In Italia i bambini Down si possono uccidere ma non offendere

Mentre si auspica il celere intervento dell'autorità giudiziaria sulla vicenda, non si può omettere di ricordare che in Italia l'uccisione delle persone down è legale da oltre 30 anni... Il gravissimo episodio del gruppo di Facebook non è dunque che la coerente e cinica applicazione di quanto già avviene legalmente...

In Italia i bambini Down si possono uccidere ma non offendere

da Attualità

del 23 febbraio 2010

Comunicato stampa di « Associazione Due Minuti per la Vita»

  

L'Associazione Due minuti per la vita si unisce al giusto coro di condanne, provenienti da personalità politiche, Associazioni e società civile nei confronti del recente gruppo su Facebook che offende gravemente, ed in maniera intollerabile, la dignità dei bambini down.

 

Mentre si auspica il celere intervento dell'autorità giudiziaria sulla vicenda, non si può omettere di ricordare che in Italia l'uccisione delle persone down è legale da oltre 30 anni, quando nel 1978 la legge 194 rese lecito l'aborto al verificarsi di 'un serio pericolo per la sua [della donna] salute fisica o psichica in relazione [...] a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito' (art. 4, aborto entro i primi 90 giorni) ovvero 'quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna' (art. 6, aborto dal 90° giorno fino alla possibilità di vita autonoma del feto).

 

Allo stesso modo occorre menzionare le pronunce dei giudici attraverso le quali è stato permesso, in totale sfregio e disapplicazione della legge 40/2004, di praticare la c.d. diagnosi pre-impianto, con conseguente selezione, sugli embrioni (ottenuti con le tecniche di fecondazione artificiale) prima del loro trasferimento in utero.

 

Il gravissimo episodio del gruppo di Facebook non è dunque che la coerente e cinica applicazione di quanto già avviene legalmente, ed impunemente, nel nostro paese: dopo che la società ha respirato per decenni, e continua a respirare tuttora, l'alito appestato della disumana mentalità eugenetica, come si può pretendere che si rispetti una persona disabile una volta nata se quando è ancora nel grembo materno è lecito ucciderla?

 

L'Associazione Due minuti per la vita augura che questo deplorevole episodio possa essere un'occasione per ricordare senza compromessi e mistificazioni il diritto inalienabile alla vita di ogni persona, dal concepimento alla morte naturale: si dica la verità tutta, evitando la triste miopia di considerare la dignità ed il decoro di una persona più importanti del suo diritto alla vita.

 

 

ASSOCIAZIONE DUE MINUTI PER LA VITA

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