Secondo la Corte europea dei diritti dell'uomo i crocifissi nelle aule costituiscono violazione alla libertà religiosa degli alunni...
del 04 novembre 2009
 
Non ci eravamo inventati nulla circa la prevaricazione giudiziaria della nostra cultura e delle nostre tradizioni, nei precedenti articoli sulla obbligatorietà della Carta dei diritti fondamentali, che abbiamo accettato con la ratifica del Trattato di Lisbona.
A proposito del Trattato è giunta la notizia del parere favorevole espresso dalla Corte Costituzionale ceca, secondo cui il Trattato di Lisbona non è in contrasto con la Costituzione ceca, come annunciato da Pavel Rychetsky, il Presidente della Corte.
 
 
A questo punto la ratifica del Trattato da parte del Presidente Klaus dovrebbe essere una formalità, e ciò è condizione per l’entrata in vigore del Trattato stesso.
Un lato positivo potrebbe essere, qualora i Governanti trovino l’accordo sul nome del Presidente dell’Unione e del Ministro degli esteri, che eviteremmo i sei mesi della Presidenza spagnola di Zapatero!
 
Ma oggi è giunta un’altra notizia, riferita dall’Agenzia ANSA, eccola:
«(ANSA) - STRASBURGO, 3 NOV - Secondo la Corte europea dei diritti dell’uomo i crocifissi nelle aule costituiscono violazione alla libertà religiosa degli alunni. Lo ha stabilito la Corte nella sentenza ad un ricorso presentato da una cittadina italiana che nel 2002 aveva chiesto all’istituto ‘Vittorino da Feltre’ di Abano Terme (Padova), di togliere i crocifissi dalle aule. Secondo i Giudici di Strasburgo questi costituiscono una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni».
 
I primi commenti ascoltati oggi ci spiegano che il Rappresentante italiano avrebbe annunciato ricorso, mentre l’on. Pierferdinando Casini ha rilevato che ciò è conseguente all’incoerenza dei Governanti europei che non hanno voluto riconoscere le radici cristiane dell’Europa; ovviamente i Comunisti italiani hanno commentato: «lezione di laicità dall’Europa.»
 
Ora è tutto tempo perso. Sarebbe bastato che, come da oltre due anni proviamo a chiedere pur con la nostra “esile” voce, avessimo detto Trattato di Lisbona sì, Carta dei diritti fondamentali no! Carta e giurisprudenza relativa non prevalgono sulla nostra Legge. Come ad esempio ha stabilito l’Irlanda. Ma non lo abbiamo voluto dire, noi siamo più europeisti (!); non l’abbiamo detto noi, altro che i Governanti europei. Ora, piaccia o no, tutto è molto più difficile perché dobbiamo contraddirci!
 
Riprendendo la domanda che formulavamo nel nostro ultimo articolo, domanda che ora non è più provocatoria, è reale, chiediamo: ci penseranno i Ministri Frattini e Ronchi, o chi della CEI, a comunicarci che dobbiamo togliere i crocifissi dalle aule e magari, come era già stato proposto, da tutti i luoghi pubblici? Per 2000 anni abbiamo sbagliato secondo il relativismo ed il nichilismo dei Giudici di Strasburgo, e della mentalirà dominante.
 
A proposito un’altra domanda: dovendo rimuovere i crocifissi dai luoghi pubblici all’esterno di tutte le Chiese e di tutte le Cattedrali come faremo? Chi procederà? Già questo mostra la l’infondatezza e l’assurdità della sentenza in oggetto; ma tant’è.
 
Non so cosa altro possiamo fare: dobbiamo restare saldamente ancorati alla guida autorevole e sicura di Benedetto XVI, ed è davvero necessario e urgente mobilitarci per un coro incessante di preghiere: povera Italia, povera Europa, povera Chiesa in Italia e in Europa!
 
Giorgio Salina
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