Egr. Signor Professore intendesse solo esprimere qualche dubbio su una legge che rischia di limitare la libertà di pensiero. Il fatto è che invece Odifreddi, rispondendo al commento di un lettore al suo post, aggiunge quanto segue:
«Su Norimberga, confesso di essere molto vicino alle sue posizioni. Il processo è stato un’opera di propaganda. I processati hanno dichiarato, con lapalissiana evidenza, che se la guerra fosse andata diversamente a essere processati per crimini di guerra sarebbero stati gli alleati. Sono anche vicino alle sue posizioni quando afferma che l’opinione che la maggior parte delle persone, me compreso ovviamente, si formano su una buona parte dei fatti storici è fondata su opere di fantasia pilotata, dai film di Hollywood ai reportages giornalistici. E che la storia sia tutt’altra cosa, e abbia il suo bel da fare a cercare di sfatare i luoghi comuni che sono entrati nel “sapere” collettivo. (…) Non entro nello specifico delle camere a gas, perché di esse “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero della propaganda” alleato nel Dopoguerra. E non avendo mai fatto ricerche al proposito, e non essendo comunque uno storico, non posso far altro che “uniformarmi” all’opinione comune. Ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato, affinché credessi ciò che mi è stato insegnato».
Dopo di che si può ben capire come mai il Gent.mo Reverendo Professore Odifreddi si sia meritato su tutti i giornali il sospetto che egli sotto sotto sia un poco d’accordo con il Chiar.mo Onorevole Professore Khomeini. Diciamo che se l’è andata a cercare.
E non se la prenda, Em.mo Preg.mo Professore, se questa volta a spiegarle che ha scritto minchionate non è un papa emerito ma un qualunque Ignorant.mo e Stupid.mo correttore di bozze.
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