Il carisma di don Bosco ha trovato espressioni diverse nei vari gruppi della famiglia salesiana, nella quale si intrecciano una molteplicità di esperienze e un gran numero di persone animate da un unico sogno: la salvezza dei giovani.
del 06 ottobre 2009
Il carisma di don Bosco ha trovato espressioni diverse nei vari gruppi della famiglia salesiana, nella quale si intrecciano una molteplicità di esperienze e un gran numero di persone animate da un unico sogno: la salvezza dei giovani.
 
Famiglia Salesiana Triveneto.
 
Attorno al cuore della famiglia salesiana, formato dai Salesiani di don Bosco, dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, dai Cooperatori e dagli ex allievi, dalle Volontarie di don Bosco,…gravitano una serie di altre realtà, che contribuiscono alla missione iniziata da don Bosco e che sono presenti anche nel Triveneto.
 
Associazione Devoti di Maria Ausiliatrice
 
Fodata a Valdocco nel 1869 da don Bosco, come Arciconfraternita di Maria Ausiliatrice, l’associazione è stata riconosciuta come membro della famiglia salesiana dal Rettor Maggiore nel 1989. Seguendo il progetto originale, quello di promuovere la venerazione al Santissimo Sacramento e la devozione a Maria Ausiliatrice, l’ADMA si propone come associazione pubblica di fedeli che sperimentano un cammino di santificazione ed apostolato secondo il modello di don Bosco.
 
Suore Catechiste di Maria Immacolata Ausiliatrice
 
            Fondato in India, nel 1948, da monsignor Louise Ravoire Morrow (SdB), l’ordine si rifà alla spiritualità di don Bosco e di santa Teresa di Liseaux. La vocazione missionaria dell’ordine si esplica nella cura particolare per il contatto diretto con le persone e con i nuclei familiari. Le suore catechiste, inoltre, coltivano una profonda devozione eucaristica, mediante l’adorazione permanente.
 
Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Ges√π
 
La congregazione nasce in Sicilia nel 1933, ispirata al carisma di don Bosco, ad opera di monsignor Giuseppe Cognata. Il carisma particolare delle Salesiane Oblate le porta ad essere presenti nelle realtà parrocchiali, soprattutto laddove sono assenti altre realtà religiose, nelle quali si impegnano in attività pastorali, con particolare attenzione alla realtà giovanile, e dove spesso sono coinvolte nella gestione delle scuole materne.
 
I discepoli
 
La congregazione, fondata in India, nel 1973, da padre Joseph D’Souze (SdB), è formata da religiosi e religiose che, come i primi discepoli, vengono inviati a due a due a testimoniare il Vangelo. Seguono il modello di vita cristiano: nella carità, nella preghiera, dedicandosi agli ultimi e vivendo in totale povertà: non hanno casa, ma vengono ospitati nelle famiglie o presso sacerdoti.
 
Dal Brasile musica nuova in famiglia
 
Tra gli ultimi membri entrati a far parte della famiglia salesiana mondiale troviamo I discepoli, le Suore di san Michele Arcangelo e gli Amici di Cancao Nova. Quest’ultima realtà porta avanti un’esperienza particolarmente significativa: si tratta di una comunità brasiliana, con sede a San Paolo, che ha come scopo principale l’evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione.
Essa nasce nel 1978, per ispirazione di mons. Jonas Abib, il quale, attraverso un lungo cammino di fede segnato anche dalla malattia, giunge a comprendere che lo Spirito Santo ha scelto di operare attraverso di lui per manifestare nella Chiesa un carisma particolare, in risposta alla missione lanciata da papa Paolo VI con la lettera enciclica Evangeli Nuntiandi.
 
Proprio a partire da quest’ultima, inizia a delinearsi il progetto di Canto Nuovo (in italiano), alla cui nascita prende parte un attivo gruppo di dodici ragazzi che scelgono di lasciare le proprie occupazioni per dedicarsi alla realizzazione di questo sogno!
 
Media: un’opportunità
 
La grande sfida di annunciare Cristo attraverso i mezzi di comunicazione affascina molti giovani che si avvicinano alla comunità Canto Nuovo. Si tratta di una famiglia speciale in cui laici e consacrati condividono un cammino di fraternità e condivisione, che ha come scopo quello di “Formare uomini nuovi per un mondo nuovo”.
 
Strumenti privilegiati per l’evangelizzazione sono la radio, inaugurata il 25 maggio 1980, la televisione, inaugurata l’8 dicembre 1989 e che oggi raggiunge l’intero continente americano, l’Europa, il Medio Oriente e il Nord Africa, ma anche libri e cd che, assieme alle nuove possibilità offerte da Internet, consentono rapida e semplice diffusione di idee e messaggi. La particolarità di questa comunità è proprio quella di parlare un linguaggio attuale che, attraverso strumenti comunicativi d’avanguardia, consente una diffusione massiccia dell’annuncio cristiano.
 
La sensibilità evangelica che connota gli amici di Canto Nuovo trova espressione anche in particolari iniziative d’intervento nel sociale, come “Mani che evangelizzano”, l’attività a favore dei portatori di deficit uditivi.
Altri progetti vengono poi portati avanti nell’ambito dell’educazione e della formazione professionale, con particolare attenzione al campo dell’informatica. Attualmente, la comunità vive in uno spazio di 45 ettari, dove si trovano il Centro di evangelizzazione Dom João Hipólito de Moraes (con una capienza di 70 mila posti), l’angolo chiamato “Del mio Signore” (4 mila posti) e l’auditorio “São Paulo” (700 posti). Accoglie inoltre cappelle, ambulatorio, scuola, ristorante, panificio, banche, negozi di articoli religiosi, fermata autobus, aree di camping e ospita nelle vicinanze palazzi dell’amministrazione e opere sociali. Gli amici di Cancao Nova proseguono nel tempo l’opera iniziata dal loro fondatore, confidando nella Provvidenza, che sostiene l’opera della comunità e facendo continuo riferimento a quelle parole che hanno parlato al cuore di mons. Jonas Abib:
 
“Nel nostro secolo così segnato dai mass media, dai mezzi di comunicazione sociale, il primo annuncio, la catechesi o l’approfondimento interiore della fede, non può non servirsi di questi mezzi come abbiamo già avuto modo di sottolineare. Messi al servizio del Vangelo, tali mezzi sono suscettibili di allargare, quasi sino all’infinito iI campo per far ascoltare la Parola di Dio e fare che la Buona Novella arrivi a milioni di persone. La Chiesa si sentirebbe in colpa davanti al suo Signore se non usufruisse di questi mezzi potenti che l’intelligenza umana perfeziona sempre di più. È servendosi di essi che ‘predica dai terrazzi il messaggio della quale è depositaria. In esse trova una versione moderna ed efficace del pulpito. Grazie ad essi riesce a parlare alle moltitudini”. 
 
Maddalena Marconato
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