"Io, ateo invitato dal Papa”

Senza gli «atei» mancherebbe qualcosa nell'incontro ad Assisi. Parola del filosofo messicano Guillermo Hurtado, il membro più giovane della delegazione dei quattro non credenti che ha partecipato alla Preghiera per la Pace. La riunione voluta dal Papa, per Hurtado, non è più «interreligiosa», perché per la prima volta coinvolge tutta l'umanità...

'Io, ateo invitato dal Papa”

da Attualità

del 28 ottobre 2011 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) {return;} js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));  Senza gli «atei» mancherebbe qualcosa nell’incontro ad Assisi. Parola del filosofo messicano Guillermo Hurtado, 48 anni, il membro più giovane della delegazione dei quattro non credenti che partecipa alla Preghiera per la Pace. Con lui ci saranno Julia Kristeva, filosofa e psicanalista francese; Remo Bodei, storico dell’Università di Pisa; e Walter Baier, economista austriaco membro del partito comunista.La riounione voluta dal Papa, per Hurtado, non è più «interreligiosa», perché per la prima volta coinvolge tutta l’umanità.Cosa ci fa un agnostico in questo pellegrinaggio?«Accompagna i credenti nella ricerca della verità e della pace, come ha detto Benedetto XVI. Si tratta di una ricerca condivisa dall’umanità, nella quale un agnostico, e anche un ateo, possono partecipare con fiducia e convinzione piena».Questa sarà la prima volta per i «non credenti» negli incontri di Assisi. Come interpreta la novità?«Come parte di una vocazione universale della Chiesa cattolica, perché un incontro di soli credenti, che lascia fuori quelli che non lo sono, non sarebbe un riflesso delle aspirazioni comuni dell’umanità. Dobbiamo promuovere il dialogo tra credenti e non credenti in questo momento della storia, nel quale siamo sommersi in una crisi molto grande, per trovare soluzioni comuni a i problemi comuni».Ci sono molti tipi di «non credenti»: agnostici, atei e ostili. C’è un posto per tutti ad Assisi?«È un ventaglio, che va dagli atei belligeranti giacobini (che pretendono di cancellare la religione), fino agli agnostici aperti alle manifestazioni della religiosità che cercano risposte spirituali. Non è possibile mettere tutti i non credenti nella stessa categoria. Quello del Papa non può essere preso come un invito per tutti: lo considero come un invito individuale, per stabilire un dialogo con alcuni non credenti».

Andrès Beltramo Alvarez

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